In questi ultimi anni la dipendenza da alcol sta diventando un grave problema sociale in tutto il mondo, portando anche ad implicazioni di interesse clinico, economico e legali. Strategie efficaci per contenere la diffusione di comportamenti rischiosi nel bere si basano in modo cruciale sulla disponibilità di test diagnostici oggettivi e dotati di elevate sensibilità e specificità diagnostiche. In particolare, diversi biomarcatori del consumo cronico a rischio di alcool sono stati oggetto di studio negli ultimi anni. Tra questi, l’etil glucuronato nel capello (hEtG). Tra i numerosi vantaggi dell’identificazione dell’EtG esame analitico del capello, vale citare la non invasività del prelievo, la facilità di conservazione e l’ampia finestra diagnostica garantita. Al contrario, uno dei maggiori aspetti di criticità è rappresentato dall’influenza che possono esercitare alcuni trattamenti cosmetici sull’attendibilità di quest’analisi. In particolare, è stato ampiamente documentato in letteratura che, a fronte di una importante decolorazione della matrice cheratinica, l’EtG viene quasi completamente eliminato dal capello. Per questo, recentemente studi scientifici hanno osservato come le concentrazioni nei capelli di acido 1-H-pirrolo-2,3,5-tricarbossilico (PTCA), prodotto di degradazione della melanina, possono essere direttamente correlate a trattamenti cosmetici quali la decolorazione. Per i nostri studi abbiamo allestito e validato una metodica LC- MS/MS, per valutare l’efficienza del PTCA. Una volta validata la metodica, l’abbiamo applicata ad campione rappresentativo di soggetti sottoposti ad analisi di hEtG. I risultati ottenuti sono stati ottimali tanto che, lo studio effettuato a dato esiti positivi, tanto che la metodica elaborata può essere direttamente inserita presso il laboratorio di tossicologia forense e contribuire quindi a chiarire potenziali situazioni dubbie, ove siano sospettati trattamenti decoloranti, non direttamente osservabili durante il prelievo del capello, e che possano aver quindi influito sulla degradazione dell’EtG dal campione pilifero. Nonostante questi risultati, gli studi sul PTCA devono essere approfonditi.

Studio dell'influenza dei trattamenti cosmetici sull'analisi di etilglucuronato nel capello: sviluppo di una metodica LC-MS/MS per la ricerca/dosaggio dell'acido pirrol-2,3,5-tricarbossilico (PTCA) in matrice cheratinica

LODOLA, CAMILLA
2019/2020

Abstract

In questi ultimi anni la dipendenza da alcol sta diventando un grave problema sociale in tutto il mondo, portando anche ad implicazioni di interesse clinico, economico e legali. Strategie efficaci per contenere la diffusione di comportamenti rischiosi nel bere si basano in modo cruciale sulla disponibilità di test diagnostici oggettivi e dotati di elevate sensibilità e specificità diagnostiche. In particolare, diversi biomarcatori del consumo cronico a rischio di alcool sono stati oggetto di studio negli ultimi anni. Tra questi, l’etil glucuronato nel capello (hEtG). Tra i numerosi vantaggi dell’identificazione dell’EtG esame analitico del capello, vale citare la non invasività del prelievo, la facilità di conservazione e l’ampia finestra diagnostica garantita. Al contrario, uno dei maggiori aspetti di criticità è rappresentato dall’influenza che possono esercitare alcuni trattamenti cosmetici sull’attendibilità di quest’analisi. In particolare, è stato ampiamente documentato in letteratura che, a fronte di una importante decolorazione della matrice cheratinica, l’EtG viene quasi completamente eliminato dal capello. Per questo, recentemente studi scientifici hanno osservato come le concentrazioni nei capelli di acido 1-H-pirrolo-2,3,5-tricarbossilico (PTCA), prodotto di degradazione della melanina, possono essere direttamente correlate a trattamenti cosmetici quali la decolorazione. Per i nostri studi abbiamo allestito e validato una metodica LC- MS/MS, per valutare l’efficienza del PTCA. Una volta validata la metodica, l’abbiamo applicata ad campione rappresentativo di soggetti sottoposti ad analisi di hEtG. I risultati ottenuti sono stati ottimali tanto che, lo studio effettuato a dato esiti positivi, tanto che la metodica elaborata può essere direttamente inserita presso il laboratorio di tossicologia forense e contribuire quindi a chiarire potenziali situazioni dubbie, ove siano sospettati trattamenti decoloranti, non direttamente osservabili durante il prelievo del capello, e che possano aver quindi influito sulla degradazione dell’EtG dal campione pilifero. Nonostante questi risultati, gli studi sul PTCA devono essere approfonditi.
2019
Study of the influence of cosmetic treatments on the analysis of ethylglucuronate in the hair: development of an LC-MS / MS method for the research / dosage of pyrrol-2,3,5-tricarboxylic acid (PTCA) in keratin matrix
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/12480