Questo studio osservazionale e retrospettivo vuole valutare l’efficacia nel breve termine di Semaglutide settimanale, un agonista del Glugagon Like Peptide 1 (GLP-1-RA), utilizzato come terapia nel diabete mellito tipo 2. Sono stati valutati i suoi effetti in una popolazione di 80 pazienti, afferenti presso l’Ambulatorio di Diabetologia dell’Istituto di Riabilitazione e di Cura Santa Margherita di Pavia tra settembre 2019 e maggio 2021. La popolazione oggetto dello studio è stata classificata secondo i criteri proposti per la prima volta nel 2018 da Ahlqvist et al. in 4 diversi fenotipi: Severe Insulin-Deficient Diabetes (SIDD), Severe Insuline-Resistant Diabetes (SIRD), Mild Obesity Diabetes (MOD), Mild Age-Related Diabetes (MARD). In seguito è stata eseguita una stratificazione per anni dalla diagnosi di diabete, età del paziente, compenso/scompenso glicemico, entità dell’insulino resistenza (valutata con HOMA IR). La risposta al trattamento è stata valutata a 3-6 mesi dall’inizio della terapia (T1) e a 6-12 mesi dall’inizio della terapia (T2). I parametri di risposta considerati sono stati: miglioramento del compenso glicometabolico (glicemia a digiuno ed emoglobina glicata), diminuzione del Body Mass Index (BMI) e della circonferenza vita, variazioni del profilo lipidico (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi), creatininemia e filtrato renale (eGFR). È stata quindi eseguita un’analisi statistica per determinare la significatività del trattamento, confrontando la popolazione totale con il fenotipo che manifesta una marcata insulino resistenza (SIRD), in quanto gruppo più rappresentato. Si è osservato un miglioramento statisticamente significativo dei parametri antropometrici, glicometabolici e del profilo lipidico nella popolazione globale di 80 pazienti, è stato inoltre dimostrato un miglioramento del compenso glicometabolico nel sottogruppo SIRD già a 3-6 mesi dall’inizio della terapia con Semaglutide. Parametri come il colesterolo totale sierico e le LDL si riducono sia nel totale dei pazienti che nel sottogruppo SIRD, mentre per i trigliceridi si osserva una risposta solo nell’intera popolazione. Questi risultati, e l’analisi dell’efficacia uiti alla stratificazione del paziente per età, anni dall’insorgenza di diabete, compenso/scompenso metabolico, BMI e insulino resistenza hanno permesso di identificare il paziente con migliore e più rapida risposta a Semaglutide (fenotipo high responder). Tale fenotipo permette al clinico di guidare la scelta terapeutica verso il GLP1-RA, rispetto ad altri ipoglicemizzanti, e di ottimizzare l’intervento o l'intensificazione della terapia in atto per prevenire l’insorgenza di alcune complicanze e comorbilità tipiche del paziente con diabete di tipo 2.
I RISULTATI DELLA TERAPIA A BREVE TERMINE CON SEMAGLUTIDE (GLP1-RA) SETTIMANALE NEL DIABETE MELLITO TIPO 2: UN ORIENTAMENTO CLINICO VERSO LA TIPOLOGIA DI PAZIENTE ELEGGIBILE A QUESTO TRATTAMENTO.
VIGNATI, ANDREA
2019/2020
Abstract
Questo studio osservazionale e retrospettivo vuole valutare l’efficacia nel breve termine di Semaglutide settimanale, un agonista del Glugagon Like Peptide 1 (GLP-1-RA), utilizzato come terapia nel diabete mellito tipo 2. Sono stati valutati i suoi effetti in una popolazione di 80 pazienti, afferenti presso l’Ambulatorio di Diabetologia dell’Istituto di Riabilitazione e di Cura Santa Margherita di Pavia tra settembre 2019 e maggio 2021. La popolazione oggetto dello studio è stata classificata secondo i criteri proposti per la prima volta nel 2018 da Ahlqvist et al. in 4 diversi fenotipi: Severe Insulin-Deficient Diabetes (SIDD), Severe Insuline-Resistant Diabetes (SIRD), Mild Obesity Diabetes (MOD), Mild Age-Related Diabetes (MARD). In seguito è stata eseguita una stratificazione per anni dalla diagnosi di diabete, età del paziente, compenso/scompenso glicemico, entità dell’insulino resistenza (valutata con HOMA IR). La risposta al trattamento è stata valutata a 3-6 mesi dall’inizio della terapia (T1) e a 6-12 mesi dall’inizio della terapia (T2). I parametri di risposta considerati sono stati: miglioramento del compenso glicometabolico (glicemia a digiuno ed emoglobina glicata), diminuzione del Body Mass Index (BMI) e della circonferenza vita, variazioni del profilo lipidico (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi), creatininemia e filtrato renale (eGFR). È stata quindi eseguita un’analisi statistica per determinare la significatività del trattamento, confrontando la popolazione totale con il fenotipo che manifesta una marcata insulino resistenza (SIRD), in quanto gruppo più rappresentato. Si è osservato un miglioramento statisticamente significativo dei parametri antropometrici, glicometabolici e del profilo lipidico nella popolazione globale di 80 pazienti, è stato inoltre dimostrato un miglioramento del compenso glicometabolico nel sottogruppo SIRD già a 3-6 mesi dall’inizio della terapia con Semaglutide. Parametri come il colesterolo totale sierico e le LDL si riducono sia nel totale dei pazienti che nel sottogruppo SIRD, mentre per i trigliceridi si osserva una risposta solo nell’intera popolazione. Questi risultati, e l’analisi dell’efficacia uiti alla stratificazione del paziente per età, anni dall’insorgenza di diabete, compenso/scompenso metabolico, BMI e insulino resistenza hanno permesso di identificare il paziente con migliore e più rapida risposta a Semaglutide (fenotipo high responder). Tale fenotipo permette al clinico di guidare la scelta terapeutica verso il GLP1-RA, rispetto ad altri ipoglicemizzanti, e di ottimizzare l’intervento o l'intensificazione della terapia in atto per prevenire l’insorgenza di alcune complicanze e comorbilità tipiche del paziente con diabete di tipo 2.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/12966