Background: La malattia di Whipple (MW) è una patologia rara e potenzialmente fatale causata dal batterio Tropheryma whipplei (TW). L’identificazione del batterio mediante tecniche di biologia molecolare da feci, saliva, urine e sangue è stata descritta come un valido approccio diagnostico non invasivo per l'identificazione precoce dei soggetti che potrebbero essere affetti da MW per i quali si rendono necessarie indagine invasive. Tuttavia, il DNA di TW (TWDNA) può essere isolato persistentemente anche in soggetti adulti asintomatici. Un precedente studio osservazionale retrospettivo condotto presso l‘Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, ha evidenziato che su 1240 soggetti indagati con metodiche molecolari 85 (6.9%) sono risultati positivi nelle feci al TWDNA. Tuttavia, il disegno di studio non ha permesso di rilevare informazioni cliniche dei pazienti risultati positivi. Inoltre, pochi dati sono attualmente disponibili in letteratura relativi alla popolazione pediatrica. Materiali e Metodi: Studio osservazionale prospettico condotto dal 1 Agosto 2019 al 1 Marzo 2020 presso l'IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Lo studio ha previsto l’arruolamento degli 85 soggetti con positività delle feci al TWDNA. Di questi, 34 soggetti (40%) hanno aderito allo studio di cui 16 bambini. Gli obiettivi dello studio erano: 1) valutare la storia anamnestica e clinica dei pazienti con colonizzazione intestinale da TW, 2) valutare la persistenza della positività di TWDNA nelle feci nel tempo, 3) valutare la positività di TWDNA in altri liquidi biologici (saliva, urine e sangue), 4) valutare la coinfezione con i protozoi intestinali (G. duodenalis, E. hystolitica, Blastocystis spp, D. fragilis) 5) confrontare i dati ottenuti nella popolazione pediatrica con quelli della popolazione adulta. La ricerca di TWDNA si è avvalsa dell'utilizzo della Real Time PCR (rt-PCR). Sulla base della valutazione clinica e del risultato della rt-PCR nei vari materiali biologici i pazienti sono stati così classificati: colonizzazione transitoria (rt-PCR negativa su tutti i campioni), colonizzazione asintomatica (rt-PCR positiva su un materiale in assenza di sintomi), possibile MW (presenza di sintomi con una rt-PCR positiva, o ≥2 rt-PCR positive indipendentemente dalla presenza dei sintomi, oppure rt-PCR positiva su sangue). Risultati: i 16 bambini in studio avevano una età mediana di 11 anni e 9 (56%) erano femmine. I soggetti nati all’estero erano 11 (69%) mentre 5 (31%) erano nati in Italia: 2 avevano genitori immigrati e 3 italiani. La rt-PCR per TW è risultata positiva in 7 bambini (44%), con età mediana di 11 anni; 4 (57%) erano maschi e 4 (57%) erano nati all’estero o in Italia da genitori stranieri. La positività è stata rilevata dopo una mediana di 55 mesi. Nessun bambino presentava una positività nelle urine o nel sangue o contemporanea su feci e saliva. I bambini con colonizzazione transitoria sono risultati 9 (56%), con colonizzazione asintomatica 5 (31%) e con possibile MW 2 (13%). Questi ultimi due bambini si sottoporranno ad ulteriori accertamenti. Dieci adulti (56%) sono risultati positivi a TWDNA su feci o saliva. Gli adulti con colonizzazione transitoria sono risultati 8 (44%), con colonizzazione asintomatica 3 (17%) mentre 7 (39%) sono risultati avere una possibile MW. Un paziente non ha consegnato tutti i campioni. Conclusioni: lo studio conferma che anche i bambini, tanto italiani quanto di origine straniera, possono presentare una colonizzazione asintomatica intestinale ed orale da TW. In particolare, si evidenzia come la colonizzazione intestinale possa persistere anche per anni. La ricerca di TWDNA su feci e saliva ha permesso di identificare due bambini con possibile MW che si sottoporranno ad ulteriori accertamenti. La possibilità che una colonizzazione intestinale precoce possa evolvere in MW è un’ipotesi che, tuttavia, richiede uno studio prospettico di coorte a lungo termine

"Rivalutazione di una coorte di bambini con colonizzazione intestinale da Tropheryma whipplei"

CASTAGNA, GIADA
2019/2020

Abstract

Background: La malattia di Whipple (MW) è una patologia rara e potenzialmente fatale causata dal batterio Tropheryma whipplei (TW). L’identificazione del batterio mediante tecniche di biologia molecolare da feci, saliva, urine e sangue è stata descritta come un valido approccio diagnostico non invasivo per l'identificazione precoce dei soggetti che potrebbero essere affetti da MW per i quali si rendono necessarie indagine invasive. Tuttavia, il DNA di TW (TWDNA) può essere isolato persistentemente anche in soggetti adulti asintomatici. Un precedente studio osservazionale retrospettivo condotto presso l‘Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, ha evidenziato che su 1240 soggetti indagati con metodiche molecolari 85 (6.9%) sono risultati positivi nelle feci al TWDNA. Tuttavia, il disegno di studio non ha permesso di rilevare informazioni cliniche dei pazienti risultati positivi. Inoltre, pochi dati sono attualmente disponibili in letteratura relativi alla popolazione pediatrica. Materiali e Metodi: Studio osservazionale prospettico condotto dal 1 Agosto 2019 al 1 Marzo 2020 presso l'IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. Lo studio ha previsto l’arruolamento degli 85 soggetti con positività delle feci al TWDNA. Di questi, 34 soggetti (40%) hanno aderito allo studio di cui 16 bambini. Gli obiettivi dello studio erano: 1) valutare la storia anamnestica e clinica dei pazienti con colonizzazione intestinale da TW, 2) valutare la persistenza della positività di TWDNA nelle feci nel tempo, 3) valutare la positività di TWDNA in altri liquidi biologici (saliva, urine e sangue), 4) valutare la coinfezione con i protozoi intestinali (G. duodenalis, E. hystolitica, Blastocystis spp, D. fragilis) 5) confrontare i dati ottenuti nella popolazione pediatrica con quelli della popolazione adulta. La ricerca di TWDNA si è avvalsa dell'utilizzo della Real Time PCR (rt-PCR). Sulla base della valutazione clinica e del risultato della rt-PCR nei vari materiali biologici i pazienti sono stati così classificati: colonizzazione transitoria (rt-PCR negativa su tutti i campioni), colonizzazione asintomatica (rt-PCR positiva su un materiale in assenza di sintomi), possibile MW (presenza di sintomi con una rt-PCR positiva, o ≥2 rt-PCR positive indipendentemente dalla presenza dei sintomi, oppure rt-PCR positiva su sangue). Risultati: i 16 bambini in studio avevano una età mediana di 11 anni e 9 (56%) erano femmine. I soggetti nati all’estero erano 11 (69%) mentre 5 (31%) erano nati in Italia: 2 avevano genitori immigrati e 3 italiani. La rt-PCR per TW è risultata positiva in 7 bambini (44%), con età mediana di 11 anni; 4 (57%) erano maschi e 4 (57%) erano nati all’estero o in Italia da genitori stranieri. La positività è stata rilevata dopo una mediana di 55 mesi. Nessun bambino presentava una positività nelle urine o nel sangue o contemporanea su feci e saliva. I bambini con colonizzazione transitoria sono risultati 9 (56%), con colonizzazione asintomatica 5 (31%) e con possibile MW 2 (13%). Questi ultimi due bambini si sottoporranno ad ulteriori accertamenti. Dieci adulti (56%) sono risultati positivi a TWDNA su feci o saliva. Gli adulti con colonizzazione transitoria sono risultati 8 (44%), con colonizzazione asintomatica 3 (17%) mentre 7 (39%) sono risultati avere una possibile MW. Un paziente non ha consegnato tutti i campioni. Conclusioni: lo studio conferma che anche i bambini, tanto italiani quanto di origine straniera, possono presentare una colonizzazione asintomatica intestinale ed orale da TW. In particolare, si evidenzia come la colonizzazione intestinale possa persistere anche per anni. La ricerca di TWDNA su feci e saliva ha permesso di identificare due bambini con possibile MW che si sottoporranno ad ulteriori accertamenti. La possibilità che una colonizzazione intestinale precoce possa evolvere in MW è un’ipotesi che, tuttavia, richiede uno studio prospettico di coorte a lungo termine
2019
"Re- evaluation of a cohort of children with intestinal Tropheryma whipplei colonization"
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/12053