I tumori rappresentano attualmente, dopo gli infarti cardiaci, una delle maggiori cause di mortalità. Ci sono 1,2 milioni di nuovi casi di cancro al polmone ogni anno nel mondo. Il carcinoma polmonare è il più diffuso e mortale, con oltre 1,6 milioni di nuove diagnosi ogni anno ed una mortalità che raggiunge il 18% del totale oncologico. Esistono due tipi di carcinoma polmonare: a piccole cellule (SCLC) e non a piccole cellule (NSCLC). L’ultimo è quello più approfindito all’interno di questo elaborato dal momento che i farmaci trattati sono 5 Inibitori ALK, che sono indicati appunto per il suddetto tipo di carcinoma. I 5 farmaci in questione sono Crizotinib, Ceritinib, Alectinib, Brigatinib e Lorlatinib. Quest’ultimi all’interno di questa tesi sono illustrati uno ad uno e confrontati in termini di efficacia e tossicità in base a studi clinici pubblicati in vari articoli su Pubmed, ma è stato svolto soprattutto un’analisi statistica dei dati sulla risposta dei pazienti al trattamento. Tale analisi è stata compiuta da me nel periodo di tirocinio presso l’istituto clinico Humanitas, in cui ho potuto analizzare le cartelle cliniche di 50 pazienti in cura con gli inibitori ALK di mio interesse presso tale ospedale. Crizotinib, inibitore ALK di prima generazione, è stato il primo ad essere approvato in commercio per il trattamento dei pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule ALK positivo. Col tempo è stato superato dagli inibitori ALK di seconda generazione, quali Alectinib, Ceritinib e Brigatinib, che lo hanno sostituito in prima linea. Lorlatinib, inibitore ALK di terza generazione, ha dimostrato la sua efficacia a tal punto da considerarlo, in futuro, anche per la prima linea.
INIBITORI ALK DI 1^,2^ E 3^ GENERAZIONE NEL TRATTAMENTO DEL CARCINOMA POLMONARE; ESPERIENZA NELLA FARMACIA OSPEDALIERA DELL'ISTITUTO CLINICO HUMANITAS
IBRAHIM, OMAR
2020/2021
Abstract
I tumori rappresentano attualmente, dopo gli infarti cardiaci, una delle maggiori cause di mortalità. Ci sono 1,2 milioni di nuovi casi di cancro al polmone ogni anno nel mondo. Il carcinoma polmonare è il più diffuso e mortale, con oltre 1,6 milioni di nuove diagnosi ogni anno ed una mortalità che raggiunge il 18% del totale oncologico. Esistono due tipi di carcinoma polmonare: a piccole cellule (SCLC) e non a piccole cellule (NSCLC). L’ultimo è quello più approfindito all’interno di questo elaborato dal momento che i farmaci trattati sono 5 Inibitori ALK, che sono indicati appunto per il suddetto tipo di carcinoma. I 5 farmaci in questione sono Crizotinib, Ceritinib, Alectinib, Brigatinib e Lorlatinib. Quest’ultimi all’interno di questa tesi sono illustrati uno ad uno e confrontati in termini di efficacia e tossicità in base a studi clinici pubblicati in vari articoli su Pubmed, ma è stato svolto soprattutto un’analisi statistica dei dati sulla risposta dei pazienti al trattamento. Tale analisi è stata compiuta da me nel periodo di tirocinio presso l’istituto clinico Humanitas, in cui ho potuto analizzare le cartelle cliniche di 50 pazienti in cura con gli inibitori ALK di mio interesse presso tale ospedale. Crizotinib, inibitore ALK di prima generazione, è stato il primo ad essere approvato in commercio per il trattamento dei pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule ALK positivo. Col tempo è stato superato dagli inibitori ALK di seconda generazione, quali Alectinib, Ceritinib e Brigatinib, che lo hanno sostituito in prima linea. Lorlatinib, inibitore ALK di terza generazione, ha dimostrato la sua efficacia a tal punto da considerarlo, in futuro, anche per la prima linea.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/13108