Introduzione Gli accessi vascolari sono i dispositivi medici invasivi più utilizzati negli ospedali. Tuttavia, espongono gli assistiti a una serie di rischi clinici correlati al loro posizionamento e gestione, con un’incidenza pari circa al 42%. Lo loro gestione è per lo più associata alla figura dell’infermiere, in quanto questa è una tecnica richiesta da un professionista che ha acquisito capacità e competenze. Nasce quindi la necessità di supportare l’agire clinico dei professionisti che ricoprono un ruolo chiave nella gestione degli accessi vascolari. Pertanto l’obiettivo del presente elaborato è quello di descrivere quali sono le competenze generali dei professionisti sanitari, il loro livello e i fattori intra-professionali determinanti nella gestione degli accessi vascolari. Obiettivo Definire i livelli di competenza dei professionisti sanitari nella gestione degli accessi vascolari secondo il framework teorico individuato della Società Italiana di Accesso Vascolare (IVAS) per valutare la competenza generale nella gestione del catetere venoso periferico a cannula corta (CVP) e a cannula lunga (Midline), cateteri venosi centrali ad inserzione periferica (PICC), cateteri venosi centrali (CVC) e cateteri arteriosi, e identificare quali sono i fattori intra-personali determinanti la competenza professionale nella gestione degli accessi vascolari. Metodi È stata inizialmente condotta una revisione sistematica della letteratura sulle banche dati di PubMed, CINHAL, Scopus, Embase al fine di includere studi che definissero gli ambiti di competenza per la gestione evidence-based degli accessi vascolari da parte degli infermieri. A seguire, è stata condotta un’analisi descrittiva secondaria su un campione di 298 professionisti sanitari, al fine di descrivere i livelli di competenza ed effettuare il confronto dei valori mediani per ciascun ambito di competenza per variabili socio-demografiche mediante test statistici, quali il T-test e l’ANOVA. Risultati I livelli di competenza descritti sono: a) dominio 1 “posizionamento” (con valore medio ± deviazione standard pari a 86,35±20,31); b) dominio 2 “rischio” (81,42±21,88); c) dominio 3 “conformità e tracciabilità” (76,63±23,79); dominio 4 “educazione” (82,88±22,38). Per quanto riguarda i fattori intra-personali determinanti la competenza, si evince come nessun dominio/ambito di competenza nella gestione “generale” degli accessi vascolari risenta dei fattori intra-personali. Tuttavia, solo per gli anni di esperienza in relazione all’età anagrafica del professionista favoriscono il livello di confidenza dei professionisti sanitari nella gestione degli accessi vascolari, non per tutti i domini, ma solamente per quanto concerne il dominio “posizionamento” e il dominio “conformità e tracciabilità”. Conclusioni I risultati di questo studio dimostrano come la competenza clinica generale nella gestione degli accessi vascolari si distribuisce omogeneamente tra i professionisti sanitari. I fattori intra-soggetto, quali sesso, tipologia di professione, età, anni di lavoro, ambito lavorativo e formazione non risultano essere fattori determinanti la competenza professionale nella gestione generale degli accessi vascolari. A tal proposito si evince dunque che la gestione dell’accesso vascolare risulta essere patrimonio comune di tutti i professionisti sanitari, quest’ultimo un dato indicativo di una gestione adeguata degli accessi vascolari a livello nazionale. Parole chiave Vascular access device, nursing, clinical competence, evidence based nursing.
LA COMPETENZA PROFESSIONALE NELLA GESTIONE DEGLI ACCESSI VASCOLARI E FATTORI INTRA-SOGGETTO: UN’ANALISI DESCRITTIVA SECONDARIA
FOSSA, VALENTINA
2019/2020
Abstract
Introduzione Gli accessi vascolari sono i dispositivi medici invasivi più utilizzati negli ospedali. Tuttavia, espongono gli assistiti a una serie di rischi clinici correlati al loro posizionamento e gestione, con un’incidenza pari circa al 42%. Lo loro gestione è per lo più associata alla figura dell’infermiere, in quanto questa è una tecnica richiesta da un professionista che ha acquisito capacità e competenze. Nasce quindi la necessità di supportare l’agire clinico dei professionisti che ricoprono un ruolo chiave nella gestione degli accessi vascolari. Pertanto l’obiettivo del presente elaborato è quello di descrivere quali sono le competenze generali dei professionisti sanitari, il loro livello e i fattori intra-professionali determinanti nella gestione degli accessi vascolari. Obiettivo Definire i livelli di competenza dei professionisti sanitari nella gestione degli accessi vascolari secondo il framework teorico individuato della Società Italiana di Accesso Vascolare (IVAS) per valutare la competenza generale nella gestione del catetere venoso periferico a cannula corta (CVP) e a cannula lunga (Midline), cateteri venosi centrali ad inserzione periferica (PICC), cateteri venosi centrali (CVC) e cateteri arteriosi, e identificare quali sono i fattori intra-personali determinanti la competenza professionale nella gestione degli accessi vascolari. Metodi È stata inizialmente condotta una revisione sistematica della letteratura sulle banche dati di PubMed, CINHAL, Scopus, Embase al fine di includere studi che definissero gli ambiti di competenza per la gestione evidence-based degli accessi vascolari da parte degli infermieri. A seguire, è stata condotta un’analisi descrittiva secondaria su un campione di 298 professionisti sanitari, al fine di descrivere i livelli di competenza ed effettuare il confronto dei valori mediani per ciascun ambito di competenza per variabili socio-demografiche mediante test statistici, quali il T-test e l’ANOVA. Risultati I livelli di competenza descritti sono: a) dominio 1 “posizionamento” (con valore medio ± deviazione standard pari a 86,35±20,31); b) dominio 2 “rischio” (81,42±21,88); c) dominio 3 “conformità e tracciabilità” (76,63±23,79); dominio 4 “educazione” (82,88±22,38). Per quanto riguarda i fattori intra-personali determinanti la competenza, si evince come nessun dominio/ambito di competenza nella gestione “generale” degli accessi vascolari risenta dei fattori intra-personali. Tuttavia, solo per gli anni di esperienza in relazione all’età anagrafica del professionista favoriscono il livello di confidenza dei professionisti sanitari nella gestione degli accessi vascolari, non per tutti i domini, ma solamente per quanto concerne il dominio “posizionamento” e il dominio “conformità e tracciabilità”. Conclusioni I risultati di questo studio dimostrano come la competenza clinica generale nella gestione degli accessi vascolari si distribuisce omogeneamente tra i professionisti sanitari. I fattori intra-soggetto, quali sesso, tipologia di professione, età, anni di lavoro, ambito lavorativo e formazione non risultano essere fattori determinanti la competenza professionale nella gestione generale degli accessi vascolari. A tal proposito si evince dunque che la gestione dell’accesso vascolare risulta essere patrimonio comune di tutti i professionisti sanitari, quest’ultimo un dato indicativo di una gestione adeguata degli accessi vascolari a livello nazionale. Parole chiave Vascular access device, nursing, clinical competence, evidence based nursing.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12850