L’Appennino della provincia di Reggio Emilia è una zona ricca di piccoli insediamenti diffusi sull’intero territorio. Molti, nel tempo, sono stati marginalizzati dal punto di vista produttivo, sociale e culturale, con conseguente degrado. Il lavoro di tesi ha preso in esame Sarzano, uno dei borghi minori del territorio, costituito da uno dei fortilizi dello scacchiere difensivo di Matilde di Canossa, dalla chiesa e da pochi edifici rurali. Sarzano nel tempo è stato penalizzato a favore del vicino capoluogo comunale, a fondo valle, in quanto la definizione di “luogo strategico” è cambiata: nel medioevo era necessario scegliere località dominanti, facilmente difendibili e con ampi collegamenti visivi, successivamente le esigenze di buona vivibilità e di agevoli collegamenti sono prevalse. L’obiettivo dello studio è quindi lo sviluppo di una proposta di intervento per il recupero e la valorizzazione del borgo, finalizzata a rendere Sarzano un luogo del quotidiano, fruibile 24 ore su 24, grazie alla multifunzionalità degli spazi e centro inclusivo, stimolo per attività legate ad una pluralità di interessi, i quali coinvolgano bambini, giovani, adulti e anziani. In un’epoca di tecnologie avanzate e di globalizzazione potrebbe sembrare un controsenso il ritorno ai luoghi della tradizione. Eppure l’attuale periodo storico evidenzia molteplici problematiche come l’emergenza ambientale, le difficoltà economiche, la questione sanitaria, il malessere sociale, che sta coinvolgendo intere generazioni e ciò porta ad una penalizzazione dei modelli di uso corrente. Il recupero dei piccoli centri è un’opportunità, che favorisce il presidio e il rispetto dell’ambiente, di cui i borghi “si prendono cura”, l’apprezzamento della ruralità e dei paesaggi, la diffusione di un turismo alternativo e sostenibile, la valorizzazione economica del territorio, il recupero di antiche tradizioni e il rilancio di una “mobilità dolce” e di ritmi a misura d’uomo utili per favorire l’incontro. Perciò la bellezza del nostro territorio è un valore per il quale vale la pena investire, in termini non solo economici, ma di risorse umane e culturali. L’elaborazione del progetto di tesi è iniziata con un inquadramento territoriale del contesto all’interno del quale Sarzano si è sviluppato nel tempo. Si sono analizzati nello specifico l’evoluzione storica-insediativa, tipologica e tecnica dell’intero Appennino, in quanto si evidenzia una fisionomia comune ai diversi luoghi ed un diffuso fenomeno di “incastellamento”. Successivamente si è proceduto con un’analisi del contesto più specifica, studiando la relazione tra Sarzano e il capoluogo comunale limitrofo, la cui stretta vicinanza ha creato una reciproca influenza. E’ seguita l’analisi storica del borgo e degli edifici che lo costituiscono, con la messa in luce dei passaggi di proprietà e le trasformazioni avvenute nel tempo. Poi, al fine di mettere a sistema Sarzano con le potenzialità della zona, si è svolta un’analisi delle reti presenti sul territorio, fondamentale per delineare un progetto di promozione efficace. Si sono definite allora le linee per una rifunzionalizzazione degli edifici e per una riorganizzare degli spazi esterni, con l’intenzione di rendere l’intero borgo attrattivo per le diverse generazioni, mediante lo sviluppo di attività, capaci di sopperire alle mancanze del territorio e di animare il luogo con una presenza quotidiana di persone durante l’arco dell’intera giornata. Si è, infine, curato lo sviluppo progettuale di una delle due torri del borgo studiando i materiali, le tessiture murarie e i degradi presenti, al fine di prevedere adeguati interventi di conservazione, ed elaborando una proposta di rifunzionalizzazione che utilizzi linguaggi e tecnologie moderne, capaci di coinvolgere e comunicare con i nuovi utenti nel rispetto dell’esistente.
LA VALORIZZAZIONE DEI BORGHI MINORI: il caso studio di Sarzano come luogo di condivisione e partecipazione attiva
BERGIANTI, MARTA
2019/2020
Abstract
L’Appennino della provincia di Reggio Emilia è una zona ricca di piccoli insediamenti diffusi sull’intero territorio. Molti, nel tempo, sono stati marginalizzati dal punto di vista produttivo, sociale e culturale, con conseguente degrado. Il lavoro di tesi ha preso in esame Sarzano, uno dei borghi minori del territorio, costituito da uno dei fortilizi dello scacchiere difensivo di Matilde di Canossa, dalla chiesa e da pochi edifici rurali. Sarzano nel tempo è stato penalizzato a favore del vicino capoluogo comunale, a fondo valle, in quanto la definizione di “luogo strategico” è cambiata: nel medioevo era necessario scegliere località dominanti, facilmente difendibili e con ampi collegamenti visivi, successivamente le esigenze di buona vivibilità e di agevoli collegamenti sono prevalse. L’obiettivo dello studio è quindi lo sviluppo di una proposta di intervento per il recupero e la valorizzazione del borgo, finalizzata a rendere Sarzano un luogo del quotidiano, fruibile 24 ore su 24, grazie alla multifunzionalità degli spazi e centro inclusivo, stimolo per attività legate ad una pluralità di interessi, i quali coinvolgano bambini, giovani, adulti e anziani. In un’epoca di tecnologie avanzate e di globalizzazione potrebbe sembrare un controsenso il ritorno ai luoghi della tradizione. Eppure l’attuale periodo storico evidenzia molteplici problematiche come l’emergenza ambientale, le difficoltà economiche, la questione sanitaria, il malessere sociale, che sta coinvolgendo intere generazioni e ciò porta ad una penalizzazione dei modelli di uso corrente. Il recupero dei piccoli centri è un’opportunità, che favorisce il presidio e il rispetto dell’ambiente, di cui i borghi “si prendono cura”, l’apprezzamento della ruralità e dei paesaggi, la diffusione di un turismo alternativo e sostenibile, la valorizzazione economica del territorio, il recupero di antiche tradizioni e il rilancio di una “mobilità dolce” e di ritmi a misura d’uomo utili per favorire l’incontro. Perciò la bellezza del nostro territorio è un valore per il quale vale la pena investire, in termini non solo economici, ma di risorse umane e culturali. L’elaborazione del progetto di tesi è iniziata con un inquadramento territoriale del contesto all’interno del quale Sarzano si è sviluppato nel tempo. Si sono analizzati nello specifico l’evoluzione storica-insediativa, tipologica e tecnica dell’intero Appennino, in quanto si evidenzia una fisionomia comune ai diversi luoghi ed un diffuso fenomeno di “incastellamento”. Successivamente si è proceduto con un’analisi del contesto più specifica, studiando la relazione tra Sarzano e il capoluogo comunale limitrofo, la cui stretta vicinanza ha creato una reciproca influenza. E’ seguita l’analisi storica del borgo e degli edifici che lo costituiscono, con la messa in luce dei passaggi di proprietà e le trasformazioni avvenute nel tempo. Poi, al fine di mettere a sistema Sarzano con le potenzialità della zona, si è svolta un’analisi delle reti presenti sul territorio, fondamentale per delineare un progetto di promozione efficace. Si sono definite allora le linee per una rifunzionalizzazione degli edifici e per una riorganizzare degli spazi esterni, con l’intenzione di rendere l’intero borgo attrattivo per le diverse generazioni, mediante lo sviluppo di attività, capaci di sopperire alle mancanze del territorio e di animare il luogo con una presenza quotidiana di persone durante l’arco dell’intera giornata. Si è, infine, curato lo sviluppo progettuale di una delle due torri del borgo studiando i materiali, le tessiture murarie e i degradi presenti, al fine di prevedere adeguati interventi di conservazione, ed elaborando una proposta di rifunzionalizzazione che utilizzi linguaggi e tecnologie moderne, capaci di coinvolgere e comunicare con i nuovi utenti nel rispetto dell’esistente.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.
https://hdl.handle.net/20.500.14239/12315