In Italy, about 400.000 new cases per year are diagnosed, about 1000 people everyday find out they have a tumor and to date, cancer is the second leading cause of death from disease. However, the progressive increase in survival rates led to an increasing focus on the long-term consequences of the disease. Despite being an organic pathology, cancer has important psychosocial repercussions. For these reasons, the psychological approach in oncology has become increasingly important in the overall treatment process and in the different stages of the disease. In this thesis were described the main areas in which the psycho-oncologist intervene: from diagnosis to acute care, follow-up and the context of palliative care. Particular attention was paid to cancer in adolescence, as it represents a further challenge which adds to an already tormented and sensitive period of physiological crisis, in which the changes induced from the illness are added to the typical and biological changes of this period. The impact of the disease on aspects of psychosocial development was then analyzed, with a focus on the family sphere, interpersonal relationships, school experience, body image and sexuality. At last, the Tumorial project of the Istituto Tumori of Milan is described: created by the adolescents of the Youth Project of the Institute in order to explain, through videos published on You-Tube, the most delicate aspects of the disease by offering advice on how to deal with them and sharing their own experience. The need to develop specific clinical and experimental programs and protocols for this age group, which has specific medical and psychosocial needs, has emerged. Adolescent care needs to be increasingly distinguished from pediatric and adult oncology. In general, according to a first-person approach, it is necessary to consider the patient as a person and not only as "sick", in a multidisciplinary perspective that aims to promote physical and psychosocial wellness, being the human being both his organism and his experience.

In Italia vengono diagnosticati circa 400.000 nuovi casi all’anno, circa 1000 persone al giorno scoprono di avere un tumore e ad oggi, il cancro è la seconda causa di morte per malattia. Tuttavia, il progressivo aumento dei tassi di sopravvivenza ha portato a focalizzare sempre di più l’attenzione sulle conseguenze a lungo termine della malattia e nonostante sia una patologia organica, il cancro ha importanti ripercussioni psicosociali. Per queste ragioni l’approccio psicologico in ambito oncologico è diventato sempre più importante nell’intero processo di cura e nelle diverse fasi della malattia dei malati di cancro e dei loro familiari. Nel lavoro di tesi sono stati descritti i principali ambiti in cui interviene lo psiconcologo, dalla diagnosi, alla cura in fase acuta, al follow-up ed al contesto delle cure palliative. È stata posta una particolare attenzione al cancro in adolescenza, in quanto questo rappresenta un’ulteriore sfida che si aggiunge ad un periodo già di per sé tormentato e sensibile di crisi fisiologica, in cui ai cambiamenti normativi e biologici tipici di questo periodo si aggiungono i cambiamenti indotti dalla malattia. È stato poi analizzato l’impatto della malattia sugli aspetti dello sviluppo psicosociale, ed in particolare sulla sfera familiare, sulle relazioni interpersonali, sull’esperienza scolastica, sull’immagine corporea e sulla sessualità. In ultimo viene descritto il progetto Tumorial dell’Isitituto Tumori di Milano, realizzato dai ragazzi del Progetto Giovani dell’Istituto al fine di spiegare, tramite dei video pubblicati su You-Tube, gli aspetti più delicati della malattia offrendo dei consigli su come affrontarli e raccontando la propria esperienza. E’ emersa la necessità di sviluppare programmi e protocolli clinici e sperimentali specifici per questa fascia d’età, che ha esigenze mediche e psicosociali specifiche, affinché la presa in carico dell’adolescente venga sempre più distinta dall’oncologia pediatrica e da quella dell’adulto. In generale, secondo un approccio in prima persona, è necessario considerare il paziente in quanto persona e non solo come “malato”, in un’ottica multidisciplinare che miri a promuovere il benessere fisico e psicosociale, essendo l’uomo sia il suo organismo che il suo vissuto.

Psiconcologia: la persona oltre il cancro. Un'analisi dell'impatto della malattia sulla qualità della vita negli adolescenti.

SCATTINI, MARTA
2018/2019

Abstract

In Italy, about 400.000 new cases per year are diagnosed, about 1000 people everyday find out they have a tumor and to date, cancer is the second leading cause of death from disease. However, the progressive increase in survival rates led to an increasing focus on the long-term consequences of the disease. Despite being an organic pathology, cancer has important psychosocial repercussions. For these reasons, the psychological approach in oncology has become increasingly important in the overall treatment process and in the different stages of the disease. In this thesis were described the main areas in which the psycho-oncologist intervene: from diagnosis to acute care, follow-up and the context of palliative care. Particular attention was paid to cancer in adolescence, as it represents a further challenge which adds to an already tormented and sensitive period of physiological crisis, in which the changes induced from the illness are added to the typical and biological changes of this period. The impact of the disease on aspects of psychosocial development was then analyzed, with a focus on the family sphere, interpersonal relationships, school experience, body image and sexuality. At last, the Tumorial project of the Istituto Tumori of Milan is described: created by the adolescents of the Youth Project of the Institute in order to explain, through videos published on You-Tube, the most delicate aspects of the disease by offering advice on how to deal with them and sharing their own experience. The need to develop specific clinical and experimental programs and protocols for this age group, which has specific medical and psychosocial needs, has emerged. Adolescent care needs to be increasingly distinguished from pediatric and adult oncology. In general, according to a first-person approach, it is necessary to consider the patient as a person and not only as "sick", in a multidisciplinary perspective that aims to promote physical and psychosocial wellness, being the human being both his organism and his experience.
2018
Psycho-Oncology: the person beyond cancer. Analysis of the disease's impact on the quality of life in adolescents.
In Italia vengono diagnosticati circa 400.000 nuovi casi all’anno, circa 1000 persone al giorno scoprono di avere un tumore e ad oggi, il cancro è la seconda causa di morte per malattia. Tuttavia, il progressivo aumento dei tassi di sopravvivenza ha portato a focalizzare sempre di più l’attenzione sulle conseguenze a lungo termine della malattia e nonostante sia una patologia organica, il cancro ha importanti ripercussioni psicosociali. Per queste ragioni l’approccio psicologico in ambito oncologico è diventato sempre più importante nell’intero processo di cura e nelle diverse fasi della malattia dei malati di cancro e dei loro familiari. Nel lavoro di tesi sono stati descritti i principali ambiti in cui interviene lo psiconcologo, dalla diagnosi, alla cura in fase acuta, al follow-up ed al contesto delle cure palliative. È stata posta una particolare attenzione al cancro in adolescenza, in quanto questo rappresenta un’ulteriore sfida che si aggiunge ad un periodo già di per sé tormentato e sensibile di crisi fisiologica, in cui ai cambiamenti normativi e biologici tipici di questo periodo si aggiungono i cambiamenti indotti dalla malattia. È stato poi analizzato l’impatto della malattia sugli aspetti dello sviluppo psicosociale, ed in particolare sulla sfera familiare, sulle relazioni interpersonali, sull’esperienza scolastica, sull’immagine corporea e sulla sessualità. In ultimo viene descritto il progetto Tumorial dell’Isitituto Tumori di Milano, realizzato dai ragazzi del Progetto Giovani dell’Istituto al fine di spiegare, tramite dei video pubblicati su You-Tube, gli aspetti più delicati della malattia offrendo dei consigli su come affrontarli e raccontando la propria esperienza. E’ emersa la necessità di sviluppare programmi e protocolli clinici e sperimentali specifici per questa fascia d’età, che ha esigenze mediche e psicosociali specifiche, affinché la presa in carico dell’adolescente venga sempre più distinta dall’oncologia pediatrica e da quella dell’adulto. In generale, secondo un approccio in prima persona, è necessario considerare il paziente in quanto persona e non solo come “malato”, in un’ottica multidisciplinare che miri a promuovere il benessere fisico e psicosociale, essendo l’uomo sia il suo organismo che il suo vissuto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/11265