La tesi espone l’utilizzo di metodi e strumenti di insegnamento, attraverso tecniche di comunicazione differenti per facilitare la realizzazione di esercizi motori, utilizzando la Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA) che si concentra su un’area di ricerca e di pratica clinica ed educativa avente lo scopo di compensare disabilità comunicative. Il tutto avviene tramite il movit, ovvero un’analisi sistematica delle abilità motorie dell’allievo che in questo caso è affetto da PCI e disturbi associati. L’obbiettivo primario è la descrizione dell’esperienza di tirocinio avuta in ambiente acquatico presso ASD AUSportiva Niguarda, associazione Sportiva Dilettantistica Unità Spinale di Milano. L’obbiettivo secondario è indagare, tramite fonti bibliografiche, i mezzi comunicativi verbali e non verbali, utili alla somministrazione di attività motorie in acqua in un bambino con PIC e ritardo mentale associato. I materiali e i metodi utilizzati derivano da fonti letterarie, sitografiche sulla CAA e sui Movit, in quanto necessarie per una corretta applicazione metodologica. In conclusione, si afferma che tramite uno studio accurato di tecniche e metodologie è possibile ottenere risultati concreti e soddisfacenti.
COMUNICAZIONE AUMENTATIVA ALTERNATIVA (CAA) IN AMBITO ACQUATICO. CASE REPORT
GANGAROSSA, MARIA
2019/2020
Abstract
La tesi espone l’utilizzo di metodi e strumenti di insegnamento, attraverso tecniche di comunicazione differenti per facilitare la realizzazione di esercizi motori, utilizzando la Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA) che si concentra su un’area di ricerca e di pratica clinica ed educativa avente lo scopo di compensare disabilità comunicative. Il tutto avviene tramite il movit, ovvero un’analisi sistematica delle abilità motorie dell’allievo che in questo caso è affetto da PCI e disturbi associati. L’obbiettivo primario è la descrizione dell’esperienza di tirocinio avuta in ambiente acquatico presso ASD AUSportiva Niguarda, associazione Sportiva Dilettantistica Unità Spinale di Milano. L’obbiettivo secondario è indagare, tramite fonti bibliografiche, i mezzi comunicativi verbali e non verbali, utili alla somministrazione di attività motorie in acqua in un bambino con PIC e ritardo mentale associato. I materiali e i metodi utilizzati derivano da fonti letterarie, sitografiche sulla CAA e sui Movit, in quanto necessarie per una corretta applicazione metodologica. In conclusione, si afferma che tramite uno studio accurato di tecniche e metodologie è possibile ottenere risultati concreti e soddisfacenti.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12117