Rapporto tra sensorialità, comportamento e sistema immunitario in adulti con Autismo e Disabilità Intellettiva: Uno studio osservazionale

I Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) sono disturbi che si caratterizzano per la difficoltà nell’interazione e comunicazione sociale e per la presenza di interessi ristretti e comportamenti ripetitivi e stereotipati. Tipiche di questa condizione sono le anomalie sensoriali, che possono interessare qualsiasi canale sensoriale La Disabilità Intellettiva (ID) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da deficit sia nell’ambito intellettivo che nelle funzioni adattative, la cui insorgenza avviene nel periodo dello sviluppo. Anomalie sensoriali, soprattutto a carico di vista e udito, sono più frequenti nella ID rispetto alla popolazione generale. Per il suo ruolo nell’eziopatogenesi di ASD e ID, il sistema immunitario è da tempo oggetto di studio. Tuttavia, non è ancora stato chiarito il legame tra alterazioni immunologiche e comportamento. Lo studio indaga la relazione tra anomalie sensoriali, comportamentali e sistema immunitario in pazienti adulti con ID grave o profonda in comorbilità o meno con ASD (rispettivamente ASD+ID ed ID). Sono stati raccolti dati demografici e clinici di 73 soggetti (53 ASD e 20 ID), gli esami ematochimici e i test Sensory Profile 2 (SP2) ed Aberrant Behavior Checklist (ABC). In entrambi i gruppi, anomalie sensoriali e problemi comportamentali vanno di pari passo, e in certi casi le correlazioni tra anomalie sensoriali le stereotipie sono più forti in ID rispetto ad ASD+ID. Solo in ASD+ID sono presenti correlazioni positive tra profilo uditivo ed alcuni valori leucocitari (leucociti totali, neutrofili e monociti). Per altri parametri, i due gruppi hanno mostrato simili livelli di associazione tra sensorialità e livelli leucocitari, (in particolare per quanto riguarda l’anticorrelazione tra anomalie nelle percezioni corporee e valori di leucociti). Non sono state riscontrate associazioni significative tra valori leucocitari e anomalie comportamentali. Infine, sono emersi valori più elevati di leucociti totali e di dosi di antipsicotici assunti giornalmente nel gruppo ASD+ID. Inoltre, il numero totale di leucociti è anche in grado di discriminare in modo soddisfacente tra ASD+ID ed ID. Studi su un campione più ampio, arruolando un maggior numero di pazienti nel gruppo ID, saranno necessari per ottenere risultati migliori e trarre conclusioni più solide.