Nella seguente tesi viene trattato un argomento molto attuale e ancora poco studiato per applicazioni su larga scala. I materiali a base di Carbonio sono molto promettenti nello stoccaggio dell’energia che nel caso in esame proviene dall’idrogeno. La pula del riso è un materiale di scarto che può essere un ottimo “biocontenitore” di energia totalmente rinnovabile e con un costo irrisorio. I trattamenti effettuati alla pula del riso sono processi termochimici che prevedono una pirolisi in ambiente inerte mediante una rampa di riscaldamento a partire da temperatura ambiente con un aumento di 10 °C/min successivamente il campione è rimasto a 950 °C per circa 10 ore. Successivamente il materiale viene attivato chimicamente con il KOH in diverse proporzioni, 2:1 e 6:1 (KOH:Pula). Il campione viene macinato con KOH in un mortaio di agata e poi trattato termicamente a 200 °C e a 800 °C. Infine il campione è stato lavato con HCl ed essiccato in stufa per una notte. Il campione è stato sottoposto a diverse misure in laboratorio, la DSC eseguita sulla pula tal quale fino alla temperatura di 350 °C presenta dei picchi endotermici per il rilascio di acqua e decomposizione. Per la pula trattata sia in forno che chimicamente non vi sono picchi quindi non vi sono reazioni di degradazione. Nella TGA la riduzione di massa è formata da 4 zone che sommate indicano una riduzione di massa complessiva di 83.94 %. La misura è stata effettuata in atmosfera inerte e fino alla temperatura di 950 °C. Dai grafici dei Raggi X emerge che tutti campioni analizzati sono amorfi. Invece dalla Spettroscopia infrarossa nella pula tal quale vi sono molti gruppi funzionali a diverse bande, a partire da 3300 cm-1 fino a 850 cm-1. Nella pula trattata in forno invece non vi sono gruppi funzionali perché rimane solo il carbonio amorfo. Non vi è la presenza di bande nemmeno nella pula trattata chimicamente. Dalle immagini SEM si osservano le diverse superfici del materiale e si nota che dopo l’attivazione termochimica vi è la comparsa di una superficie altamente porosa, l’aspetto visivo è confermato anche dalla misura B.E.T. che fornisce risultati di area superficiale esterna molto promettente. L’area superficiale del campione di pula attivato con KOH 2:1 risulta essere di circa 1508 m2/g, il campione attivato con KOH 6:1 ha un’area superficiale di 1819 m2/g. Dalla misura di adsorbimento con la PCT i valori ottenuti sono molto positivi perché ad una pressione di circa 10 bar si ha un adsorbimento di H2 pari a 3.5 % in peso per il campione attivato con KOH 6:1 e 2.4 % in peso per il campione attivato con KOH 2:1. Le diverse cinetiche riportate mostrano che il materiale adsorbe la maggior parte dell’idrogeno in meno di 30 secondi.

Preparazione e caratterizzazione di biochar da pula di riso per lo stoccaggio di idrogeno allo stato solido

FRANCAZI ZOLOTAROV, STANISLAV
2019/2020

Abstract

Nella seguente tesi viene trattato un argomento molto attuale e ancora poco studiato per applicazioni su larga scala. I materiali a base di Carbonio sono molto promettenti nello stoccaggio dell’energia che nel caso in esame proviene dall’idrogeno. La pula del riso è un materiale di scarto che può essere un ottimo “biocontenitore” di energia totalmente rinnovabile e con un costo irrisorio. I trattamenti effettuati alla pula del riso sono processi termochimici che prevedono una pirolisi in ambiente inerte mediante una rampa di riscaldamento a partire da temperatura ambiente con un aumento di 10 °C/min successivamente il campione è rimasto a 950 °C per circa 10 ore. Successivamente il materiale viene attivato chimicamente con il KOH in diverse proporzioni, 2:1 e 6:1 (KOH:Pula). Il campione viene macinato con KOH in un mortaio di agata e poi trattato termicamente a 200 °C e a 800 °C. Infine il campione è stato lavato con HCl ed essiccato in stufa per una notte. Il campione è stato sottoposto a diverse misure in laboratorio, la DSC eseguita sulla pula tal quale fino alla temperatura di 350 °C presenta dei picchi endotermici per il rilascio di acqua e decomposizione. Per la pula trattata sia in forno che chimicamente non vi sono picchi quindi non vi sono reazioni di degradazione. Nella TGA la riduzione di massa è formata da 4 zone che sommate indicano una riduzione di massa complessiva di 83.94 %. La misura è stata effettuata in atmosfera inerte e fino alla temperatura di 950 °C. Dai grafici dei Raggi X emerge che tutti campioni analizzati sono amorfi. Invece dalla Spettroscopia infrarossa nella pula tal quale vi sono molti gruppi funzionali a diverse bande, a partire da 3300 cm-1 fino a 850 cm-1. Nella pula trattata in forno invece non vi sono gruppi funzionali perché rimane solo il carbonio amorfo. Non vi è la presenza di bande nemmeno nella pula trattata chimicamente. Dalle immagini SEM si osservano le diverse superfici del materiale e si nota che dopo l’attivazione termochimica vi è la comparsa di una superficie altamente porosa, l’aspetto visivo è confermato anche dalla misura B.E.T. che fornisce risultati di area superficiale esterna molto promettente. L’area superficiale del campione di pula attivato con KOH 2:1 risulta essere di circa 1508 m2/g, il campione attivato con KOH 6:1 ha un’area superficiale di 1819 m2/g. Dalla misura di adsorbimento con la PCT i valori ottenuti sono molto positivi perché ad una pressione di circa 10 bar si ha un adsorbimento di H2 pari a 3.5 % in peso per il campione attivato con KOH 6:1 e 2.4 % in peso per il campione attivato con KOH 2:1. Le diverse cinetiche riportate mostrano che il materiale adsorbe la maggior parte dell’idrogeno in meno di 30 secondi.
2019
Preparation and characterization of biochar from rice husks for solid state hydrogen storage
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/12664