Architecture Beyond. Italian architects and practices in Shanghai.

Cross-cultural actions nowadays are an investable process in a global development where distances seem ever smaller through global professional networking, media circulation, the transmission of models, and technologies. Shanghai is an interesting case of study for its unique geopolitical environment representing the collision, conflict, digestion, and fusion of foreign architectural culture. Italian art, architecture, and design have defined civilization's evolution and, starting from Rinascimento and Barocco, have always represented a constant impulse and source of inspiration for cultures and arts worldwide. In modernism time, Italy is a universal leader in projecting thanks to the unmistakable design of its products: from the interior design to the fashion world to several other fields. Italy provides a rising creative contribution from industrial design to environmental engineering from urban planning to architectonical design. In many situations, China had demonstrated to appreciate and decided to rely on Italian design, and it is currently a new reality in the architectonic scenery of many Chinese cities as Shanghai. The significance of this research work is studying how the Italian architects work on the territory to know their situation in the city, understand how they solve the cultural gap and what the Italian architecture real can offer to the Chinese contemporary city design. Focusing this work on the architectonic approach that the Italian architect use working in an urban and social fabric as shanghai's one and the choices deriving from that. Their architectonic approaches speak the Italian language, can be found themes in which the Italian nature of the project is revealed: the conception of a human scale that determines a lifestyle, cultural, historical, and geographical contextualization, the qualitative aesthetic details, and the creativity of innovative design.The research part will be carried out starting from an investigation focused on analyzing the numbers linked to Italian studios to obtain a list of projects and designers Shanghai-based with a particular concentration on their field of interest: from architecture to urbanism and interior design. The aim is to discuss each different project's pros and cons and define the different approaches. Figured out which are the best approaches, they will be the starting point for the design project: a proposal for a new solution for the Italian pavilion of the Shanghai expo 2010 by the Italian Giampaolo Imbrighi. The "Shanghai Italian Center" manifests, in architecture and its functions, a reality dedicated to promoting cultural and economic relations between China and Italy, which is a symbol of what Italian architecture really can offer to contemporary Chinese design.

Progettazione Oltreconfine: Cultura Architettonica Italiana aShanghai per la riqualificazione del Padiglione Italia Expo 2010. Scambi interculturali al giorno d'oggi sono un processo inevitabile in uno sviluppo globale in cui le distanze sembrano sempre più piccole attraverso il networking professionale globale, la circolazione dei media, la trasmissione di modelli e tecnologie. Shanghai è un interessante caso di studio per il suo ambiente geopolitico unico che rappresenta la collisione, il conflitto, la consolidazione e la fusione diverse culture architettoniche. L'arte, l'architettura e il design italiano hanno lasciato un impronta nell'evoluzione della civiltà e, a partire da Rinascimento e Barocco, hanno sempre rappresentato un costante impulso e fonte di ispirazione per le culture e le arti di tutto il mondo. Nel modernismo, l'Italia è un leader universale nella progettazione grazie al design inconfondibile dei suoi prodotti. L'Italia fornisce un crescente contributo creativo dal design industriale all'ingegneria ambientale, dalla pianificazione urbana alla progettazione architettonica. In molte situazioni la Cina ha dimostrato di apprezzare la creatività italiana, affidandosi al design italiano, che attualmente è una nuova realtà nello scenario architettonico di molte città cinesi come Shanghai. Il significato di questo lavoro di ricerca è studiare come gli architetti italiani lavorano sul territorio per conoscere la loro situazione in città, capire come risolvono il gap culturale e cosa può offrire realmente l'architettura italiana al design della città contemporanea cinese. Focalizzando questo lavoro sull'approccio architettonico che l'architetto italiano utilizza lavorando in un tessuto urbano e sociale come quello di Shanghai e sulle scelte che ne derivano. I loro approcci sembrano parlare italiano, si possono trovare temi in cui si rivela la natura italiana del progetto: la concezione di una scala umana che determina la qualità di uno spazio, la contestualizzazione culturale, storica e geografica, i dettagli estetici qualitativi e la creatività di design innovativo. La parte di ricerca verrà svolta partendo da un'indagine incentrata sull'analisi analitica degli studi italiani per ottenere un elenco di progetti e designer con sede a Shanghai con una particolare concentrazione sul loro campo di interesse: dall'architettura all'urbanistica e all'interior design. L'obiettivo è discutere i pro e i contro di ogni diverso progetto e definire i diversi approcci. Gli approcci migliori saranno il punto di partenza per il progetto di una proposta di riqualificazione del padiglione italia di Expo 2010 di Shanghai dell'italiano Giampaolo Imbrighi. "Shanghai Italian Center" rappresenterà, nell'architettura e nelle sue funzioni, una realtà dedicata alla promozione delle relazioni culturali ed economiche tra Cina e Italia, simbolo di ciò che l'architettura italiana può davvero offrire al design cinese contemporaneo.