Questa tesi, basandosi sull’idea della Healthy City, si prefigge l’obiettivo di analizzare all’interno del contesto europeo una serie di dati oggettivi e soggettivi sulla base di undici parametri designati dalla OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) all’interno del Better Life Index (indice di benessere). Questi undici parametri fanno riferimento al benessere dell’individuo e riguardano tre macro-temi: sociale, economico e ambientale per una maggior visione del benessere nazionale e dell’individuo. Partendo dagli undici parametri del BLI e dai dati disponibili sul database della OECD è stata condotta un’analisi dapprima soggettiva e successivamente oggettiva di quattro nazioni europee: Danimarca, Finlandia, Francia e Italia. La scelta di queste quattro nazioni è stata fatta sulla base della loro collocazione geografica e sui punteggi assegnati dalla OECD, che vedevano questi paesi rispettivamente all’inizio, al centro e alla fine della classifica condotta nell’area OCSE (zona che comprende trentasette stati membri). La Finlandia essendo stata quotata come nazione più felice al mondo dal World Happiness Report e visti i suoi elevati punteggi soggettivi ed oggettivi ha portato alla nascita della seconda fase della tesi: la ricerca di un possibile collegamento tra il dato percepito e il dato oggettivo reale. Quindi, dopo aver analizzato dati relativi: all’abitazione, reddito, occupazione, relazioni sociali, istruzione, ambiente, impegno civile, salute, soddisfazione, sicurezza e l’equilibrio vita-lavoro è stato condotto un’analisi di benchmarking e di confronto tra i dati soggettivi ed oggettivi di natura urbanistico-ambientale. Questa successiva analisi è stata condotta dapprima a livello nazionale, per poi passare ad una scala inferiore e dunque arrivare ad analizzare i dati ambientalistici-urbanistici delle principali metropoli di queste quattro nazioni e a livello regionale l’Italia per aver un maggior quadro d’insieme. Il benchmarking ha evidenziato la presenza di possibili collegamenti tra il dato percepito e il dato oggettivo, vedendo in determinate situazioni delle strette correlazioni. In alcuni casi però non si è potuto affermare con certezza che ciò fosse realmente così, in quanto si sono verificate delle contraddizioni tra i confronti svolti nei diversi livelli di analisi. Analizzando infine i progressi svolti dalle quattro nazioni europee e dalle loro principali metropoli in campo sostenibile, sulla base degli studi psicologici-ambientali riportati, è stato infine dedotto che la correlazione tra il dato soggettivo ed oggettivo persiste ma correlato alla qualità e alla sostenibilità, in quanto questo influenza di molto la percezione dell’individuo più che la quantità.
Healthy City: metodi e modelli interpretativi nel contesto europeo
NEGRINI, CHIARA
2019/2020
Abstract
Questa tesi, basandosi sull’idea della Healthy City, si prefigge l’obiettivo di analizzare all’interno del contesto europeo una serie di dati oggettivi e soggettivi sulla base di undici parametri designati dalla OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) all’interno del Better Life Index (indice di benessere). Questi undici parametri fanno riferimento al benessere dell’individuo e riguardano tre macro-temi: sociale, economico e ambientale per una maggior visione del benessere nazionale e dell’individuo. Partendo dagli undici parametri del BLI e dai dati disponibili sul database della OECD è stata condotta un’analisi dapprima soggettiva e successivamente oggettiva di quattro nazioni europee: Danimarca, Finlandia, Francia e Italia. La scelta di queste quattro nazioni è stata fatta sulla base della loro collocazione geografica e sui punteggi assegnati dalla OECD, che vedevano questi paesi rispettivamente all’inizio, al centro e alla fine della classifica condotta nell’area OCSE (zona che comprende trentasette stati membri). La Finlandia essendo stata quotata come nazione più felice al mondo dal World Happiness Report e visti i suoi elevati punteggi soggettivi ed oggettivi ha portato alla nascita della seconda fase della tesi: la ricerca di un possibile collegamento tra il dato percepito e il dato oggettivo reale. Quindi, dopo aver analizzato dati relativi: all’abitazione, reddito, occupazione, relazioni sociali, istruzione, ambiente, impegno civile, salute, soddisfazione, sicurezza e l’equilibrio vita-lavoro è stato condotto un’analisi di benchmarking e di confronto tra i dati soggettivi ed oggettivi di natura urbanistico-ambientale. Questa successiva analisi è stata condotta dapprima a livello nazionale, per poi passare ad una scala inferiore e dunque arrivare ad analizzare i dati ambientalistici-urbanistici delle principali metropoli di queste quattro nazioni e a livello regionale l’Italia per aver un maggior quadro d’insieme. Il benchmarking ha evidenziato la presenza di possibili collegamenti tra il dato percepito e il dato oggettivo, vedendo in determinate situazioni delle strette correlazioni. In alcuni casi però non si è potuto affermare con certezza che ciò fosse realmente così, in quanto si sono verificate delle contraddizioni tra i confronti svolti nei diversi livelli di analisi. Analizzando infine i progressi svolti dalle quattro nazioni europee e dalle loro principali metropoli in campo sostenibile, sulla base degli studi psicologici-ambientali riportati, è stato infine dedotto che la correlazione tra il dato soggettivo ed oggettivo persiste ma correlato alla qualità e alla sostenibilità, in quanto questo influenza di molto la percezione dell’individuo più che la quantità.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12755