La presente tesi mira ad analizzare la rappresentazione della donna nell'animazione giapponese contemporanea per stabilirne il portato ideologico e, in base ad esso, valutare se sia in linea con le attuali idee egemoniche sul genere di stampo patriarcale o se invece possa fungere da piattaforma per la proposta di modelli anti-egemonici e femministi. La metodologia di riferimento è il metodo dello sguardo femminile attivo (Hemmann, 2013), che presuppone la rivendicazione di un punto di vista esplicitamente femminile e femminista nell'analisi delle opere estetiche, mentre la cornice teorica è fornita dalla teoria della lotta per l’egemonia culturale di Gramsci e la teoria del potere-piacere di Foucault. Il lavoro è strutturato in due macro parti. La prima ha carattere storico e ripercorre i principali eventi e le radici simboliche che hanno portato alla subordinazione della donna ed alla legittimazione sociale del patriarcato, giungendo alla conclusione che la società giapponese contemporanea sia ancora segnata da una forte ideologia patriarcale, sebbene sarebbe riduttivo considerare le donne come meri soggetti passivi in quanto hanno sviluppato, nel tempo, vari sistemi di resistenza. La seconda parte analizza, con sguardo trasversale e comparativo, due opere di animazione contemporanea per determinare quali caratteristiche siano associate alle donne e quale sia il messaggio ideologico di cui sono portatori, considerando l’aspetto grafico, narrativo e linguistico. L’analisi risultante funge da base per una valutazione del possibile ruolo dell’animazione come piattaforma di critica sociale dei modelli egemoni e proposta di modelli alternativi, rivelandosi uno strumento ideologico importante per favorire il cambiamento sociale.

Rappresentazione della donna nell'animazione contemporanea giapponese

VITULLI, MARIA PAOLA
2015/2016

Abstract

La presente tesi mira ad analizzare la rappresentazione della donna nell'animazione giapponese contemporanea per stabilirne il portato ideologico e, in base ad esso, valutare se sia in linea con le attuali idee egemoniche sul genere di stampo patriarcale o se invece possa fungere da piattaforma per la proposta di modelli anti-egemonici e femministi. La metodologia di riferimento è il metodo dello sguardo femminile attivo (Hemmann, 2013), che presuppone la rivendicazione di un punto di vista esplicitamente femminile e femminista nell'analisi delle opere estetiche, mentre la cornice teorica è fornita dalla teoria della lotta per l’egemonia culturale di Gramsci e la teoria del potere-piacere di Foucault. Il lavoro è strutturato in due macro parti. La prima ha carattere storico e ripercorre i principali eventi e le radici simboliche che hanno portato alla subordinazione della donna ed alla legittimazione sociale del patriarcato, giungendo alla conclusione che la società giapponese contemporanea sia ancora segnata da una forte ideologia patriarcale, sebbene sarebbe riduttivo considerare le donne come meri soggetti passivi in quanto hanno sviluppato, nel tempo, vari sistemi di resistenza. La seconda parte analizza, con sguardo trasversale e comparativo, due opere di animazione contemporanea per determinare quali caratteristiche siano associate alle donne e quale sia il messaggio ideologico di cui sono portatori, considerando l’aspetto grafico, narrativo e linguistico. L’analisi risultante funge da base per una valutazione del possibile ruolo dell’animazione come piattaforma di critica sociale dei modelli egemoni e proposta di modelli alternativi, rivelandosi uno strumento ideologico importante per favorire il cambiamento sociale.
2015
Portrayal of women in contemporary japanese animation works
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/10034