Salmonella è il microrganismo più frequentemente responsabile di contaminazioni alimentari, dopo Campylobacter. Nel 2020 i casi di gastroenterite da Salmonella hanno raggiunto i 93 milioni e 155.000 sono stati i decessi in tutto il mondo. Il genere Salmonella comprende microrganismi patogeni sia per l’uomo che per gli animali e infatti, la prima fonte di rischio è il consumo di alimenti infetti (uova, carne cruda, latte, frutta, verdura…). Lo scopo di questo lavoro è stato valutare l’andamento epidemiologico di Salmonella in provincia di Pavia dal 2009 al 2020. Sono stati caratterizzati gli stipiti isolati presso la UOC di Microbiologia e Virologia della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e quelli provenienti dai Laboratori della Provincia. La tipizzazione di Salmonella è stata eseguita su 1138 stipiti, isolati da campioni clinici quali feci, sangue, urine ecc. mediante sieroagglutinazione, metodo considerato gold standard ai fini della caratterizzazione di questo patogeno. I microrganismi sono stati identificati con spettrometria di massa MALDI-TOF o tramite metodo biochimico con sistema BD PHOENIXTM, che consente anche la valutazione della sensibilità agli antibiotici. I ceppi di Salmonella sono stati passati su terreno di Kligler, da cui si parte per eseguire la tipizzazione. La procedura prevede prima la determinazione del sierogruppo, mediante la ricerca di antigeni somatici, e successivamente la caratterizzazione degli antigeni flagellari di prima e seconda fase. I 200 ceppi di S. Typhimurium e monofasica isolati dal 2015 al 2020, sono stati identificati, oltre che con la classica sierotipizzazione mediante classificazione di Kauffman-White-Le Minor, anche mediante metodica molecolare (multiplex PCR). I risultati ottenuti con le due metodiche hanno evidenziato una concordanza di identificazione del 100%, sia per S. Typhimurium che per la sua variante monofasica. Si può pertanto affermare che l’indagine di sierotipizzazione, pur essendo complessa e articolata, se eseguita con rigore e competenza, permette di ottenere un’identificazione corretta. Per quanto concerne la valutazione dell’incidenza di questa zoonosi nel periodo considerato, possiamo constatare che non si osserva un trend particolare ma piuttosto un andamento oscillante con una lieve diminuzione negli ultimi anni. I serovar più frequentemente isolati sono quello di S. Typhimurium variante monofasica e di S. Enteritis.
Tipizzazione sierologica e molecolare di Salmonella: l’esperienza di Pavia 2009-2020.
MILETO, IRENE
2019/2020
Abstract
Salmonella è il microrganismo più frequentemente responsabile di contaminazioni alimentari, dopo Campylobacter. Nel 2020 i casi di gastroenterite da Salmonella hanno raggiunto i 93 milioni e 155.000 sono stati i decessi in tutto il mondo. Il genere Salmonella comprende microrganismi patogeni sia per l’uomo che per gli animali e infatti, la prima fonte di rischio è il consumo di alimenti infetti (uova, carne cruda, latte, frutta, verdura…). Lo scopo di questo lavoro è stato valutare l’andamento epidemiologico di Salmonella in provincia di Pavia dal 2009 al 2020. Sono stati caratterizzati gli stipiti isolati presso la UOC di Microbiologia e Virologia della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e quelli provenienti dai Laboratori della Provincia. La tipizzazione di Salmonella è stata eseguita su 1138 stipiti, isolati da campioni clinici quali feci, sangue, urine ecc. mediante sieroagglutinazione, metodo considerato gold standard ai fini della caratterizzazione di questo patogeno. I microrganismi sono stati identificati con spettrometria di massa MALDI-TOF o tramite metodo biochimico con sistema BD PHOENIXTM, che consente anche la valutazione della sensibilità agli antibiotici. I ceppi di Salmonella sono stati passati su terreno di Kligler, da cui si parte per eseguire la tipizzazione. La procedura prevede prima la determinazione del sierogruppo, mediante la ricerca di antigeni somatici, e successivamente la caratterizzazione degli antigeni flagellari di prima e seconda fase. I 200 ceppi di S. Typhimurium e monofasica isolati dal 2015 al 2020, sono stati identificati, oltre che con la classica sierotipizzazione mediante classificazione di Kauffman-White-Le Minor, anche mediante metodica molecolare (multiplex PCR). I risultati ottenuti con le due metodiche hanno evidenziato una concordanza di identificazione del 100%, sia per S. Typhimurium che per la sua variante monofasica. Si può pertanto affermare che l’indagine di sierotipizzazione, pur essendo complessa e articolata, se eseguita con rigore e competenza, permette di ottenere un’identificazione corretta. Per quanto concerne la valutazione dell’incidenza di questa zoonosi nel periodo considerato, possiamo constatare che non si osserva un trend particolare ma piuttosto un andamento oscillante con una lieve diminuzione negli ultimi anni. I serovar più frequentemente isolati sono quello di S. Typhimurium variante monofasica e di S. Enteritis.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.
https://hdl.handle.net/20.500.14239/12510