Introduzione. La lombalgia cronica aspecifica è definita come dolore alla schiena che dura da almeno 3 mesi in assenza di patologia organica sottostante; è la forma più diffusa di dolore cronico e si stima che circa l’84% della popolazione ne sarà affetto almeno una volta nella vita. Obiettivo dello studio è quello di effettuare una revisione della letteratura sull’efficacia di diversi tipi di trattamento, tra cui esercizio fisico, manipolazioni, terapie fisiche, approcci cognitivo-comportamentali, educazionali e motivazionali. Materiali e metodi. Sono stati inclusi nella revisione 94 articoli che rispettavano i seguenti criteri di inclusione: condizione di lombalgia cronica aspecifica; dolore presente da almeno 3 mesi; età > 16 anni. Gli articoli che consideravano condizioni dolorose dovute ad una causa specifica sono stati esclusi. Risultati. L’esercizio fisico comporta miglioramenti significativi nel dolore (35 articoli), nella disabilità (28) e nella qualità di vita (9); 9 studi al contrario non mostrano effetti positivi nel dolore e nella disabilità in seguito ad esso. Diversi studi sostengono l’efficacia della combinazione di esercizio fisico con tecniche psicoterapiche, approcci motivazionali e terapie bio-psicosociali, e di approcci combinati di esercizio fisico, terapie fisiche e tecniche manipolative. In alcuni studi dove vengono confrontate tipologie terapeutiche differenti (esercizio fisico, tecniche manipolative, terapie fisiche, taping, approcci di tipo cognitivo-comportamentale) risultano miglioramenti significativi in entrambe le tipologie, senza evidenze di una maggiore efficacia di una o dell’altra. Discussione. Emergono indicazioni per l’utilizzo dell’esercizio fisico e di combinazioni di esercizio fisico, approcci motivazionali, educazione del paziente e educazione bio-psicosociale. È stato osservato che le terapie fisiche risultano essere efficaci solo in combinazione all’esercizio fisico, mentre le terapie manuali non mostrano effetti benefici superiori alla sola esecuzione di esercizio fisico.
Strategie terapeutiche nella riabilitazione della lombalgia cronica aspecifica: revisione della letteratura
DAL BO, LUCA
2020/2021
Abstract
Introduzione. La lombalgia cronica aspecifica è definita come dolore alla schiena che dura da almeno 3 mesi in assenza di patologia organica sottostante; è la forma più diffusa di dolore cronico e si stima che circa l’84% della popolazione ne sarà affetto almeno una volta nella vita. Obiettivo dello studio è quello di effettuare una revisione della letteratura sull’efficacia di diversi tipi di trattamento, tra cui esercizio fisico, manipolazioni, terapie fisiche, approcci cognitivo-comportamentali, educazionali e motivazionali. Materiali e metodi. Sono stati inclusi nella revisione 94 articoli che rispettavano i seguenti criteri di inclusione: condizione di lombalgia cronica aspecifica; dolore presente da almeno 3 mesi; età > 16 anni. Gli articoli che consideravano condizioni dolorose dovute ad una causa specifica sono stati esclusi. Risultati. L’esercizio fisico comporta miglioramenti significativi nel dolore (35 articoli), nella disabilità (28) e nella qualità di vita (9); 9 studi al contrario non mostrano effetti positivi nel dolore e nella disabilità in seguito ad esso. Diversi studi sostengono l’efficacia della combinazione di esercizio fisico con tecniche psicoterapiche, approcci motivazionali e terapie bio-psicosociali, e di approcci combinati di esercizio fisico, terapie fisiche e tecniche manipolative. In alcuni studi dove vengono confrontate tipologie terapeutiche differenti (esercizio fisico, tecniche manipolative, terapie fisiche, taping, approcci di tipo cognitivo-comportamentale) risultano miglioramenti significativi in entrambe le tipologie, senza evidenze di una maggiore efficacia di una o dell’altra. Discussione. Emergono indicazioni per l’utilizzo dell’esercizio fisico e di combinazioni di esercizio fisico, approcci motivazionali, educazione del paziente e educazione bio-psicosociale. È stato osservato che le terapie fisiche risultano essere efficaci solo in combinazione all’esercizio fisico, mentre le terapie manuali non mostrano effetti benefici superiori alla sola esecuzione di esercizio fisico.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/13218