La tesi pone l'attenzione sul legame tra il microbiota intestinale e il processo patologico dell'aterosclerosi. Partendo da un'analisi del quadro epidemiologico della malattia vengono descritti i vari fattori di rischio tradizionali, modificabili e non, per poi passare a quelli legati alla microflora intestinale. Trimetilammina-N-ossido e gli acidi grassi a catena corta sono metaboliti prodotti dai batteri che abitano l'intestino. TMAO promuove alcuni stadi del processo patologico dell'aterosclerosi, mentre gli SCFA mediano un'azione protettiva contro gli stati infiammatori della malattia. Gli alti livelli plasmatici di TMAO sono riconducibili ad una dieta ricca di colina e L-carnitina. Attraverso processi metabolici questi due nutrienti vengono trasformati in trimetilammina e infine in trimetilammina-N-ossido. Una dieta sbilanciata a favore di colina e grassi saturi crea, quindi, uno squilibrio a livello intestinale che prende il nome di disbiosi. Quando l'intestino si trova in condizioni di disbiosi, il corretto rapporto tra batteri Firmicutes e Bacteroides viene alterato e si ha un aumento dei generi batterici che producono trimetilammina. Dall'evidenza che la dieta può favorire un cambiamento della composizione intestinale vengono allestiti studi su cavie. In particolare, gli studi proposti in questa tesi pongono l'attenzione sull'integrazione di probiotici nella dieta. I tre studi descritti mostrano come il trattamento con ceppi di Lactobacillus Plantarum abbia effetti positivi sulla ricompoaizione del microbiota intestinale e sul miglioramento delle placche aterosclerotiche.
Probiotici nella prevenzione dell'aterosclerosi: gli effetti del Lactobacillus plantarum sui processi mediati da Trimetilammina-N-ossido.
MOREA, ALESSIA
2020/2021
Abstract
La tesi pone l'attenzione sul legame tra il microbiota intestinale e il processo patologico dell'aterosclerosi. Partendo da un'analisi del quadro epidemiologico della malattia vengono descritti i vari fattori di rischio tradizionali, modificabili e non, per poi passare a quelli legati alla microflora intestinale. Trimetilammina-N-ossido e gli acidi grassi a catena corta sono metaboliti prodotti dai batteri che abitano l'intestino. TMAO promuove alcuni stadi del processo patologico dell'aterosclerosi, mentre gli SCFA mediano un'azione protettiva contro gli stati infiammatori della malattia. Gli alti livelli plasmatici di TMAO sono riconducibili ad una dieta ricca di colina e L-carnitina. Attraverso processi metabolici questi due nutrienti vengono trasformati in trimetilammina e infine in trimetilammina-N-ossido. Una dieta sbilanciata a favore di colina e grassi saturi crea, quindi, uno squilibrio a livello intestinale che prende il nome di disbiosi. Quando l'intestino si trova in condizioni di disbiosi, il corretto rapporto tra batteri Firmicutes e Bacteroides viene alterato e si ha un aumento dei generi batterici che producono trimetilammina. Dall'evidenza che la dieta può favorire un cambiamento della composizione intestinale vengono allestiti studi su cavie. In particolare, gli studi proposti in questa tesi pongono l'attenzione sull'integrazione di probiotici nella dieta. I tre studi descritti mostrano come il trattamento con ceppi di Lactobacillus Plantarum abbia effetti positivi sulla ricompoaizione del microbiota intestinale e sul miglioramento delle placche aterosclerotiche.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12807