Oggigiorno la minaccia più grande per la biodiversità del pianeta Terra è l'Uomo. Il continuo sovra-sfruttamento delle risorse naturali ha portato interi ecosistemi al collasso, facendo perdere a numerose specie animali e vegetali ampie porzioni dei propri habitat naturali. Per porre rimedio a questo, l'uomo ha istituito nel corso del tempo numerose aree protette cercando di salvaguardare, per quanto possibile, la biodiversità, formulando anche regolamenti che tutelino le specie a rischio di estinzione. La perdita di biodiversità è uno dei principali e più critici problemi dell'età moderna, e proprio per questo la sua tutela è diventata punto focale per ogni scienza della conservazione. Negli ultimi decenni l'avvento di strumenti di indagine molecolare ha permesso la caratterizzazione della biodiversità con risvolti su ogni piano. La IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, per esempio, riconosce la necessità di conservare la diversità genetica come uno dei punti fondamentali per preservare la biodiversità. A tal proposito la Genetica della Conservazione riveste un importante ruolo nella preservazione sul lungo periodo le diverse specie, tutto questo possibile non soltanto avviando programmi di recupero e conservazione, ma allo stesso tempo cercando di influenzare l'uomo moderno a considerare la conservazione delle specie come parte integrante la propria esistenza. La Genetica della Conservazione ha l'obiettivo, tramite tecniche genetiche, di ridurre il rischio di estinzione delle specie minacciate. Questo studio si è occupato della specie Testudo hermanni, o testuggine di Hermann, un chelone minacciato di estinzione, classificato come in "Pericolo", ovvero EN (Endagered) dalla IUCN. Inoltre la specie è protetta da accordi internazionali e regolamenti europei. L'obiettivo di questo studio è stato quello di caratterizzare un gruppo di individui di testuggine di Hermann, utilizzando un approccio integrato molecolare e morfologico, finalizzato a selezionare un pannello di individui idonei (attribuibili sia su base genetica che morfologica alla sottospecie Testudo hermanni hermanni presente nell'area di rilascio) da poter rilasciare in natura, nell'ambito di un progetto di ripopolamento delle popolazioni selvatiche presenti nel Parco Naturale Regionale "Terra delle Gravine" in Puglia. Gli individui oggetto di studio sono ospitati al Centro di Recupero dell'Osservatorio Faunistico Regionale della Puglia. In tutti sono stati campionati 51 individui. Sono stato aggiunti allo studio 8 individui di proprietà del sottoscritto come gruppo di controllo, in quanto già precedentemente caratterizzati. In questo lavoro di tesi i gli individui di testuggine di Hermann campionati sono stati analizzati molecolarmente prendendo in considerazione il DNA mitocondriale (in particolare il gene Cyt-b) e il DNA nucleare (9 loci microsatelliti). L'analisi del mtDNA ha permesso una preliminare discriminazione tra le 2 sottospecie riconosciute tassonomicamente alla specie dal punto di vista materno, oltre che l'attribuzione sulla loro probabile origine geografica (aplotipo). Le analisi del nDNA hanno invece permesso di identificare potenziali individui criptici, o aventi genoma misto tra i membri ascrivibili alla 2 distinte sottospecie, T. h. hermanni, la forma occidentale, autoctona in Italia meridionale, e T. h. boettgeri, la forma orientale, a distribuzione prevalentemente balcanica. Tale variabilità genetica può essere dovuta a condivisione di polimorfismo ancestrale, così come a fenomeni di ibridazione più o meno recente tra le due forme sottospecifiche. Le analisi morfologiche hanno fornito risultati contrastanti con l'attribuzione su base genetica gli individui. Lo studio ha identificato 25 individui idonei al rilascio in natura. Tutti gli altri sono risultati essere perlopiù incroci tra le 2 sottospecie di T. hermanni, o come facenti parte della sottospecie orientale, ovvero T. h. boettgeri.
Caratterizzazione molecolare multilocus di individui di cattività della specie Testudo hermanni per finalità di ripopolamento
BOSCOLO BURETTI, LUCA
2019/2020
Abstract
Oggigiorno la minaccia più grande per la biodiversità del pianeta Terra è l'Uomo. Il continuo sovra-sfruttamento delle risorse naturali ha portato interi ecosistemi al collasso, facendo perdere a numerose specie animali e vegetali ampie porzioni dei propri habitat naturali. Per porre rimedio a questo, l'uomo ha istituito nel corso del tempo numerose aree protette cercando di salvaguardare, per quanto possibile, la biodiversità, formulando anche regolamenti che tutelino le specie a rischio di estinzione. La perdita di biodiversità è uno dei principali e più critici problemi dell'età moderna, e proprio per questo la sua tutela è diventata punto focale per ogni scienza della conservazione. Negli ultimi decenni l'avvento di strumenti di indagine molecolare ha permesso la caratterizzazione della biodiversità con risvolti su ogni piano. La IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, per esempio, riconosce la necessità di conservare la diversità genetica come uno dei punti fondamentali per preservare la biodiversità. A tal proposito la Genetica della Conservazione riveste un importante ruolo nella preservazione sul lungo periodo le diverse specie, tutto questo possibile non soltanto avviando programmi di recupero e conservazione, ma allo stesso tempo cercando di influenzare l'uomo moderno a considerare la conservazione delle specie come parte integrante la propria esistenza. La Genetica della Conservazione ha l'obiettivo, tramite tecniche genetiche, di ridurre il rischio di estinzione delle specie minacciate. Questo studio si è occupato della specie Testudo hermanni, o testuggine di Hermann, un chelone minacciato di estinzione, classificato come in "Pericolo", ovvero EN (Endagered) dalla IUCN. Inoltre la specie è protetta da accordi internazionali e regolamenti europei. L'obiettivo di questo studio è stato quello di caratterizzare un gruppo di individui di testuggine di Hermann, utilizzando un approccio integrato molecolare e morfologico, finalizzato a selezionare un pannello di individui idonei (attribuibili sia su base genetica che morfologica alla sottospecie Testudo hermanni hermanni presente nell'area di rilascio) da poter rilasciare in natura, nell'ambito di un progetto di ripopolamento delle popolazioni selvatiche presenti nel Parco Naturale Regionale "Terra delle Gravine" in Puglia. Gli individui oggetto di studio sono ospitati al Centro di Recupero dell'Osservatorio Faunistico Regionale della Puglia. In tutti sono stati campionati 51 individui. Sono stato aggiunti allo studio 8 individui di proprietà del sottoscritto come gruppo di controllo, in quanto già precedentemente caratterizzati. In questo lavoro di tesi i gli individui di testuggine di Hermann campionati sono stati analizzati molecolarmente prendendo in considerazione il DNA mitocondriale (in particolare il gene Cyt-b) e il DNA nucleare (9 loci microsatelliti). L'analisi del mtDNA ha permesso una preliminare discriminazione tra le 2 sottospecie riconosciute tassonomicamente alla specie dal punto di vista materno, oltre che l'attribuzione sulla loro probabile origine geografica (aplotipo). Le analisi del nDNA hanno invece permesso di identificare potenziali individui criptici, o aventi genoma misto tra i membri ascrivibili alla 2 distinte sottospecie, T. h. hermanni, la forma occidentale, autoctona in Italia meridionale, e T. h. boettgeri, la forma orientale, a distribuzione prevalentemente balcanica. Tale variabilità genetica può essere dovuta a condivisione di polimorfismo ancestrale, così come a fenomeni di ibridazione più o meno recente tra le due forme sottospecifiche. Le analisi morfologiche hanno fornito risultati contrastanti con l'attribuzione su base genetica gli individui. Lo studio ha identificato 25 individui idonei al rilascio in natura. Tutti gli altri sono risultati essere perlopiù incroci tra le 2 sottospecie di T. hermanni, o come facenti parte della sottospecie orientale, ovvero T. h. boettgeri.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12724