Il progetto di tesi si è svolto presso il laboratorio Safic-Alcan Italia. Si è cercato di investigare sulla compatibilità tra tensioattivi e modificatori reologici naturali per creare sistemi detergenti naturali stabili e possibilmente viscosi e trasparenti. La prima parte dell’elaborato comprende un approfondimento sul tema della detergenza, e descrive in particolare le proprietà e le classificazioni delle principali materie prime utilizzate nei sistemi detergenti: tensioattivi e modificatori reologici. Inoltre è presente una breve analisi dei trend del mercato cosmetico naturale in Italia e nel mondo. Successivamente alla sezione introduttiva, sono descritte nel dettaglio le materie prime che sono state utilizzate per la formulazione dei prodotti detergenti durante l’attività in laboratorio e i metodi per la preparazione degli stessi. Per raggiungere lo scopo del lavoro, sono stati selezionati i modificatori reologici naturali più interessanti dal punto di vista applicativo e commerciale e, una volta stabilita la concentrazione ottimale d’uso per ciascuno, è stata definita con attenzione la fase dei tensioattivi senza solfati. Il lavoro è stato suddiviso in tre studi che si differenziano fra loro per la presenza di un tensioattivo anionico primario diverso: 1. Sodium Lauroyl Sarcosinate 2. Sodium Cocoyl Isethionate 3. Sodium Lauroyl Sarcosinate e Disodium Cocoamphodiacetate Il terzo studio mantiene il sarcosinato, ma si è deciso di differenziarlo dagli altri due per l’incremento della SAL e l’aggiunta di un tensioattivo anfotero, ossia il Disodium Cocoamphodiacetate. Ogni modificatore reologico selezionato è stato studiato all’interno dei tre gruppi di tensioattivi allestendo altrettante formulazioni per valutarne la compatibilità e gli aspetti organolettici. Infine, valutando per tre mesi con cadenza settimanale la stabilità delle formulazioni conservate in stufa (a 45°C) e a temperatura ambiente, sono emersi comportamenti differenti: ad esempio le formulazioni aventi il tensioattivo Sodium Lauroyl Sarcosinate hanno dimostrato perfetta stabilità e ottime proprietà organolettiche, a differenza di quanto osservato nelle altre formulazioni.

Studio sistematico di modificatori reologici naturali per la formulazione di tensioliti SLES e SLS free

TURRINO, MICHELA
2019/2020

Abstract

Il progetto di tesi si è svolto presso il laboratorio Safic-Alcan Italia. Si è cercato di investigare sulla compatibilità tra tensioattivi e modificatori reologici naturali per creare sistemi detergenti naturali stabili e possibilmente viscosi e trasparenti. La prima parte dell’elaborato comprende un approfondimento sul tema della detergenza, e descrive in particolare le proprietà e le classificazioni delle principali materie prime utilizzate nei sistemi detergenti: tensioattivi e modificatori reologici. Inoltre è presente una breve analisi dei trend del mercato cosmetico naturale in Italia e nel mondo. Successivamente alla sezione introduttiva, sono descritte nel dettaglio le materie prime che sono state utilizzate per la formulazione dei prodotti detergenti durante l’attività in laboratorio e i metodi per la preparazione degli stessi. Per raggiungere lo scopo del lavoro, sono stati selezionati i modificatori reologici naturali più interessanti dal punto di vista applicativo e commerciale e, una volta stabilita la concentrazione ottimale d’uso per ciascuno, è stata definita con attenzione la fase dei tensioattivi senza solfati. Il lavoro è stato suddiviso in tre studi che si differenziano fra loro per la presenza di un tensioattivo anionico primario diverso: 1. Sodium Lauroyl Sarcosinate 2. Sodium Cocoyl Isethionate 3. Sodium Lauroyl Sarcosinate e Disodium Cocoamphodiacetate Il terzo studio mantiene il sarcosinato, ma si è deciso di differenziarlo dagli altri due per l’incremento della SAL e l’aggiunta di un tensioattivo anfotero, ossia il Disodium Cocoamphodiacetate. Ogni modificatore reologico selezionato è stato studiato all’interno dei tre gruppi di tensioattivi allestendo altrettante formulazioni per valutarne la compatibilità e gli aspetti organolettici. Infine, valutando per tre mesi con cadenza settimanale la stabilità delle formulazioni conservate in stufa (a 45°C) e a temperatura ambiente, sono emersi comportamenti differenti: ad esempio le formulazioni aventi il tensioattivo Sodium Lauroyl Sarcosinate hanno dimostrato perfetta stabilità e ottime proprietà organolettiche, a differenza di quanto osservato nelle altre formulazioni.
2019
Systematic study of natural rheological modifiers for the formulation of SLES and SLS free tensiolites
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