In un mondo che sta andando incontro al surriscaldamento globale e le risorse idriche che si stanno sempre più esaurendo, l’uomo è alla continua ricerca di una pianta più efficiente nell’utilizzo dell’acqua e più sostenibile economicamente. Gli studi dell’ultimo decennio, grazie alla possibilità di poter ricavare diversi prodotti da tutte le parti della pianta e alla sua buona resistenza a parassiti e fattori ambientali, convergono su una pianta dalle qualità fin oggi poco considerate: l’Opuntia ficus-indica o più comunemente chiamato ‘‘Fico d’india’’. Inoltre è doveroso considerare che i benefici economici e ambientali e sociali dell’Opuntia Ficus-indica dipendono anche dalla sua modalità di coltivazione, dalla sua trasformazione, commercializzazione e diffusione dei prodotti finali, la sua produzione in Italia è ancora in una fase iniziale e quindi risulta essere la pianta con le maggiori prospettive di crescita. Per via delle opportunità che essa offre rispetto alle principali problematiche ambientali e delle prospettive che offre nel settore farmaceutico sono sempre maggiori gli studi che ne evidenziano gli effetti benefici, in particolare si evidenzia il suo effetto ipoglicemizzante per la cura del diabete dovuto alla presenza di glucosio periferico e le sue proprietà antiossidanti che riscontrano un potenziale uso farmacologico nella cura delle malattie croniche. Un ulteriore focus viene fatto sul settore veterinario dove grazie all’integrazione nella dieta delle di ruminanti e scrofe in lattazione si è rilevato un miglioramento delle prestazioni riproduttive e produttive post-svezzamento grazie ad un miglior controllo della glicemia post-prandiale. Inoltre attraverso degli studi effettuati in Messico risulta che l’aggiunta di Cactus Nopal nel latte crudo porti ad un minor contenuto di microbico e quindi ad un miglioramento della durata di conservazione e del valore commerciale oltre a consentire agli allevatori di rientrare entro i limiti di innocuità microbica previsti per legge evitando così’ perdite economiche a causa di prodotto non conforme.
Opuntia ficus-indica come fonte di composti bioattivi
RAO, GIORGIO
2019/2020
Abstract
In un mondo che sta andando incontro al surriscaldamento globale e le risorse idriche che si stanno sempre più esaurendo, l’uomo è alla continua ricerca di una pianta più efficiente nell’utilizzo dell’acqua e più sostenibile economicamente. Gli studi dell’ultimo decennio, grazie alla possibilità di poter ricavare diversi prodotti da tutte le parti della pianta e alla sua buona resistenza a parassiti e fattori ambientali, convergono su una pianta dalle qualità fin oggi poco considerate: l’Opuntia ficus-indica o più comunemente chiamato ‘‘Fico d’india’’. Inoltre è doveroso considerare che i benefici economici e ambientali e sociali dell’Opuntia Ficus-indica dipendono anche dalla sua modalità di coltivazione, dalla sua trasformazione, commercializzazione e diffusione dei prodotti finali, la sua produzione in Italia è ancora in una fase iniziale e quindi risulta essere la pianta con le maggiori prospettive di crescita. Per via delle opportunità che essa offre rispetto alle principali problematiche ambientali e delle prospettive che offre nel settore farmaceutico sono sempre maggiori gli studi che ne evidenziano gli effetti benefici, in particolare si evidenzia il suo effetto ipoglicemizzante per la cura del diabete dovuto alla presenza di glucosio periferico e le sue proprietà antiossidanti che riscontrano un potenziale uso farmacologico nella cura delle malattie croniche. Un ulteriore focus viene fatto sul settore veterinario dove grazie all’integrazione nella dieta delle di ruminanti e scrofe in lattazione si è rilevato un miglioramento delle prestazioni riproduttive e produttive post-svezzamento grazie ad un miglior controllo della glicemia post-prandiale. Inoltre attraverso degli studi effettuati in Messico risulta che l’aggiunta di Cactus Nopal nel latte crudo porti ad un minor contenuto di microbico e quindi ad un miglioramento della durata di conservazione e del valore commerciale oltre a consentire agli allevatori di rientrare entro i limiti di innocuità microbica previsti per legge evitando così’ perdite economiche a causa di prodotto non conforme.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12783