Aeromobili a pilotaggio remoto: normativa, impiego e problemi giuridici

The development of unmanned aerial vehicle (UAV) originated, as in the most of revolutionary and innovative technological areas, from military applications. Since the First World War, it has had knowledge of them and it increase in the post of the 11 September 2001. The motivation that contributed to the elimination of the pilot on the aircraft was the removal of some obstacles, limiting both the military sphere as the civil one, allowing the use of unmanned aerial vehicles (UAVs) in co-called missions DDD, such as dirty, dull and dangerous. At first the military drones were used for surveillance and inspections, subsequently, with the more detailed technological innovation and with the push by the American administrations, they are used for targeted killing. Leaving the military sphere in the background, the text wants to concentrate, motivated by the rapid expansion and widespread use of the commercial drones, on the european and italian legislation. The first one, still in the planning phase, will reach completeness in 2022, in accordance with Regulation n. 1139/2018; the italian one is outlined by ENAC from December 2013, and it has undergone constant updates with subsequent amendments, up to the most recent in the May of 2018.

Lo sviluppo dei velivoli a pilotaggio remoto (APR) ha avuto origine, come accade in gran parte degli ambiti tecnologici più rivoluzionari ed innovativi, da applicazioni militari. Sin dalla Prima Guerra Mondiale se ne ha conoscenza ed il loro incremento ha avuto sfogo nel post 11 settembre 2001. La motivazione che ha contribuito l’eliminazione del pilota a bordo del velivolo è stata la rimozione di alcuni ostacoli, limitanti tanto l’ambito militare quanto quello civile, consentendo l’impiego degli unmanned aerial vehicle (UAV) in missioni cd. DDD ossia dirty, dull e dangerous. In un primo momento i droni militari venivano adoperati al solo fine di ispezione e sorveglianza dei territori nemici, successivamente, con l’innovazione tecnologica sempre più dettagliata e con la spinta da parte delle amministrazioni americane, vennero e tutt’ora vengono utilizzati per i cd. targeted killing. Lasciando sullo sfondo l’ambito militare, il testo vuole concentrarsi, motivato della rapida espansione e diffuso utilizzo dei droni in ambito commerciale, sulla normativa comunitaria e quella interna. La prima, ancora in fase di progettazione, raggiungerà completezza nel 2022, a norma del Regolamento 1139/2018; la normativa interna è invece delineata dal Regolamento ENAC intitolato “Mezzi a pilotaggio remoto” del dicembre del 2013. Edizione che ha subito costanti aggiornamenti con i successivi emendamenti, fino al più recente nel maggio 2018, il quale lascia il passo alla normativa comunitaria.