Dante Alighieri’s Convivio is a philosophical treatise with a secular sight that develops the philosophical concept of “gentle and humble woman” able to comfort the poet for his loss. I aim to underline the links between the pictured Beatrice and the concept of Philosophy built in Convivio, I analysed the historical context, Dante’s education and the influence of Boethius on Dante himself. Dante’s ethical and political project is, as proposed in Convivio, the core of the first section of my whole final work. Philosophy is the main subject of the upper class education; moreover, this discipline, for the first time ever, is conveyed by a vernacular language and not by Latin. Once clarified Dante Alighieri’s mind about the role of Philosophy in society, I investigated Dante’s “gentle woman”, Beatrice, and the concept of Philosophy linked to this character. Gentleness and humility are needed virtues for the dissemination of philosophical knowledge; at the same time, Dante’s inability to express his feelings proves that humans can not master all the existent knowledge and excel in every field of human action and thinking. However, in Alighieri’s opinion, if someone wishes the access to knowledge, this whish should match his possibility. From Dante’s point of view, there is an earthly Philosophy for an earthly happiness, naturally not perfect neither complete as the heavenly happiness. Therefore, Philosophy is an independent discipline that, thanks to reason and to its limits, can help to develop theological thesis. The influence of Boethius’s De consolatione philosophiae on Dante’s Convivio can be detected, not only in the literal form used by Dante, but also in the many Boethian quotations we can find in Convivio. Thanks to Luca Lombardo’s work (Boezio in Dante. La Consolatio philosophiae nello scrittoio del poeta), I could better observe all the main textual connections between Boethius and Dante not only in Convivio but also in, for example, Divina commedia. In my work closing, I’ve done a brief analisys of Consolatio’s success between XII and XIV century, focusing primarily on the main comments and modifications made in Italy and on some miniatures observable in the codes of Consolatio.
Il «Convivio» di Dante è un trattato filosofico in cui un laico prende la parola e modella il concetto di filosofia sulla figura di una donna gentile e umile. Con questo lavoro vorrei mostrare i legami tra la rappresentazione di questa donna e il concetto di filosofia che ne emerge, tenendo in considerazione anche il contesto storico, la formazione di Dante e, in particolare, l’ingente influenza di Boezio. Dante, dopo pochi mesi dalla morte dell’amata Beatrice, per cercare consolazione al suo dolore si accostò alle opere di Boezio e Cicerone. L’amore nato tra le pagine di questi autori presto si andò a scontrare con quello precedente, generando un conflitto nel cuore e nella mente del poeta. Se nella «Vita Nuova» in ricordo di Beatrice riesce a scacciare il sentimento provato per la donna gentile, nel «Convivio» è la Filosofia a trionfare. Prima di soffermarci sul rapporto tra la donna gentile e il concetto di filosofia è importante sapere che la caratteristica peculiare del «Convivio» riguarda l’utilizzo della lingua volgare. Dante utilizza la lingua volgare e non la lingua della cultura, il latino, per rendere accessibile anche agli illitterati la sua opera. L’Alighieri, infatti, attraverso la lettura del «Convivio» vorrebbe fornire al ceto dirigente le virtù necessarie per governare secondo ragione. Una volta chiarito come Dante si sia avvicinato alla filosofia, la sua formazione, la struttura e il progetto etico-politico del «Convivio», possiamo comprendere meglio le caratteristiche che il poeta fiorentino attribuisce alla donna gentile e il concetto di filosofia che emerge. La gentilezza e l’umiltà della donna sono le virtù necessarie alla divulgazione del sapere filosofico, mentre l’impossibilità di Dante di poter esprimere compiutamente il proprio sentimento d’amore riflette la consapevolezza che l’uomo non potrà mai aspirare alla pienezza del sapere in questa vita. Tuttavia l’Alighieri è convinto che se l’uomo possiede il desiderio di conoscenza allora esso deve essere commisurato alle sue possibilità. Il poeta sostiene che esiste una filosofia terrena in grado di soddisfare appieno la sete di conoscenza dell’uomo e in grado di condurlo a una felicità perfetta e completa, seppur di grado inferiore a quella celeste. La filosofia, si può quindi definire una disciplina autonoma, ma non per questo deve essere completamente slegata dal sapere teologico. Il sapere razionale è in grado di aiutare la fede grazie alla consapevolezza dei propri limiti. La lettura di Boezio, autore che per primo lo fece avvicinare alla filosofia, è stata fondamentale per la stesura del trattato filosofico. La sua influenza è riscontrabile non solo nella forma letteraria utilizzata da Dante ma anche nelle vere e proprie citazioni. Avvalendomi del lavoro di Lombardo prenderò in considerazione i raffronti testuali più rilevanti tra le due opere e amplierò il raffronto anche con altre opere dantesche, in particolare la «Commedia». Infine farò un accenno alla fortuna della «Consolatio» tra il XII e XIV secolo, soffermandomi sui commenti, i volgarizzamenti e i rifacimenti più rilevanti relativi all’area italiana. In questo modo potremmo cogliere meglio le caratteristiche in comune e le differenze tra la donna gentile e la donna Filosofia di Boezio, spesso rappresentata in miniature realizzate da artisti nei codici della «Consolatio».
L'immagine della Filosofia nel Convivio di Dante
MAZZOLENI, DEBORA
2018/2019
Abstract
Dante Alighieri’s Convivio is a philosophical treatise with a secular sight that develops the philosophical concept of “gentle and humble woman” able to comfort the poet for his loss. I aim to underline the links between the pictured Beatrice and the concept of Philosophy built in Convivio, I analysed the historical context, Dante’s education and the influence of Boethius on Dante himself. Dante’s ethical and political project is, as proposed in Convivio, the core of the first section of my whole final work. Philosophy is the main subject of the upper class education; moreover, this discipline, for the first time ever, is conveyed by a vernacular language and not by Latin. Once clarified Dante Alighieri’s mind about the role of Philosophy in society, I investigated Dante’s “gentle woman”, Beatrice, and the concept of Philosophy linked to this character. Gentleness and humility are needed virtues for the dissemination of philosophical knowledge; at the same time, Dante’s inability to express his feelings proves that humans can not master all the existent knowledge and excel in every field of human action and thinking. However, in Alighieri’s opinion, if someone wishes the access to knowledge, this whish should match his possibility. From Dante’s point of view, there is an earthly Philosophy for an earthly happiness, naturally not perfect neither complete as the heavenly happiness. Therefore, Philosophy is an independent discipline that, thanks to reason and to its limits, can help to develop theological thesis. The influence of Boethius’s De consolatione philosophiae on Dante’s Convivio can be detected, not only in the literal form used by Dante, but also in the many Boethian quotations we can find in Convivio. Thanks to Luca Lombardo’s work (Boezio in Dante. La Consolatio philosophiae nello scrittoio del poeta), I could better observe all the main textual connections between Boethius and Dante not only in Convivio but also in, for example, Divina commedia. In my work closing, I’ve done a brief analisys of Consolatio’s success between XII and XIV century, focusing primarily on the main comments and modifications made in Italy and on some miniatures observable in the codes of Consolatio.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/10197