First, the different definitions of “alien” and the different protections guaranteed to every category are analyzed. Secondly, the principle of non refoulement, as defined by the main conventions both on an international level (Convention of Geneva of 1951, Convention against Torture) and European level (European Convention on Human Rights) are examined. These instruments are evaluated considering the main doctrine and jurisprudence. Even though the principle is established by many instruments, there are still many doubts regarding its application. It is possible to solve these problems by using an humanitarian approach, more focused on the protection of migrants. This solution is rarely applied by state authorities, which are more focused on public security. This protection is the reason behind the development of instruments which allow the return of aliens, without apparent violation of the principle of non refoulement. In order to examine their concrete application and the opinion of courts, the practice and important cases of the Italian and US experiences have been analyzed. Considering those sentences, it is possible to say that the courts are following the aforementioned humanitarian approach; therefore, express prohibitions of those instruments should be established.

Inizialmente, si analizzano le diverse definizioni di “straniero” e delle conseguenti differenti protezioni garantite a ciascuna categoria. Secondariamente, si esamina il principio di non refoulement, così come definito dalle principali convenzioni in materia, sia a livello internazionale (Convenzione di Ginevra del 1951, Convenzione contro la tortura) che europeo (Convenzione europea dei diritti dell’uomo). Questi strumenti vengono valutati alla luce della principale dottrina e giurisprudenza. Nonostante il principio di non refoulement sia quindi sancito da diversi strumenti, rimangono molte incertezze e dubbi applicativi. Sebbene non vi sia totale accordo su tali punti controversi, è possibile risolvere questi ultimi analizzando le problematiche con un approccio umanitario, maggiormente attento, quindi, alla tutela dei migranti. Questa soluzione, però, è difficilmente applicata dalle autorità statali, più attente alle esigenze di pubblica sicurezza. Tali esigenze sono anzi i motivi alla base dello sviluppo di provvedimenti atti a permettere il rinvio di migranti nei Paesi di provenienza aggirando il principio di non refoulement, come le assicurazioni diplomatiche e i trasferimenti collettivi. Al fine di analizzarne la loro concreta applicazione e il loro recepimento da parte delle corti, sono state esaminate le prassi e alcuni casi significativi dell’esperienza italiana e statunitense. Considerando poi le sentenze emanate a conclusione dei casi presentati, è possibile comprendere come la giurisprudenza segua il già citato indirizzo umanitario; pertanto, sarebbe opportuno introdurre dei divieti espressi rispetto all’utilizzo di queste pratiche.

Il principio di non refoulement nella protezione dei migranti Esperienza italiana e statunitense a confronto

BAJ, GIULIA
2014/2015

Abstract

First, the different definitions of “alien” and the different protections guaranteed to every category are analyzed. Secondly, the principle of non refoulement, as defined by the main conventions both on an international level (Convention of Geneva of 1951, Convention against Torture) and European level (European Convention on Human Rights) are examined. These instruments are evaluated considering the main doctrine and jurisprudence. Even though the principle is established by many instruments, there are still many doubts regarding its application. It is possible to solve these problems by using an humanitarian approach, more focused on the protection of migrants. This solution is rarely applied by state authorities, which are more focused on public security. This protection is the reason behind the development of instruments which allow the return of aliens, without apparent violation of the principle of non refoulement. In order to examine their concrete application and the opinion of courts, the practice and important cases of the Italian and US experiences have been analyzed. Considering those sentences, it is possible to say that the courts are following the aforementioned humanitarian approach; therefore, express prohibitions of those instruments should be established.
2014
The principle of non refoulement in the protection of migrants A comparison between the Italian and US experiences
Inizialmente, si analizzano le diverse definizioni di “straniero” e delle conseguenti differenti protezioni garantite a ciascuna categoria. Secondariamente, si esamina il principio di non refoulement, così come definito dalle principali convenzioni in materia, sia a livello internazionale (Convenzione di Ginevra del 1951, Convenzione contro la tortura) che europeo (Convenzione europea dei diritti dell’uomo). Questi strumenti vengono valutati alla luce della principale dottrina e giurisprudenza. Nonostante il principio di non refoulement sia quindi sancito da diversi strumenti, rimangono molte incertezze e dubbi applicativi. Sebbene non vi sia totale accordo su tali punti controversi, è possibile risolvere questi ultimi analizzando le problematiche con un approccio umanitario, maggiormente attento, quindi, alla tutela dei migranti. Questa soluzione, però, è difficilmente applicata dalle autorità statali, più attente alle esigenze di pubblica sicurezza. Tali esigenze sono anzi i motivi alla base dello sviluppo di provvedimenti atti a permettere il rinvio di migranti nei Paesi di provenienza aggirando il principio di non refoulement, come le assicurazioni diplomatiche e i trasferimenti collettivi. Al fine di analizzarne la loro concreta applicazione e il loro recepimento da parte delle corti, sono state esaminate le prassi e alcuni casi significativi dell’esperienza italiana e statunitense. Considerando poi le sentenze emanate a conclusione dei casi presentati, è possibile comprendere come la giurisprudenza segua il già citato indirizzo umanitario; pertanto, sarebbe opportuno introdurre dei divieti espressi rispetto all’utilizzo di queste pratiche.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/10071