Introduzione: La milza è un organo cruciale nel regolare l’omeostasi del sistema immunitario attraverso la sua abilità di coniugare l’immunità innata e adattativa. Il termine iposplenismo si riferisce ad un disturbo acquisito, caratterizzato da una riduzione delle funzioni reticolo-endoteliali e immunologiche della milza, il quale può predisporre all’insorgenza di complicanza infettive, autoimmunitarie e trombotiche. Il virus SARS-CoV-2 determina in prima battuta un grave coinvolgimento del tratto respiratorio, ma diverse evidenze scientifiche mostrano come anche altri organi e apparati possono essere interessati dalla malattia COVID-19, tra cui cuore, apparato gastroenterico, rene, milza e sistema nervoso. In particolare, alcuni studi hanno ipotizzato un danno a carico del sistema immunitario ad opera del SARS-CoV-2. Scopo dello studio: Lo scopo principale del nostro studio è stato quello di valutare la relazione tra la quota di cellule B IgM memory circolanti e l’outcome clinico dei pazienti COVID-19. Inoltre, è stata indagata l’eventuale correlazione tra le cellule B IgM memory e altri parametri di laboratorio, compreso il conteggio delle pitted red cells. Metodi: È stato condotto uno studio longitudinale prospettico monocentrico nel quale sono stato arruolati 63 pazienti con una diagnosi certa di COVID-19 ricoverati presso il reparto di medicina interna dell’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. Sono stati raccolti campioni ematici, in base alle necessità cliniche, entro le prime 72 ore del ricovero. Inoltre, sono stati arruolati volontari sani, pazienti con iposplenismo o splenectomizzati al fine di costituire il gruppo di controllo. I campioni ematici sono stati utilizzati per gli esami ematochimici, per la tipizzazione delle sottopopolazioni linfocitarie e per il conteggio delle pitted red cells. Risultati: È stata evidenziata un’elevata prevalenza di linfopenia con deplezione selettiva delle cellule B IgM memory nei pazienti COVID-19. La deplezione delle cellule B IgM memory è associata ad outcome clinici peggiori, tra cui un tasso di mortalità più elevato e un aumentato rischio di sviluppare sovrainfezioni batteriche, fungine e opportunistiche. Il conteggio delle pitted red cells è risultato normale nella maggior parte dei pazienti COVID-19. Conclusioni: Le cellule B IgM memory sono frequentemente deplete nei pazienti COVID-19 e questa alterazione correlata con un peggiore outcome clinico.

VALUTAZIONE DELLE CELLULE B IgM MEMORY IN PAZIENTI CON INFEZIONE DA SARS-CoV-2: STUDIO PROSPETTICO MONOCENTRICO

RASCAROLI, ALESSANDRO
2019/2020

Abstract

Introduzione: La milza è un organo cruciale nel regolare l’omeostasi del sistema immunitario attraverso la sua abilità di coniugare l’immunità innata e adattativa. Il termine iposplenismo si riferisce ad un disturbo acquisito, caratterizzato da una riduzione delle funzioni reticolo-endoteliali e immunologiche della milza, il quale può predisporre all’insorgenza di complicanza infettive, autoimmunitarie e trombotiche. Il virus SARS-CoV-2 determina in prima battuta un grave coinvolgimento del tratto respiratorio, ma diverse evidenze scientifiche mostrano come anche altri organi e apparati possono essere interessati dalla malattia COVID-19, tra cui cuore, apparato gastroenterico, rene, milza e sistema nervoso. In particolare, alcuni studi hanno ipotizzato un danno a carico del sistema immunitario ad opera del SARS-CoV-2. Scopo dello studio: Lo scopo principale del nostro studio è stato quello di valutare la relazione tra la quota di cellule B IgM memory circolanti e l’outcome clinico dei pazienti COVID-19. Inoltre, è stata indagata l’eventuale correlazione tra le cellule B IgM memory e altri parametri di laboratorio, compreso il conteggio delle pitted red cells. Metodi: È stato condotto uno studio longitudinale prospettico monocentrico nel quale sono stato arruolati 63 pazienti con una diagnosi certa di COVID-19 ricoverati presso il reparto di medicina interna dell’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. Sono stati raccolti campioni ematici, in base alle necessità cliniche, entro le prime 72 ore del ricovero. Inoltre, sono stati arruolati volontari sani, pazienti con iposplenismo o splenectomizzati al fine di costituire il gruppo di controllo. I campioni ematici sono stati utilizzati per gli esami ematochimici, per la tipizzazione delle sottopopolazioni linfocitarie e per il conteggio delle pitted red cells. Risultati: È stata evidenziata un’elevata prevalenza di linfopenia con deplezione selettiva delle cellule B IgM memory nei pazienti COVID-19. La deplezione delle cellule B IgM memory è associata ad outcome clinici peggiori, tra cui un tasso di mortalità più elevato e un aumentato rischio di sviluppare sovrainfezioni batteriche, fungine e opportunistiche. Il conteggio delle pitted red cells è risultato normale nella maggior parte dei pazienti COVID-19. Conclusioni: Le cellule B IgM memory sono frequentemente deplete nei pazienti COVID-19 e questa alterazione correlata con un peggiore outcome clinico.
2019
EVALUATION OF IgM MEMORY B CELLS IN PATIENTS WITH SARS-CoV-2 INFECTION: SINGLE-CENTER PERSPECTIVE STUDY
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/11763