I danni indiretti causati dalla attuale pandemia da SARS-CoV-2 nella popolazione generale e in età pediatrica in particolare vengono sempre meglio delineati ed è sempre più chiaro quanto essi siano ingenti e riguardino una vasta gamma di aspetti. Se da una parte, infatti, la proporzione di casi gravi direttamente associati alla infezione da SARS-CoV-2 in età pediatrica sembra essere intorno all’1-2% ed i decessi estremamente rari, le conseguenze secondarie o indirette della pandemia come il ritardo nell’accesso al Pronto Soccorso pediatrico, la riduzione delle coperture vaccinali e l’aumento dei casi di disturbi neuropsichiatrici sono i più importanti. Questo studio si è posto l’obiettivo di valutare l’impatto del COVID-19 sugli accessi in Pronto Soccorso Pediatrico della Clinica Pediatrica di Pavia dall’inizio della pandemia fino ad Aprile 2021, con particolare riferimento alle caratteristiche cliniche e alla gravità delle patologie che hanno necessitato il ricorso al Pronto Soccorso. Dall’analisi dei dati è stata rilevata una significativa riduzione (-50% circa) degli accessi al Pronto Soccorso pediatrico durante la pandemia rispetto alla fase pre-pandemica (2019), in accordo alle casistiche pediatriche pubblicate in altri Paesi e in Italia. La maggior parte dei pazienti valutati in Pronto Soccorso pediatrico presentava un’età compresa fra 1-5 anni. Il maggior numero di accessi (81%) è stato registrato con Codice di Triage Verde. Tale dato si è mantenuto costante nel corso delle diverse fasi della pandemia. La maggior parte dei pazienti ha effettuato accesso in Pronto Soccorso pediatrico per infezioni delle vie respiratorie e sintomi gastrointestinali (di cui dolore addominale 9%). Degno di nota è l’elevata prevalenza di accessi per traumi e ferite (13%), aumentata soprattutto durante la prima fase pandemica e di lockdown (18%). Dall’inizio della pandemia presso il Pronto Soccorso pediatrico sono stati valutati 149 (2%) pazienti con infezione sintomatica da SARS-CoV-2, con una lieve prevalenza nel sesso maschile e nella fascia d’età compresa fra 1-5 anni. Circa un terzo (32%) dei bambini con COVID-19 sintomatico ha necessitato di ricovero ospedaliero principalmente a causa di manifestazioni moderate-gravi della malattia, dell’età (< 1 anno) o per la presenza di comorbidità.
Impatto del COVID 19 sulle attività del Pronto Soccorso Pediatrico: l’esperienza della Clinica Pediatrica di Pavia
CONTE, ANTONELLA
2020/2021
Abstract
I danni indiretti causati dalla attuale pandemia da SARS-CoV-2 nella popolazione generale e in età pediatrica in particolare vengono sempre meglio delineati ed è sempre più chiaro quanto essi siano ingenti e riguardino una vasta gamma di aspetti. Se da una parte, infatti, la proporzione di casi gravi direttamente associati alla infezione da SARS-CoV-2 in età pediatrica sembra essere intorno all’1-2% ed i decessi estremamente rari, le conseguenze secondarie o indirette della pandemia come il ritardo nell’accesso al Pronto Soccorso pediatrico, la riduzione delle coperture vaccinali e l’aumento dei casi di disturbi neuropsichiatrici sono i più importanti. Questo studio si è posto l’obiettivo di valutare l’impatto del COVID-19 sugli accessi in Pronto Soccorso Pediatrico della Clinica Pediatrica di Pavia dall’inizio della pandemia fino ad Aprile 2021, con particolare riferimento alle caratteristiche cliniche e alla gravità delle patologie che hanno necessitato il ricorso al Pronto Soccorso. Dall’analisi dei dati è stata rilevata una significativa riduzione (-50% circa) degli accessi al Pronto Soccorso pediatrico durante la pandemia rispetto alla fase pre-pandemica (2019), in accordo alle casistiche pediatriche pubblicate in altri Paesi e in Italia. La maggior parte dei pazienti valutati in Pronto Soccorso pediatrico presentava un’età compresa fra 1-5 anni. Il maggior numero di accessi (81%) è stato registrato con Codice di Triage Verde. Tale dato si è mantenuto costante nel corso delle diverse fasi della pandemia. La maggior parte dei pazienti ha effettuato accesso in Pronto Soccorso pediatrico per infezioni delle vie respiratorie e sintomi gastrointestinali (di cui dolore addominale 9%). Degno di nota è l’elevata prevalenza di accessi per traumi e ferite (13%), aumentata soprattutto durante la prima fase pandemica e di lockdown (18%). Dall’inizio della pandemia presso il Pronto Soccorso pediatrico sono stati valutati 149 (2%) pazienti con infezione sintomatica da SARS-CoV-2, con una lieve prevalenza nel sesso maschile e nella fascia d’età compresa fra 1-5 anni. Circa un terzo (32%) dei bambini con COVID-19 sintomatico ha necessitato di ricovero ospedaliero principalmente a causa di manifestazioni moderate-gravi della malattia, dell’età (< 1 anno) o per la presenza di comorbidità.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/13155