In recent years we have witnessed a paradigm shift in which more and more attention is now being paid to the "human resource" and to the methodologies to be applied in order to maximize their performance and satisfaction, both personal and professional. In parallel to various organizational and managerial theories and models, recent neuroscientific research is laying the foundations for an even more complete and comprehensive approach that allows the team manager to be able to obtain precise and measurable results simply by changing the way in which one interacts with human resources under exam. For some years now, a company has been making its way into the heart of the Pavia area, made up mostly of researchers and passionate scholars of human behavior, which has set itself the ambitious goal of mapping all significant variables in action during human interaction. The efforts of their research, also carried out by their private research institute, HCE Research Institute, have made it possible to create a model, called the HCE model, which has mapped the variables characterizing human interactions and their reciprocal connections. The hypothesis we want to examine concerns how the integration of the Hce human interaction model can produce significant results with respect to the income of the work teams, their efficient management and more generally the understanding of the subtle dynamics taking place in manager-resource relationships. To demonstrate the validity of this approach we will implement a collaboration with the HCE research team and, also through the use of instrumentation used in the neuroscientific field such as ECG examination, pupillary dilation and more, we will measure the variations from time to time. of the fundamental parameters characterizing personal satisfaction and we will relate them to the results produced and the adherence to corporate values ​​and principles. All this will be simultaneously compared to the application of different existing management-organizational models to demonstrate how the application of the HCE model can produce transversal results and enhance the effect of managerial choices, regardless of the organizational approach used. The first chapter offers a detailed overview of the model, explaining its magnitudes, variables and composition. In the second and third chapters the HCE model is introduced into the operations of human resources with particular regard to the corporate climate, to McClelland's theory and that of Vroom and Goal setting.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un cambio di paradigmi in cui sempre più attenzione è ora rivolta alla “risorsa umana” e alle metodologie da applicare per poterne massimizzare il rendimento e la soddisfazione, sia personale che professionale. Parallelamente a diverse teorie e modelli organizzativi e gestionali le recenti ricerche neuroscientifiche stanno gettando le basi per un approccio ancora più completo ed esaustivo che permetta al gestore del team di poter ottenere risultati precisi e misurabili semplicemente modificando il modo in cui si interagisce con le risorse umane in esame. Nel cuore del territorio pavese da alcuni anni si sta facendo strada un’azienda, composta per lo più da ricercatori e appassionati studiosi di comportamento umano, che si è posta l’obiettivo ambizioso di mappare tutte variabili significative in azione durante un’interazione umana. Gli sforzi della loro ricerca, portata avanti anche dal loro istituto di ricerca privato, HCE Research Institute, hanno permesso di creare un modello, detto HCE model, che ha mappato le variabili caratterizzanti le interazioni umane e le loro reciproche connessioni. L’ipotesi che vogliamo esaminare riguarda come l’integrazione del modello di interazione umane Hce possa produrre risultati significativi rispetto alla rendita dei team di lavoro, alla loro gestione efficiente e più in generale alla comprensione delle dinamiche sottili in atto nelle relazioni gestore-risorsa. Per dimostrare la validità di questo approccio metteremo in atto una collaborazione con il team di ricerca HCE e, anche attraverso l’utilizzo di strumentazione utilizzata in campo neuroscientifico come l’esame di ECG, dilatazione pupillare e altro, misureremo di volta in volta le variazioni dei parametri fondamentali caratterizzanti la soddisfazione della persona e li metteremo in relazione con i risultati prodotti e l’adesione ai valori e principi aziendali. Il tutto sarà contemporaneamente paragonato all’applicazione di diversi modelli gestionali-organizzativi esistenti per dimostrare come l’applicazione del modello HCE possa produrre risultati trasversali e potenziare l’effetto delle scelte manageriali, indipendentemente dall’approccio organizzativo utilizzato. Nel primo capitolo si offre una panoramica dettagliata del modello spiegandone grandezze, variabili e composizione. Nel secondo e terzo capitolo si cala il modello HCE nell'operatività delle risorse umane con particolare riguardo al clima aziendale, alla teoria di McClelland e quella di Vroom e del Goal setting.

Il modello HCE e le risorse umane

GRILLI, MATTIA
2019/2020

Abstract

In recent years we have witnessed a paradigm shift in which more and more attention is now being paid to the "human resource" and to the methodologies to be applied in order to maximize their performance and satisfaction, both personal and professional. In parallel to various organizational and managerial theories and models, recent neuroscientific research is laying the foundations for an even more complete and comprehensive approach that allows the team manager to be able to obtain precise and measurable results simply by changing the way in which one interacts with human resources under exam. For some years now, a company has been making its way into the heart of the Pavia area, made up mostly of researchers and passionate scholars of human behavior, which has set itself the ambitious goal of mapping all significant variables in action during human interaction. The efforts of their research, also carried out by their private research institute, HCE Research Institute, have made it possible to create a model, called the HCE model, which has mapped the variables characterizing human interactions and their reciprocal connections. The hypothesis we want to examine concerns how the integration of the Hce human interaction model can produce significant results with respect to the income of the work teams, their efficient management and more generally the understanding of the subtle dynamics taking place in manager-resource relationships. To demonstrate the validity of this approach we will implement a collaboration with the HCE research team and, also through the use of instrumentation used in the neuroscientific field such as ECG examination, pupillary dilation and more, we will measure the variations from time to time. of the fundamental parameters characterizing personal satisfaction and we will relate them to the results produced and the adherence to corporate values ​​and principles. All this will be simultaneously compared to the application of different existing management-organizational models to demonstrate how the application of the HCE model can produce transversal results and enhance the effect of managerial choices, regardless of the organizational approach used. The first chapter offers a detailed overview of the model, explaining its magnitudes, variables and composition. In the second and third chapters the HCE model is introduced into the operations of human resources with particular regard to the corporate climate, to McClelland's theory and that of Vroom and Goal setting.
2019
HCE's Model and the human resources
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un cambio di paradigmi in cui sempre più attenzione è ora rivolta alla “risorsa umana” e alle metodologie da applicare per poterne massimizzare il rendimento e la soddisfazione, sia personale che professionale. Parallelamente a diverse teorie e modelli organizzativi e gestionali le recenti ricerche neuroscientifiche stanno gettando le basi per un approccio ancora più completo ed esaustivo che permetta al gestore del team di poter ottenere risultati precisi e misurabili semplicemente modificando il modo in cui si interagisce con le risorse umane in esame. Nel cuore del territorio pavese da alcuni anni si sta facendo strada un’azienda, composta per lo più da ricercatori e appassionati studiosi di comportamento umano, che si è posta l’obiettivo ambizioso di mappare tutte variabili significative in azione durante un’interazione umana. Gli sforzi della loro ricerca, portata avanti anche dal loro istituto di ricerca privato, HCE Research Institute, hanno permesso di creare un modello, detto HCE model, che ha mappato le variabili caratterizzanti le interazioni umane e le loro reciproche connessioni. L’ipotesi che vogliamo esaminare riguarda come l’integrazione del modello di interazione umane Hce possa produrre risultati significativi rispetto alla rendita dei team di lavoro, alla loro gestione efficiente e più in generale alla comprensione delle dinamiche sottili in atto nelle relazioni gestore-risorsa. Per dimostrare la validità di questo approccio metteremo in atto una collaborazione con il team di ricerca HCE e, anche attraverso l’utilizzo di strumentazione utilizzata in campo neuroscientifico come l’esame di ECG, dilatazione pupillare e altro, misureremo di volta in volta le variazioni dei parametri fondamentali caratterizzanti la soddisfazione della persona e li metteremo in relazione con i risultati prodotti e l’adesione ai valori e principi aziendali. Il tutto sarà contemporaneamente paragonato all’applicazione di diversi modelli gestionali-organizzativi esistenti per dimostrare come l’applicazione del modello HCE possa produrre risultati trasversali e potenziare l’effetto delle scelte manageriali, indipendentemente dall’approccio organizzativo utilizzato. Nel primo capitolo si offre una panoramica dettagliata del modello spiegandone grandezze, variabili e composizione. Nel secondo e terzo capitolo si cala il modello HCE nell'operatività delle risorse umane con particolare riguardo al clima aziendale, alla teoria di McClelland e quella di Vroom e del Goal setting.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/1294