Undoubtedly, the art of opera direction has been at the center of debates that animates musicology and musical theatre in general in recent decades. In this sense, the Wagnerian theatre plays a central role, because it is a real wunder Punkt in the discussion on staging opera. As the creator of a musical theatre, reflecting the concept of Gesamtkunstwerk, Richard Wagner influenced the twentieth century directing currents as a revolutionary theatre theorist. Composer, writer, director: he embodied a totalizing figure that attracts contemporary directors, who see in his works the possibility of altering the concept of staging, in the light of a new reflection. The aim of this study is to understand how the directors of the last decades have interpreted Wagner, with particular attention to reading and interpreting the musical score. Many times, indeed, the main criticism of contemporary staging is that music is treated superficially, without it appearing as a fundamental part of Wagnerian theatre. On the contrary, the thesis of the present study highlights how there are various theatrical interpretation techniques of a musical text, therefore placing music at the center of the show. To pursue this goal, it is, first of all, necessary to create a parallel between the techniques of contemporary directing and the theories of Adolphe Appia, considered one of the fathers of the modern concept of staging. For this reason, the Prologue to this thesis is dedicated to his figure and the exposition of his positions, which seem to make Wagner's music one of the possible roots of modern direction. Starting from this point in the past, the following three chapters investigate the current situation. The first chapter presents the theory that it is possible to consider Wagnerian opera as a performative text, in the light of Wagner's theoretical writings and the interpretation of Gesamtkunstwerk during the twentieth century. The second chapter shifts attention to the real analysis, focusing on the staging of the instrumental episodes, according to their different dramatic function. This poses a challenge, as one of the dangers of staging instrumental episodes is creating theatrical scenes merely accompanied by "absolute music", with all its negative connotations. Finally, the third chapter continues the analysis, focusing on the theatrical interpretation of the vocal episodes, according to the narrative role of each episode. In the light of the analysis presented, the Epilogue of the work will attempt to expose how it is possible to talk about the relevance of Appia's theses, and therefore, the fundamental role played by music in Wagner's present-day staging.

Il problema della regia d’opera è senz’altro tra i più discussi degli ultimi decenni, al centro di dibattiti che animano la musicologia e il teatro musicale in generale. In questo senso, un ruolo centrale è rivestito dal teatro wagneriano, vero e proprio wunder Punkt della riflessione sulla messinscena dell’opera. Ideatore di un teatro musicale che rispecchiasse il concetto di Gesamtkunstwerk, Wagner ha influenzato le correnti registiche del Novecento come teorico rivoluzionario del teatro. Compositore, scrittore, regista: egli incarna in sé una figura totalizzante che attrae i registi di oggi, i quali vedono nelle sue opere la possibilità di rimaneggiare il concetto di staging, alla luce di una nuova riflessione. L’obiettivo di questo studio è comprendere in quale modo i registi degli ultimi decenni abbiano interpretato Wagner, con particolare attenzione alla lettura e interpretazione della partitura musicale. Molte volte, infatti, la principale critica alla messinscena contemporanea è quella di trattare la musica con superficialità, senza che essa appaia come parte fondante di questo teatro. La tesi del presente studio è anzi mettere in luce come esistono varie tecniche di interpretazione teatrale di un testo musicale, messo dunque al centro del progetto di spettacolo. Per perseguire questo obiettivo, è anzitutto necessario creare un parallelo tra le tecniche di regia contemporanea e le teorie di Adolphe Appia, considerato uno dei padri del concetto stesso di regia. Alla sua figura e all’esposizione delle sue posizioni, che sembrano rendere la musica di Wagner una delle possibili radici della regia moderna, ho dedicato il Prologo di questa tesi. Partendo da questo punto nel passato, ho impostato successivamente tre capitoli che hanno la funzione di indagare la situazione attuale. Un primo capitolo presenta la teoria secondo cui sia possibile considerare l’opera wagneriana come testo performativo, alla luce degli scritti teorici di Wagner e dell’interpretazione che il teatro ha dato del concetto di Gesamtkunstwerk nel corso del Novecento. Il secondo capitolo sposta l’attenzione sulla vera e propria analisi, concentrandosi sulla messinscena degli episodi strumentali, a seconda della loro differente funzione drammatica. Questo risulta essere un punto cruciale, in quanto uno dei principali rischi è il rendere questi episodi come scene teatrali accompagnate da “musica assoluta”, con tutte le accezioni negative che questo concetto riveste. Infine, il terzo capitolo prosegue l’analisi, ponendo come oggetto l’interpretazione teatrale degli episodi vocali, a seconda del ruolo narrativo che ciascun episodio riveste. L’Epilogo del lavoro tenterà di esporre come, alla luce dell’analisi presentata, sia possibile parlare di attualità delle tesi di Appia e dunque del fondamentale ruolo rivestito dalla musica nella messinscena odierna di Wagner.

La messinscena del teatro wagneriano. Uno studio sulla regia d'opera

ERCOLI, FEDERICO
2018/2019

Abstract

Undoubtedly, the art of opera direction has been at the center of debates that animates musicology and musical theatre in general in recent decades. In this sense, the Wagnerian theatre plays a central role, because it is a real wunder Punkt in the discussion on staging opera. As the creator of a musical theatre, reflecting the concept of Gesamtkunstwerk, Richard Wagner influenced the twentieth century directing currents as a revolutionary theatre theorist. Composer, writer, director: he embodied a totalizing figure that attracts contemporary directors, who see in his works the possibility of altering the concept of staging, in the light of a new reflection. The aim of this study is to understand how the directors of the last decades have interpreted Wagner, with particular attention to reading and interpreting the musical score. Many times, indeed, the main criticism of contemporary staging is that music is treated superficially, without it appearing as a fundamental part of Wagnerian theatre. On the contrary, the thesis of the present study highlights how there are various theatrical interpretation techniques of a musical text, therefore placing music at the center of the show. To pursue this goal, it is, first of all, necessary to create a parallel between the techniques of contemporary directing and the theories of Adolphe Appia, considered one of the fathers of the modern concept of staging. For this reason, the Prologue to this thesis is dedicated to his figure and the exposition of his positions, which seem to make Wagner's music one of the possible roots of modern direction. Starting from this point in the past, the following three chapters investigate the current situation. The first chapter presents the theory that it is possible to consider Wagnerian opera as a performative text, in the light of Wagner's theoretical writings and the interpretation of Gesamtkunstwerk during the twentieth century. The second chapter shifts attention to the real analysis, focusing on the staging of the instrumental episodes, according to their different dramatic function. This poses a challenge, as one of the dangers of staging instrumental episodes is creating theatrical scenes merely accompanied by "absolute music", with all its negative connotations. Finally, the third chapter continues the analysis, focusing on the theatrical interpretation of the vocal episodes, according to the narrative role of each episode. In the light of the analysis presented, the Epilogue of the work will attempt to expose how it is possible to talk about the relevance of Appia's theses, and therefore, the fundamental role played by music in Wagner's present-day staging.
2018
Staging Wagner. A Study on Opera Mise-En-Scène
Il problema della regia d’opera è senz’altro tra i più discussi degli ultimi decenni, al centro di dibattiti che animano la musicologia e il teatro musicale in generale. In questo senso, un ruolo centrale è rivestito dal teatro wagneriano, vero e proprio wunder Punkt della riflessione sulla messinscena dell’opera. Ideatore di un teatro musicale che rispecchiasse il concetto di Gesamtkunstwerk, Wagner ha influenzato le correnti registiche del Novecento come teorico rivoluzionario del teatro. Compositore, scrittore, regista: egli incarna in sé una figura totalizzante che attrae i registi di oggi, i quali vedono nelle sue opere la possibilità di rimaneggiare il concetto di staging, alla luce di una nuova riflessione. L’obiettivo di questo studio è comprendere in quale modo i registi degli ultimi decenni abbiano interpretato Wagner, con particolare attenzione alla lettura e interpretazione della partitura musicale. Molte volte, infatti, la principale critica alla messinscena contemporanea è quella di trattare la musica con superficialità, senza che essa appaia come parte fondante di questo teatro. La tesi del presente studio è anzi mettere in luce come esistono varie tecniche di interpretazione teatrale di un testo musicale, messo dunque al centro del progetto di spettacolo. Per perseguire questo obiettivo, è anzitutto necessario creare un parallelo tra le tecniche di regia contemporanea e le teorie di Adolphe Appia, considerato uno dei padri del concetto stesso di regia. Alla sua figura e all’esposizione delle sue posizioni, che sembrano rendere la musica di Wagner una delle possibili radici della regia moderna, ho dedicato il Prologo di questa tesi. Partendo da questo punto nel passato, ho impostato successivamente tre capitoli che hanno la funzione di indagare la situazione attuale. Un primo capitolo presenta la teoria secondo cui sia possibile considerare l’opera wagneriana come testo performativo, alla luce degli scritti teorici di Wagner e dell’interpretazione che il teatro ha dato del concetto di Gesamtkunstwerk nel corso del Novecento. Il secondo capitolo sposta l’attenzione sulla vera e propria analisi, concentrandosi sulla messinscena degli episodi strumentali, a seconda della loro differente funzione drammatica. Questo risulta essere un punto cruciale, in quanto uno dei principali rischi è il rendere questi episodi come scene teatrali accompagnate da “musica assoluta”, con tutte le accezioni negative che questo concetto riveste. Infine, il terzo capitolo prosegue l’analisi, ponendo come oggetto l’interpretazione teatrale degli episodi vocali, a seconda del ruolo narrativo che ciascun episodio riveste. L’Epilogo del lavoro tenterà di esporre come, alla luce dell’analisi presentata, sia possibile parlare di attualità delle tesi di Appia e dunque del fondamentale ruolo rivestito dalla musica nella messinscena odierna di Wagner.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/11565