La vitamina D è un vitamina liposolubile, sintetizzata a livello cutaneo a seguito di esposizione ai raggi solari UVB; può essere assunta tramite la dieta come pre-vitamina o tramite integrazione orale. È fondamentale presentare livelli adeguati di questa vitamina durante tutto l’arco di vita; permette infatti, nella sua forma attiva come calcitriolo, un corretto assorbimento di calcio mantenendo l’omeostasi fosfo-calcica a livello ematico ed è importante soprattutto per la rimineralizzazione ossea. Ha un ruolo chiave nelle patologie autoimmuni e neurodegenerative, nelle malattie infiammatorie e cardiovascolari, non che in alcuni tumori sito-specifici. Oggigiorno più di 1 miliardo di persone soffrono di carenza, da lieve a severa, di vitamina D, che viene rivelata a seguito di dosaggio ematico. È necessaria, dunque, un’integrazione già a partire dalla donna in gravidanza, per far fronte ad un corretto sviluppo osseo del nascituro ed evitare che incorra in rachitismo. Durante tutta l’età pediatrica e la crescita del bambino bisogna invece mantenere uno stato vitaminico adeguato a permettere un corretto sviluppo della massa ossea. Negli adulti la profilassi con vitamina D assume invece un ruolo essenziale per evitare di imbattersi, in età avanzata, in una patologia ossea molto dolorosa e debilitante: l’osteoporosi. Questa patologia si manifesta prevalentemente nelle donne over 80 in post-menopausa a seguito di un deficit estrogenico; in questo caso potrebbe essere intrapresa una cura con fitoestrogeni. Per trattare l’osteoporosi, infatti, si inizia solitamente con un approccio fitoterapico, per poi ricorrere alla terapia farmacologica con bifosfonati, anticorpi monoclonali, Ranelato di stronzio, SERMs (o ulteriori farmaci di sintesi riportati nella Nota 79 AIFA) nel caso in cui la patologia si aggravasse. La cura migliore rimane comunque la prevenzione: eseguire una profilassi adeguata con vitamina D e calcio, oltre a seguire uno stile di vita sano, è infatti la terapia migliore che ogni individuo possa intraprendere per mantenere le proprie ossa sane durante tutta la vita.
La carenza di vitamina D dal neonato all’adulto fino all’insorgenza di osteoporosi: cura fitoterapica e farmacologica della malattia.
CAVATORTA, CAMILLA
2020/2021
Abstract
La vitamina D è un vitamina liposolubile, sintetizzata a livello cutaneo a seguito di esposizione ai raggi solari UVB; può essere assunta tramite la dieta come pre-vitamina o tramite integrazione orale. È fondamentale presentare livelli adeguati di questa vitamina durante tutto l’arco di vita; permette infatti, nella sua forma attiva come calcitriolo, un corretto assorbimento di calcio mantenendo l’omeostasi fosfo-calcica a livello ematico ed è importante soprattutto per la rimineralizzazione ossea. Ha un ruolo chiave nelle patologie autoimmuni e neurodegenerative, nelle malattie infiammatorie e cardiovascolari, non che in alcuni tumori sito-specifici. Oggigiorno più di 1 miliardo di persone soffrono di carenza, da lieve a severa, di vitamina D, che viene rivelata a seguito di dosaggio ematico. È necessaria, dunque, un’integrazione già a partire dalla donna in gravidanza, per far fronte ad un corretto sviluppo osseo del nascituro ed evitare che incorra in rachitismo. Durante tutta l’età pediatrica e la crescita del bambino bisogna invece mantenere uno stato vitaminico adeguato a permettere un corretto sviluppo della massa ossea. Negli adulti la profilassi con vitamina D assume invece un ruolo essenziale per evitare di imbattersi, in età avanzata, in una patologia ossea molto dolorosa e debilitante: l’osteoporosi. Questa patologia si manifesta prevalentemente nelle donne over 80 in post-menopausa a seguito di un deficit estrogenico; in questo caso potrebbe essere intrapresa una cura con fitoestrogeni. Per trattare l’osteoporosi, infatti, si inizia solitamente con un approccio fitoterapico, per poi ricorrere alla terapia farmacologica con bifosfonati, anticorpi monoclonali, Ranelato di stronzio, SERMs (o ulteriori farmaci di sintesi riportati nella Nota 79 AIFA) nel caso in cui la patologia si aggravasse. La cura migliore rimane comunque la prevenzione: eseguire una profilassi adeguata con vitamina D e calcio, oltre a seguire uno stile di vita sano, è infatti la terapia migliore che ogni individuo possa intraprendere per mantenere le proprie ossa sane durante tutta la vita.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12694