The aim of this work is to analize the aquisition of Italian as L2 from a small group of Arabic-speaking children. The survey especially focuses on a couple of siblings who learnt Italian in a formal, institutional setting, during the 2017/2018 school year. The study takes the shape of a longitudinal analysis, that followed the two siblings (and a third child of same origin, that is Egypt, for a small amount of time) along the months. The children have been submitted to language tasks, related to oral comprehension and written production of small syntagma; the item being checked is Greenberg’s linguistic universal n. 36, which states that number is the unmarked grammatical category with respect to gender. Despite coming from the same nuclear family, we will see how the siblings’ language acquisition follows different paths; the speed and accuracy from the elder’s linguistic productions are to be emphasized. As a consequence Y. (as we named the older brother) has been submitted to an intelligence test in order to evaluate his level. Y.’s linguistics data have also been compared to those from another Arabic-speaking child who already attended a previous scholastic year. The acquisition of the younger brother, O., followed a slower path, with a larger amount of mistakes, but eventually his linguistic productions have been considered satisfying. The study is organized as follows: a first theoric section (where we focus on those elements that characterize successive bilingualism) is followed by a comparative linguistic analysis that highlights analogies and differences between Standard Arabic, Egyptian dialect and Italian – the three languages involved. Then we illustrate the methodological instruments used for the research, and then move on to linguistic data and their analysis. We eventually discuss limitations and potential future developments of the study.

L’obiettivo del presente elaborato è l’analisi dell’apprendimento dell’italiano come L2 da parte di un piccolo gruppo di bambini arabofoni. In particolare, l’indagine si concentra su una coppia di fratelli che hanno appreso la lingua italiana in un contesto formale, istituzionale, durante l’anno scolastico 2017/2018. Lo studio si configura come un’analisi di tipo longitudinale, che ha seguito i due fratelli (e per un breve periodo, anche un terzo bambino di medesima provenienza, ovvero di nazionalità egiziana) lungo il corso dei mesi. Ai bambini sono state sottoposte prove linguistiche relative alla comprensione orale e alla produzione scritta di brevi sintagmi; il punto di partenza è la verifica dell’universale linguistico 36 di Greenberg, secondo cui il numero è categoria grammaticale meno marcata rispetto al genere. Si vedrà come, pur provenendo dallo stesso nucleo familiare, l’apprendimento linguistico dei due soggetti seguirà percorsi piuttosto diversificati; si segnala in particolare la velocità e l’esattezza delle produzioni linguistiche del maggiore dei due (che abbiamo nominato Y.), per il quale si è deciso di proporre un test di intelligenza per valutarne il livello. I dati linguistici di Y. sono poi stati confrontati con quelli di un altro bambino arabofono scolarizzato da un anno. L’apprendimento del secondo fratello, O., ha seguito invece un percorso più lento, dove si sono rilevati più errori, ma le cui produzioni linguistiche sono alla fine risultate soddisfacenti. L’elaborato si divide in più parti: il primo capitolo presenta una sezione teorica (in cui si indagano in particolare gli elementi che caratterizzano il bilinguismo successivo) e una di carattere puramente comparativo, che mette in luce le analogie e le differenze tra le lingue coinvolte nello studio (arabo standard, dialetto egiziano e italiano). Sono poi illustrati gli strumenti metodologici utilizzati per la ricerca, per poi passare all’analisi e alla discussione dei dati linguistici. Vengono infine commentati i limiti e gli eventuali sviluppi successivi del lavoro.

BAMBINI ARABOFONI E APPRENDIMENTO DELL’ITALIANO L2: ANALISI DI CASI

GROSSI, BEATRICE
2017/2018

Abstract

The aim of this work is to analize the aquisition of Italian as L2 from a small group of Arabic-speaking children. The survey especially focuses on a couple of siblings who learnt Italian in a formal, institutional setting, during the 2017/2018 school year. The study takes the shape of a longitudinal analysis, that followed the two siblings (and a third child of same origin, that is Egypt, for a small amount of time) along the months. The children have been submitted to language tasks, related to oral comprehension and written production of small syntagma; the item being checked is Greenberg’s linguistic universal n. 36, which states that number is the unmarked grammatical category with respect to gender. Despite coming from the same nuclear family, we will see how the siblings’ language acquisition follows different paths; the speed and accuracy from the elder’s linguistic productions are to be emphasized. As a consequence Y. (as we named the older brother) has been submitted to an intelligence test in order to evaluate his level. Y.’s linguistics data have also been compared to those from another Arabic-speaking child who already attended a previous scholastic year. The acquisition of the younger brother, O., followed a slower path, with a larger amount of mistakes, but eventually his linguistic productions have been considered satisfying. The study is organized as follows: a first theoric section (where we focus on those elements that characterize successive bilingualism) is followed by a comparative linguistic analysis that highlights analogies and differences between Standard Arabic, Egyptian dialect and Italian – the three languages involved. Then we illustrate the methodological instruments used for the research, and then move on to linguistic data and their analysis. We eventually discuss limitations and potential future developments of the study.
2017
ARABIC-SPEAKING CHILDREN AND THE LEARNING OF ITALIAN AS L2: CASE STUDIES ANALYSIS
L’obiettivo del presente elaborato è l’analisi dell’apprendimento dell’italiano come L2 da parte di un piccolo gruppo di bambini arabofoni. In particolare, l’indagine si concentra su una coppia di fratelli che hanno appreso la lingua italiana in un contesto formale, istituzionale, durante l’anno scolastico 2017/2018. Lo studio si configura come un’analisi di tipo longitudinale, che ha seguito i due fratelli (e per un breve periodo, anche un terzo bambino di medesima provenienza, ovvero di nazionalità egiziana) lungo il corso dei mesi. Ai bambini sono state sottoposte prove linguistiche relative alla comprensione orale e alla produzione scritta di brevi sintagmi; il punto di partenza è la verifica dell’universale linguistico 36 di Greenberg, secondo cui il numero è categoria grammaticale meno marcata rispetto al genere. Si vedrà come, pur provenendo dallo stesso nucleo familiare, l’apprendimento linguistico dei due soggetti seguirà percorsi piuttosto diversificati; si segnala in particolare la velocità e l’esattezza delle produzioni linguistiche del maggiore dei due (che abbiamo nominato Y.), per il quale si è deciso di proporre un test di intelligenza per valutarne il livello. I dati linguistici di Y. sono poi stati confrontati con quelli di un altro bambino arabofono scolarizzato da un anno. L’apprendimento del secondo fratello, O., ha seguito invece un percorso più lento, dove si sono rilevati più errori, ma le cui produzioni linguistiche sono alla fine risultate soddisfacenti. L’elaborato si divide in più parti: il primo capitolo presenta una sezione teorica (in cui si indagano in particolare gli elementi che caratterizzano il bilinguismo successivo) e una di carattere puramente comparativo, che mette in luce le analogie e le differenze tra le lingue coinvolte nello studio (arabo standard, dialetto egiziano e italiano). Sono poi illustrati gli strumenti metodologici utilizzati per la ricerca, per poi passare all’analisi e alla discussione dei dati linguistici. Vengono infine commentati i limiti e gli eventuali sviluppi successivi del lavoro.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/10530