In questo lavoro di tesi mi occupo di aumentare la solubilità e la velocità di dissoluzione del sulindac attraverso due strategie differenti tra loro, ovvero la formazione di composti binari e la formazione di composti ibridi. Per il processo di sviluppo e caratterizzazione dei composti binari e ibridi si ringrazia rispettivamente la Prof.ssa Bruni e la Prof.ssa Bini, entrambe del dipartimento di Chimica, sezione di Chimica -Fisica dell’università di Pavia. La via di somministrazione orale è la maggiormente utilizzata in quanto la più semplice e conveniente. I farmaci somministrati per questa via, per esercitare un effetto sistemico, devono essere assorbiti lungo il tratto gastrointestinale. Tali farmaci per poter essere assorbiti, devono essere rilasciati dalla forma farmaceutica e devono solubilizzarsi nei fluidi biologici. Dato che molti farmaci sono chimicamente delle basi o acidi organici deboli, e dato che nel tratto gastrointestinale è presente un range di pH che varia da 1 a 7.5, la solubilizzazione di un principio attivo dipende dal suo pKa e dal pH del mezzo in cui si deve solubilizzare. Lo scopo del mio lavoro, è di aumentare la solubilità e la velocità di dissoluzione del sulindac, un acido organico debole appartenente alla classe degli antinfiammatori non steroidei, poco solubile in mezzo acquoso. Con l’utilizzo di proglumide, un farmaco con proprietà antiacide, si sono preparati alcuni composti binari sulidac:proglumide con tecniche diverse, ovvero la comacinazione ad umido o kneading, la comacinazione a secco o milling e l’evaporazione del solvente. Il principio attivo puro e la miscela fisica semplice di sulindac:proglumide sono stati utilizzati per il confronto. Sono state studiate e analizzate tutte le miscele derivanti da tutti i diversi rapporti molari possibili dei due principi attivi. Grazie allo studio di un diagramma di fase si è osservato che il rapporto molare sulindac:proglumide 0,3:0,7 è corrispondente alla miscela eutettica. I campioni con tale rapporto, sono stati sottoposti al test di dissoluzione e si è osservato che un campione preparato tramite una tecnica precisa, ha aumentato la velocità di dissoluzione di sulindac, in tampone fosfato pH 7.2. Tale aumento potrebbe essere dovuto al fatto che, con la formazione della miscela eutettica, si crea una dispersione molecolare del sulindac, componente idrofobico, nella proglumide, componente idrofilica e idrosolubile. Invece con l’utilizzo dell’idrotalcite, minerale inorganico con capacità protettive nei confronti della mucosa gastrica e comunemente chiamato LDH, sono stati formati dei composti ibridi sulindac:LDH tramite il metodo della coprecipitazione a differenti temperature. Tali composti attraverso il test di dissoluzione, hanno mostrato dei profili di rilascio del sulindac diversi tra loro. In alcuni casi si è verificato l’aumento della velocità di dissoluzione del principio attivo, in mezzi differenti. Inoltre, alcuni campioni hanno anche aumentato la solubilità all’equilibrio del principio attivo in mezzo acquoso, di almeno un ordine di grandezza. Tali risultati possono essere dovuti al fatto che LDH è un supporto caratterizzato da una superficie idrofila, che permette la penetrazione dei fluidi biologici al suo interno, favorendo così il contatto con il farmaco intercalato. Inoltre, LDH a pH acidi è anche idrosolubile, quindi questo fattore può aumentare ulteriormente la dissoluzione del farmaco intercalato.

Aumento della velocità di dissoluzione del sulindac attraverso la formazione di composti binari sulindac:proglumide e composti ibridi sulindac:LDH

DAVIO, SARA
2019/2020

Abstract

In questo lavoro di tesi mi occupo di aumentare la solubilità e la velocità di dissoluzione del sulindac attraverso due strategie differenti tra loro, ovvero la formazione di composti binari e la formazione di composti ibridi. Per il processo di sviluppo e caratterizzazione dei composti binari e ibridi si ringrazia rispettivamente la Prof.ssa Bruni e la Prof.ssa Bini, entrambe del dipartimento di Chimica, sezione di Chimica -Fisica dell’università di Pavia. La via di somministrazione orale è la maggiormente utilizzata in quanto la più semplice e conveniente. I farmaci somministrati per questa via, per esercitare un effetto sistemico, devono essere assorbiti lungo il tratto gastrointestinale. Tali farmaci per poter essere assorbiti, devono essere rilasciati dalla forma farmaceutica e devono solubilizzarsi nei fluidi biologici. Dato che molti farmaci sono chimicamente delle basi o acidi organici deboli, e dato che nel tratto gastrointestinale è presente un range di pH che varia da 1 a 7.5, la solubilizzazione di un principio attivo dipende dal suo pKa e dal pH del mezzo in cui si deve solubilizzare. Lo scopo del mio lavoro, è di aumentare la solubilità e la velocità di dissoluzione del sulindac, un acido organico debole appartenente alla classe degli antinfiammatori non steroidei, poco solubile in mezzo acquoso. Con l’utilizzo di proglumide, un farmaco con proprietà antiacide, si sono preparati alcuni composti binari sulidac:proglumide con tecniche diverse, ovvero la comacinazione ad umido o kneading, la comacinazione a secco o milling e l’evaporazione del solvente. Il principio attivo puro e la miscela fisica semplice di sulindac:proglumide sono stati utilizzati per il confronto. Sono state studiate e analizzate tutte le miscele derivanti da tutti i diversi rapporti molari possibili dei due principi attivi. Grazie allo studio di un diagramma di fase si è osservato che il rapporto molare sulindac:proglumide 0,3:0,7 è corrispondente alla miscela eutettica. I campioni con tale rapporto, sono stati sottoposti al test di dissoluzione e si è osservato che un campione preparato tramite una tecnica precisa, ha aumentato la velocità di dissoluzione di sulindac, in tampone fosfato pH 7.2. Tale aumento potrebbe essere dovuto al fatto che, con la formazione della miscela eutettica, si crea una dispersione molecolare del sulindac, componente idrofobico, nella proglumide, componente idrofilica e idrosolubile. Invece con l’utilizzo dell’idrotalcite, minerale inorganico con capacità protettive nei confronti della mucosa gastrica e comunemente chiamato LDH, sono stati formati dei composti ibridi sulindac:LDH tramite il metodo della coprecipitazione a differenti temperature. Tali composti attraverso il test di dissoluzione, hanno mostrato dei profili di rilascio del sulindac diversi tra loro. In alcuni casi si è verificato l’aumento della velocità di dissoluzione del principio attivo, in mezzi differenti. Inoltre, alcuni campioni hanno anche aumentato la solubilità all’equilibrio del principio attivo in mezzo acquoso, di almeno un ordine di grandezza. Tali risultati possono essere dovuti al fatto che LDH è un supporto caratterizzato da una superficie idrofila, che permette la penetrazione dei fluidi biologici al suo interno, favorendo così il contatto con il farmaco intercalato. Inoltre, LDH a pH acidi è anche idrosolubile, quindi questo fattore può aumentare ulteriormente la dissoluzione del farmaco intercalato.
2019
Increased dissolution rate of sulindac through the formation of binary compounds sulindac: proglumide and hybrid compounds sulindac: LDH
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/12341