Il film è un’arte, il cinema un’industria. Il marketing attraverso il product placement: America vs. Italia.

Marketing plays a predominant role in planning at all levels: this is particularly true in business realities, where often a good marketing action makes the difference between a total success or a resounding fiasco. Obviously, over time, the roads that marketing has traveled and its distribution channels have changed continuously: nowadays, wherever you look you can see promotion campaigns with attention to the smallest details, in which it happens more and more often to be the protagonists. In cinema, in all its forms - from feature films to short films, from TV series to posters - it happens more and more often that we see the great emotional power - that the audiovisual arts possess - used to reflect these sensations on products or experiences to be promoted, transforming thus a story in a large promotional showcase. I therefore find it interesting to deal with this binomial relationship between performance and consumerism, between emotion and advertising in a thesis field. In this path I will highlight, in fact, through the concept of product placement (analyzed in all its facets) how much this type of commercial communication is now irreversibly undertaken and inherent in the production film dynamics at every level, from the Oscars to amateur productions, through two cases of study.

Il marketing detiene un ruolo predominante nella pianificazione a tutti i livelli: questo risulta particolarmente vero nelle realtà aziendali, in cui spesso una buona azione di marketing fa la differenza tra un successo totale o un risonante fiasco. Ovviamente, nel tempo, le strade che il marketing ha percorso e i suoi canali di diffusione sono cambiati in maniera continua: al giorno d’oggi ovunque si guardi si possono notare campagne di promozione curate nei minimi dettagli, nelle quali capita sempre più spesso di esserne i protagonisti. Nel cinema, in tutte le sue forme — dai lungometraggi ai cortometraggi, dalle serie tv alle locandine — accade sempre più sovente di vedere utilizzato il grande potere emozionale — che le arti audiovisive detengono — per riflettere queste sensazioni su prodotti o esperienze da promuovere, trasformando così una storia in una grande vetrina promozionale. Trovo, quindi, interessante trattare in ambito tesistico questo rapporto binomiale tra performance e consumismo, tra emozione e pubblicità. In questo percorso evidenzierò, infatti, attraverso il concetto di product placement (analizzato in tutte le sue sfaccettature) quanto ormai questo tipo di comunicazione commerciale sia irreversibilmente intrapresa e insita nelle dinamiche cinematografiche produttive ad ogni livello, dagli Oscar alle produzioni amatoriali, attraverso due casi di studio.