L’argomento che ho deciso di trattare è la terapia farmacologica preventiva dell’emicrania con l’anticorpo monoclonale erenumab. Parlare di prevenzione piuttosto che di trattamento acuto dell’attacco di emicrania significa non solo migliorare il benessere fisico del soggetto, ma migliorare la qualità della vita. A riguardo, sono stati condotti una serie di studi investigativi nella popolazione emicranica, a cui è stata diagnosticata secondo i criteri ICHD-III, che hanno confermato quanto sia una patologia invalidante e quanti costi correlati diretti e indiretti ci siano. L’emicrania è una malattia neurologica complessa e tra le diverse ipotesi alla base della sua patogenesi c’è quella che coinvolge il sistema trigemino vascolare e il rilascio del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP); il suo rilascio media la trasmissione nocicettiva fino alle aree cerebrali superiori causando il dolore emicranico. Da questa teoria si sono sviluppate delle molecole che potessero porre fine all’attacco emicranico e che potessero prevenirlo. Il target di queste può essere la molecola di CGRP stessa oppure il suo recettore. Erenumab è l’unico anticorpo monoclonale approvato da FDA e dall’EMA con azione antagonista sui recettori CGRP. Gli studi clinici di fase I, II e III realizzati e che ho deciso di analizzare sono stati fondamentali per supportare la ricerca e poterne definire la sua farmacocinetica, farmacodinamica, efficacia clinica e sicurezza. Seppur non mancano informazioni riguardanti gli anticorpi monoclonali e il loro comportamento nel nostro organismo, la valutazione è stata necessaria in quanto erenumab presenta una novità: è un anticorpo monoclonale completamente umano, che rispetto agli altri anticorpi monoclonali induce una minore risposta immunogenica. Gli studi clinici hanno contribuito all’autorizzazione all’immissione in commercio nel 2018 di una specialità medicinale specifica per la prevenzione dell’emicrania, Aimovig. È di grande rilevanza perché prima di allora gli unici farmaci preventivi a disposizione richiedevano un uso off-label. Erenumab è il principio attivo e lo troviamo in due dosaggi differenti rispettivamente di 70 e 140 mg formulato come preparazione iniettabile sottocutanea.
Terapia farmacologica preventiva dell'emicrania con erenumab
CIAPPONI, SOFIA
2020/2021
Abstract
L’argomento che ho deciso di trattare è la terapia farmacologica preventiva dell’emicrania con l’anticorpo monoclonale erenumab. Parlare di prevenzione piuttosto che di trattamento acuto dell’attacco di emicrania significa non solo migliorare il benessere fisico del soggetto, ma migliorare la qualità della vita. A riguardo, sono stati condotti una serie di studi investigativi nella popolazione emicranica, a cui è stata diagnosticata secondo i criteri ICHD-III, che hanno confermato quanto sia una patologia invalidante e quanti costi correlati diretti e indiretti ci siano. L’emicrania è una malattia neurologica complessa e tra le diverse ipotesi alla base della sua patogenesi c’è quella che coinvolge il sistema trigemino vascolare e il rilascio del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP); il suo rilascio media la trasmissione nocicettiva fino alle aree cerebrali superiori causando il dolore emicranico. Da questa teoria si sono sviluppate delle molecole che potessero porre fine all’attacco emicranico e che potessero prevenirlo. Il target di queste può essere la molecola di CGRP stessa oppure il suo recettore. Erenumab è l’unico anticorpo monoclonale approvato da FDA e dall’EMA con azione antagonista sui recettori CGRP. Gli studi clinici di fase I, II e III realizzati e che ho deciso di analizzare sono stati fondamentali per supportare la ricerca e poterne definire la sua farmacocinetica, farmacodinamica, efficacia clinica e sicurezza. Seppur non mancano informazioni riguardanti gli anticorpi monoclonali e il loro comportamento nel nostro organismo, la valutazione è stata necessaria in quanto erenumab presenta una novità: è un anticorpo monoclonale completamente umano, che rispetto agli altri anticorpi monoclonali induce una minore risposta immunogenica. Gli studi clinici hanno contribuito all’autorizzazione all’immissione in commercio nel 2018 di una specialità medicinale specifica per la prevenzione dell’emicrania, Aimovig. È di grande rilevanza perché prima di allora gli unici farmaci preventivi a disposizione richiedevano un uso off-label. Erenumab è il principio attivo e lo troviamo in due dosaggi differenti rispettivamente di 70 e 140 mg formulato come preparazione iniettabile sottocutanea.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12803