Introduzione Il concetto di “Assistenza rispettosa alla maternità o Maternità sicura” deve essere ampliato al di là della prevenzione della morbilità o della mortalità, per includere anche il rispetto dei diritti umani fondamentali delle donne, la tutela dell’autonomia, della dignità, dei sentimenti, delle scelte e delle preferenze delle donne, compresa la presenza del compagno durante tutto il percorso nascita. Nonostante le evidenze esistenti in letteratura suggeriscano che le esperienze delle donne vittime di “violenza ostetrica” durante il parto siano largamente diffuse, al momento non vi è un consenso a livello internazionale su come definire queste pratiche e su come oggettivarle. L’azione promossa dall’OMS in termini di “produrre dati relativi alle pratiche rispettose e irrispettose, e creare sistemi di responsabilità e di sostegno professionale significativo”, richiede lo sviluppo di strumenti e sistemi che consentano di oggettivare il percepito delle donne sul rispetto della cura ricevuta durante l’esperienza di maternità, nonché valutare la qualità delle cure erogate dai professionisti sanitari. In questo scenario, il presente progetto ha l’obiettivo primario di validare in lingua italiana lo strumento denominato Women’s Perception of Respectful Maternity Care (WP-RMC). Metodologia dello studio Per la validazione dello strumento WP-RMC è stato condotto uno studio metodologico e multifase. Nella prima fase è stata condotta una validazione linguistico-culturale, attraverso il metodo di forward translation e translation-back, essenziale per contestualizzare il fenomeno oggetto di studio a livello culturale. Nella seconda fase, è stata condotta una validazione di contenuto attraverso il coinvolgimento di un gruppo di esperti. Infine, nella terza fase, è stato condotto uno studio osservazionale dal 1° Novembre 2020 al 13 Gennaio 2021, con raccolta dati trasversale su un campione di convenienza di donne nel post-partum, al fine di testare la validità di costrutto della WP-RMC (ovvero, testare a livello statistico, cosa la scala intende teoricamente misurare). Risultati L’analisi quantitativa di contenuto ha dimostrato indici di I-CVIs ottimali rispetto al valore soglia di riferimento (> .78) ad eccezione dell’item 19 (I-CVI = .71). Tuttavia, gli autori hanno considerato come rilevanti tutti gli item, con un valore di S-CVI pari a 0.9. Per la validità qualitativa di contenuto, tutti gli esperti coinvolti hanno espresso giudizi di comprensibilità e chiarezza rispetto alla formulazione degli item. In riferimento alla versione originale dello strumento, è stata confermata a livello psicometrico la struttura a tre fattori (χ2(171)=859.291, P<0.001), per cui : Fattore 1 (Supporto) [n=7 item]; Fattore 2 (Partecipazione all’assistenza) [n=7 item]; Fattore 3 (Maltrattamenti) [ n=5 item]. All’analisi di un modello di secondo ordine, è risultato essere significativo nello spiegare le correlazioni tra i fattori di primo ordine (ovvero fattori) e il fattore di secondo ordine denominato come Respectful Maternity Care. Infine, è stata testata la consistenza interna per ciascun fattore Fattore 1 [McDonalds' Omega= 0.60]; Fattore 2 [McDonalds' Omega = 0.61]; Fattore 3 [McDonalds' Omega= 0.75] e la stabilità della WP-RMC il cui p è risultato non significativo (p=0.16). Conclusioni La scala WP-RMC è l’unico strumento ad oggi disponibile per misurare “l’Assistenza rispettosa alla maternità” nei contesti di cura a livello nazionale. In prospettiva futura, l’utilizzo di tale strumento sarà funzionale nel valutare i livelli di qualità assistenziale all’interno dei reparti di ostetricia, con la finalità di migliorare l’esperienza delle donne durante il parto e il travaglio. Parole chiave: parturition; childbirth; obstetrics; midwifery; respectful maternity care
L’assistenza rispettosa alla maternità: Studio di validazione della scala Women’s Perception of Respectful Maternity Care (WP-RMC)
VEZZOSO, GIOVANNA
2019/2020
Abstract
Introduzione Il concetto di “Assistenza rispettosa alla maternità o Maternità sicura” deve essere ampliato al di là della prevenzione della morbilità o della mortalità, per includere anche il rispetto dei diritti umani fondamentali delle donne, la tutela dell’autonomia, della dignità, dei sentimenti, delle scelte e delle preferenze delle donne, compresa la presenza del compagno durante tutto il percorso nascita. Nonostante le evidenze esistenti in letteratura suggeriscano che le esperienze delle donne vittime di “violenza ostetrica” durante il parto siano largamente diffuse, al momento non vi è un consenso a livello internazionale su come definire queste pratiche e su come oggettivarle. L’azione promossa dall’OMS in termini di “produrre dati relativi alle pratiche rispettose e irrispettose, e creare sistemi di responsabilità e di sostegno professionale significativo”, richiede lo sviluppo di strumenti e sistemi che consentano di oggettivare il percepito delle donne sul rispetto della cura ricevuta durante l’esperienza di maternità, nonché valutare la qualità delle cure erogate dai professionisti sanitari. In questo scenario, il presente progetto ha l’obiettivo primario di validare in lingua italiana lo strumento denominato Women’s Perception of Respectful Maternity Care (WP-RMC). Metodologia dello studio Per la validazione dello strumento WP-RMC è stato condotto uno studio metodologico e multifase. Nella prima fase è stata condotta una validazione linguistico-culturale, attraverso il metodo di forward translation e translation-back, essenziale per contestualizzare il fenomeno oggetto di studio a livello culturale. Nella seconda fase, è stata condotta una validazione di contenuto attraverso il coinvolgimento di un gruppo di esperti. Infine, nella terza fase, è stato condotto uno studio osservazionale dal 1° Novembre 2020 al 13 Gennaio 2021, con raccolta dati trasversale su un campione di convenienza di donne nel post-partum, al fine di testare la validità di costrutto della WP-RMC (ovvero, testare a livello statistico, cosa la scala intende teoricamente misurare). Risultati L’analisi quantitativa di contenuto ha dimostrato indici di I-CVIs ottimali rispetto al valore soglia di riferimento (> .78) ad eccezione dell’item 19 (I-CVI = .71). Tuttavia, gli autori hanno considerato come rilevanti tutti gli item, con un valore di S-CVI pari a 0.9. Per la validità qualitativa di contenuto, tutti gli esperti coinvolti hanno espresso giudizi di comprensibilità e chiarezza rispetto alla formulazione degli item. In riferimento alla versione originale dello strumento, è stata confermata a livello psicometrico la struttura a tre fattori (χ2(171)=859.291, P<0.001), per cui : Fattore 1 (Supporto) [n=7 item]; Fattore 2 (Partecipazione all’assistenza) [n=7 item]; Fattore 3 (Maltrattamenti) [ n=5 item]. All’analisi di un modello di secondo ordine, è risultato essere significativo nello spiegare le correlazioni tra i fattori di primo ordine (ovvero fattori) e il fattore di secondo ordine denominato come Respectful Maternity Care. Infine, è stata testata la consistenza interna per ciascun fattore Fattore 1 [McDonalds' Omega= 0.60]; Fattore 2 [McDonalds' Omega = 0.61]; Fattore 3 [McDonalds' Omega= 0.75] e la stabilità della WP-RMC il cui p è risultato non significativo (p=0.16). Conclusioni La scala WP-RMC è l’unico strumento ad oggi disponibile per misurare “l’Assistenza rispettosa alla maternità” nei contesti di cura a livello nazionale. In prospettiva futura, l’utilizzo di tale strumento sarà funzionale nel valutare i livelli di qualità assistenziale all’interno dei reparti di ostetricia, con la finalità di migliorare l’esperienza delle donne durante il parto e il travaglio. Parole chiave: parturition; childbirth; obstetrics; midwifery; respectful maternity careÈ consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12466