Nel corso di questa tesi, dopo una prima parte introduttiva nella quale ho cercato di definire cosa si intende per sostanza d’abuso, come le sostanze stupefacenti vengono classificate dalla legislazione internazionale e italiana e la loro diffusione in ambito europeo e nazionale, sono stati poi evidenziate le aree cerebrali coinvolte nel fenomeno della dipendenza, i sistemi recettoriali coinvolti e le diverse modalità di azione delle sostanze oppiacee e psicostimolanti. E’ seguita poi una sezione che ha avuto lo scopo di indagare i vari approcci farmacologici previsti dalla legislazione italiana vigente per la cura delle dipendenze, con particolare riferimento ai derivati dell’oppio, alla cocaina e ai derivati anfetaminici, cercando di evidenziarne gli attuali limiti e le principali criticità. E’ stata poi analizzata la molecola dell’ibogaina sia da un punto di vista chimico che farmacocinetico, evidenziando i diversi sistemi recettoriali stimolati dalla assunzione di questa sostanza e la sue possibile applicazione in campo terapeutico per la cura delle tossicodipendenze. La ricerca è proseguita con la presentazione di vari studi di efficacia e sicurezza con modelli animali e gli studi clinici di fase I sull’uomo, dai quali sono emerse, sia le ottime capacità dell’ibogaina nei confronti della risoluzione dei sintomi della sindrome acuta da astinenza da oppiacei e del desiderio della ricerca delle sostanze stupefacenti, che alcuni problemi legati ad una sua possibile neurotossicità. Sono stati poi riportate alcune fatalità concomitanti all’uso di ibogaina ed è stato concluso che ad oggi non è possibile determinare con chiarezza se i vari decessi possano essere realmente attribuiti all’uso di questa sostanza. Dopo aver analizzato le varie strategie messe in atto nel nostro territorio nel risolvere il problema della tossicodipendenza e dopo aver elencato i diversi vantaggi derivati dall’uso di ibogaina per la cura delle tossicodipendenze, è stato quindi proposto un percorso clinico e legislativo che possa in futuro permettere l’utilizzo di questa sostanza per la cura dei soggetti tossicodipendenti.
L'ibogaina come possibile trattamento alternativo per la cura delle tossicodipendenze
MARIANI, ANDREA
2019/2020
Abstract
Nel corso di questa tesi, dopo una prima parte introduttiva nella quale ho cercato di definire cosa si intende per sostanza d’abuso, come le sostanze stupefacenti vengono classificate dalla legislazione internazionale e italiana e la loro diffusione in ambito europeo e nazionale, sono stati poi evidenziate le aree cerebrali coinvolte nel fenomeno della dipendenza, i sistemi recettoriali coinvolti e le diverse modalità di azione delle sostanze oppiacee e psicostimolanti. E’ seguita poi una sezione che ha avuto lo scopo di indagare i vari approcci farmacologici previsti dalla legislazione italiana vigente per la cura delle dipendenze, con particolare riferimento ai derivati dell’oppio, alla cocaina e ai derivati anfetaminici, cercando di evidenziarne gli attuali limiti e le principali criticità. E’ stata poi analizzata la molecola dell’ibogaina sia da un punto di vista chimico che farmacocinetico, evidenziando i diversi sistemi recettoriali stimolati dalla assunzione di questa sostanza e la sue possibile applicazione in campo terapeutico per la cura delle tossicodipendenze. La ricerca è proseguita con la presentazione di vari studi di efficacia e sicurezza con modelli animali e gli studi clinici di fase I sull’uomo, dai quali sono emerse, sia le ottime capacità dell’ibogaina nei confronti della risoluzione dei sintomi della sindrome acuta da astinenza da oppiacei e del desiderio della ricerca delle sostanze stupefacenti, che alcuni problemi legati ad una sua possibile neurotossicità. Sono stati poi riportate alcune fatalità concomitanti all’uso di ibogaina ed è stato concluso che ad oggi non è possibile determinare con chiarezza se i vari decessi possano essere realmente attribuiti all’uso di questa sostanza. Dopo aver analizzato le varie strategie messe in atto nel nostro territorio nel risolvere il problema della tossicodipendenza e dopo aver elencato i diversi vantaggi derivati dall’uso di ibogaina per la cura delle tossicodipendenze, è stato quindi proposto un percorso clinico e legislativo che possa in futuro permettere l’utilizzo di questa sostanza per la cura dei soggetti tossicodipendenti.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12146