The study starts from the discovery of a manuscript, until now classified as “unreadable”, containing two eight-voice compositions: the Missa Jubilate Deo. . . servite (of which only one other witness is known, with which a comparison could be made) and an unknown Magnificat sexti toni, both attested to be works by Luca Marenzio. A second manuscript, already recorded as a motet, turned out to be an unknown contrafactum of the marenzian madrigal Baci soavi e cari. Both witnesses are kept in the Capitular Archives of Vercelli. After analyzing the objects and the contents, an attempt is made at attributory evaluation, comparing Vercelli’s compositions with others belonging with certainty to the marenzian corpus. To this end, an attempt is being made to trace the history of the witnesses, considering the links that unite the musical and institutional life in Vercelli’s cathedral with the contemporary context of Rome and the Polish court of Sigismund III Vasa, the privileged centres of action of Luca Marenzio and a number of musicians from Vercelli by training and origin who worked there, as emerges from numerous clues preserved in the papers of the same Piedmontese fund. The contrafactum is studied in the light of the relations between Vercelli and Milan (the nerve centre in the practice of ‘spiritual disguise’), analysing the traces of Marenzio’s reception in the eusebian context of the early 17th century. Finally, a critical edition is offered of all the compositions present.

Lo studio parte dalla scoperta di un manoscritto, finora catalogato come ‘illeggibile’, contenente due composizioni a otto voci: la Missa Jubilate Deo… servite (di cui si conosce un solo altro testimone, col quale si è potuto operare un confronto) e uno sconosciuto Magnificat sexti toni, entrambi attestati come opere di Luca Marenzio. Un secondo manoscritto, già censito come mottetto, si è rivelato essere invece uno sconosciuto contrafactum del madrigale marenziano Baci soavi e cari. Entrambi i testimoni sono conservati presso l’Archivio Capitolare di Vercelli. Dopo aver analizzato gli oggetti e il contenuto, si offre un tentativo di valutazione attributiva, confrontando le composizioni vercellesi con altre appartenenti con sicurezza al corpus marenziano. A tal scopo, si cerca di rintracciare la storia dei testimoni, considerando i legami che uniscono la vita musicale e istituzionale nella cattedrale vercellese al coevo contesto di Roma e della corte polacca di Sigismondo III Vasa, centri privilegiati d’azione di Luca Marenzio e di alcuni musicisti, vercellesi per formazione e provenienza, ivi operanti, come emerge da numerosi indizi custoditi tra le carte dello stesso fondo piemontese. Il contrafactum viene studiato alla luce delle relazioni tra Vercelli e Milano (centro nevralgico della prassi del ‘travestimento spirituale’), analizzando le tracce della ricezione marenziana nel contesto eusebiano di primo Seicento. Di tutte le composizioni presenti, infine, si offre l’edizione critica.

Musiche di Luca Marenzio a Vercelli: testimoni inediti dall’Archivio Capitolare

SILANO, DENIS
2019/2020

Abstract

The study starts from the discovery of a manuscript, until now classified as “unreadable”, containing two eight-voice compositions: the Missa Jubilate Deo. . . servite (of which only one other witness is known, with which a comparison could be made) and an unknown Magnificat sexti toni, both attested to be works by Luca Marenzio. A second manuscript, already recorded as a motet, turned out to be an unknown contrafactum of the marenzian madrigal Baci soavi e cari. Both witnesses are kept in the Capitular Archives of Vercelli. After analyzing the objects and the contents, an attempt is made at attributory evaluation, comparing Vercelli’s compositions with others belonging with certainty to the marenzian corpus. To this end, an attempt is being made to trace the history of the witnesses, considering the links that unite the musical and institutional life in Vercelli’s cathedral with the contemporary context of Rome and the Polish court of Sigismund III Vasa, the privileged centres of action of Luca Marenzio and a number of musicians from Vercelli by training and origin who worked there, as emerges from numerous clues preserved in the papers of the same Piedmontese fund. The contrafactum is studied in the light of the relations between Vercelli and Milan (the nerve centre in the practice of ‘spiritual disguise’), analysing the traces of Marenzio’s reception in the eusebian context of the early 17th century. Finally, a critical edition is offered of all the compositions present.
2019
Music by Luca Marenzio in Vercelli: unpublished witnesses from the Capitular Archives
Lo studio parte dalla scoperta di un manoscritto, finora catalogato come ‘illeggibile’, contenente due composizioni a otto voci: la Missa Jubilate Deo… servite (di cui si conosce un solo altro testimone, col quale si è potuto operare un confronto) e uno sconosciuto Magnificat sexti toni, entrambi attestati come opere di Luca Marenzio. Un secondo manoscritto, già censito come mottetto, si è rivelato essere invece uno sconosciuto contrafactum del madrigale marenziano Baci soavi e cari. Entrambi i testimoni sono conservati presso l’Archivio Capitolare di Vercelli. Dopo aver analizzato gli oggetti e il contenuto, si offre un tentativo di valutazione attributiva, confrontando le composizioni vercellesi con altre appartenenti con sicurezza al corpus marenziano. A tal scopo, si cerca di rintracciare la storia dei testimoni, considerando i legami che uniscono la vita musicale e istituzionale nella cattedrale vercellese al coevo contesto di Roma e della corte polacca di Sigismondo III Vasa, centri privilegiati d’azione di Luca Marenzio e di alcuni musicisti, vercellesi per formazione e provenienza, ivi operanti, come emerge da numerosi indizi custoditi tra le carte dello stesso fondo piemontese. Il contrafactum viene studiato alla luce delle relazioni tra Vercelli e Milano (centro nevralgico della prassi del ‘travestimento spirituale’), analizzando le tracce della ricezione marenziana nel contesto eusebiano di primo Seicento. Di tutte le composizioni presenti, infine, si offre l’edizione critica.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/12959