La sepsi, una patologia di gravità estrema, è attualmente definita come "una disfunzione d'organo pericolosa per la vita, a causa di una risposta disregolata dell'ospite alle infezioni", comunemente nota come "avvelenamento del sangue". Questa definizione riflette la complessità di una condizione in cui la risposta immunitaria, che dovrebbe proteggere l'organismo, diventa eccessiva e disregolata, portando a gravi conseguenze per la salute dell'individuo. La valutazione della gravità della sepsi è spesso affidata al "SOFA score", un sistema di punteggio che coinvolge sei diversi parametri: temperatura corporea, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, pressione arteriosa, livelli di bilirubina e conta dei piastrinici. Il trial clinico ALBIOS, condotto in collaborazione con l'Istituto di Ricerca Farmacologica Mario Negri, si è focalizzato sulla valutazione delle opzioni terapeutiche sostitutive dei liquidi in pazienti affetti da sepsi. In particolare, ha esaminato l'efficacia della somministrazione di albumina rispetto ai cristalloidi. Questa ricerca è stata di fondamentale importanza nel fornire evidenze scientifiche sulla capacità dell'albumina di mitigare gli effetti dannosi dello stress ossidativo durante la sepsi. L'esplorazione delle opzioni terapeutiche, come condotta dal trial ALBIOS, rappresenta un passo cruciale nel percorso verso una comprensione più approfondita dell'importanza dell'albumina nella gestione della sepsi. Questo studio ha non solo contribuito a consolidare il ruolo cruciale di tale proteina nella mitigazione degli effetti deleteri dello stress ossidativo durante la sepsi, ma ha anche aperto la strada a ulteriori indagini e discussioni sulle strategie di trattamento ottimali. L'analisi dettagliata delle risposte ai trattamenti con albumina e cristalloidi ha contribuito a plasmare il panorama terapeutico, fornendo evidenze scientifiche preziose che possono guidare l'approccio clinico a questa complessa patologia. Parallelamente, il progetto SORRISO rappresenta un altro sforzo significativo nell'ambito della ricerca sulla sepsi. Questo studio ambizioso si è concentrato sulla valutazione dell'efficacia clinica delle immunoglobuline IgM nel contesto della sepsi. La sua visione integrata mira a combinare i dati raccolti dallo studio ALBIOS con nuovi parametri, inclusi l'età, il sesso, il BMI, i livelli di lattato, il SOFA score, il motivo del ricovero e la sede dell'infezione. Questa prospettiva multidimensionale è cruciale per ottenere una panoramica completa degli impatti dei diversi trattamenti sulla prognosi dei pazienti affetti da sepsi. L'abbinamento tra lo studio ALBIOS e il progetto SORRISO si presenta come un'opportunità senza precedenti per comprendere in modo significativo se la somministrazione di albumina, comunemente utilizzata come braccio di controllo, possa essere sostituita con successo dalle immunoglobuline IgM. Tale sostituzione potrebbe rappresentare una svolta nelle strategie terapeutiche, offrendo un'opzione più efficace nel trattamento della sepsi. La ricerca in corso rappresenta, quindi, un contributo significativo alla comprensione approfondita della gestione della sepsi, offrendo dati preziosi che possono rivoluzionare le prospettive terapeutiche e migliorare la prognosi di coloro che sono colpiti da questa grave condizione medica.

"Interazione studio Albios - progetto Sorriso: un nuovo approccio per la cura della sepsi".

D'AURIA, NOEMI CARMEN
2022/2023

Abstract

La sepsi, una patologia di gravità estrema, è attualmente definita come "una disfunzione d'organo pericolosa per la vita, a causa di una risposta disregolata dell'ospite alle infezioni", comunemente nota come "avvelenamento del sangue". Questa definizione riflette la complessità di una condizione in cui la risposta immunitaria, che dovrebbe proteggere l'organismo, diventa eccessiva e disregolata, portando a gravi conseguenze per la salute dell'individuo. La valutazione della gravità della sepsi è spesso affidata al "SOFA score", un sistema di punteggio che coinvolge sei diversi parametri: temperatura corporea, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, pressione arteriosa, livelli di bilirubina e conta dei piastrinici. Il trial clinico ALBIOS, condotto in collaborazione con l'Istituto di Ricerca Farmacologica Mario Negri, si è focalizzato sulla valutazione delle opzioni terapeutiche sostitutive dei liquidi in pazienti affetti da sepsi. In particolare, ha esaminato l'efficacia della somministrazione di albumina rispetto ai cristalloidi. Questa ricerca è stata di fondamentale importanza nel fornire evidenze scientifiche sulla capacità dell'albumina di mitigare gli effetti dannosi dello stress ossidativo durante la sepsi. L'esplorazione delle opzioni terapeutiche, come condotta dal trial ALBIOS, rappresenta un passo cruciale nel percorso verso una comprensione più approfondita dell'importanza dell'albumina nella gestione della sepsi. Questo studio ha non solo contribuito a consolidare il ruolo cruciale di tale proteina nella mitigazione degli effetti deleteri dello stress ossidativo durante la sepsi, ma ha anche aperto la strada a ulteriori indagini e discussioni sulle strategie di trattamento ottimali. L'analisi dettagliata delle risposte ai trattamenti con albumina e cristalloidi ha contribuito a plasmare il panorama terapeutico, fornendo evidenze scientifiche preziose che possono guidare l'approccio clinico a questa complessa patologia. Parallelamente, il progetto SORRISO rappresenta un altro sforzo significativo nell'ambito della ricerca sulla sepsi. Questo studio ambizioso si è concentrato sulla valutazione dell'efficacia clinica delle immunoglobuline IgM nel contesto della sepsi. La sua visione integrata mira a combinare i dati raccolti dallo studio ALBIOS con nuovi parametri, inclusi l'età, il sesso, il BMI, i livelli di lattato, il SOFA score, il motivo del ricovero e la sede dell'infezione. Questa prospettiva multidimensionale è cruciale per ottenere una panoramica completa degli impatti dei diversi trattamenti sulla prognosi dei pazienti affetti da sepsi. L'abbinamento tra lo studio ALBIOS e il progetto SORRISO si presenta come un'opportunità senza precedenti per comprendere in modo significativo se la somministrazione di albumina, comunemente utilizzata come braccio di controllo, possa essere sostituita con successo dalle immunoglobuline IgM. Tale sostituzione potrebbe rappresentare una svolta nelle strategie terapeutiche, offrendo un'opzione più efficace nel trattamento della sepsi. La ricerca in corso rappresenta, quindi, un contributo significativo alla comprensione approfondita della gestione della sepsi, offrendo dati preziosi che possono rivoluzionare le prospettive terapeutiche e migliorare la prognosi di coloro che sono colpiti da questa grave condizione medica.
2022
Tesi in lingua italiana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/16961