I prodotti farmaceutici rappresentano un argomento di grande interesse pubblico dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Per questo motivo, l’industria farmaceutica deve garantire una buona qualità dei suoi prodotti, mantenuta nel tempo, ottenuta grazie a processi di produzione normati dalle Good Manufacturing Practice (GMP) e da puntuali controlli svolti nei laboratori di controllo qualità chimica e microbiologica. Questa tesi ha lo scopo di evidenziare l’importanza del controllo di qualità microbiologica a partire dalle utilities, come acqua, materie prime e materiali di confezionamento, fino ai prodotti finiti, dove l’eventuale presenza di contaminazione microbica potrebbe influire sull’integrità del prodotto finale e di conseguenza sulla sicurezza del destinatario, il paziente. Per queste ragioni, diventa fondamentale monitorare, attraverso metodiche convalidate, l’eventuale contaminazione microbica in tutte le fasi del processo produttivo per garantire che siano conformi ai limiti vigenti. Nel dettaglio, le principali metodologie che vengono svolte nel laboratorio microbiologico sono le seguenti: la determinazione del bioburden (carica microbica), il LAL test (ricerca dell’endotossina batterica) e il test di sterilità sul prodotto finito. I risultati di questi test devono essere conformi ai limiti stabiliti dalle Farmacopee (EP, USP) e, in molti casi, vengono rispettati limiti definiti dall’azienda stessa, più restrittivi rispetto a quelli riportati in Farmacopea, sulla base delle caratteristiche del prodotto finito e della modalità di somministrazione. La grande varietà delle forme farmaceutiche iniettabili, prodotte mediante processi in asepsi o a sterilizzazione terminale, sono soggette a studi preliminari di convalida al fine di appurare la metodologia più corretta per la determinazione della conta totale di batteri aerobi (TAMC) e della conta totale di lieviti e muffe (TYMC). Questo approccio viene esteso per tutte le materie prime da analizzare e durante lo studio di una convalida TAMC/TYMC verranno considerate le caratteristiche del prodotto in esame e i limiti TAMC/TYMC imposti dalla Farmacopea o dai limiti interni dell’Azienda. Nel nostro caso, è stata scelta come oggetto di convalida una materia prima, il Micofenolato Mofetile, un farmaco antirigetto e immunosoppressore. È stato sottoposto a varie prove analitiche per arrivare al metodo più accurato che permette di ottenere una Recovery microbica superiore al 50% rispetto al controllo positivo di riferimento. Raggiunto questo scopo, verrà redatto il metodo convalidato, che sarà quello ufficiale, con il quale verranno sempre analizzati i campioni di Micofenolato Mofetile.

Controllo qualità microbiologica di prodotti farmaceutici iniettabili: metodologie analitiche su materie prime, prodotti finiti e convalida TAMC / TYMC di prodotti non obbligatoriamente sterili

VECCHIONE, SARA
2019/2020

Abstract

I prodotti farmaceutici rappresentano un argomento di grande interesse pubblico dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. Per questo motivo, l’industria farmaceutica deve garantire una buona qualità dei suoi prodotti, mantenuta nel tempo, ottenuta grazie a processi di produzione normati dalle Good Manufacturing Practice (GMP) e da puntuali controlli svolti nei laboratori di controllo qualità chimica e microbiologica. Questa tesi ha lo scopo di evidenziare l’importanza del controllo di qualità microbiologica a partire dalle utilities, come acqua, materie prime e materiali di confezionamento, fino ai prodotti finiti, dove l’eventuale presenza di contaminazione microbica potrebbe influire sull’integrità del prodotto finale e di conseguenza sulla sicurezza del destinatario, il paziente. Per queste ragioni, diventa fondamentale monitorare, attraverso metodiche convalidate, l’eventuale contaminazione microbica in tutte le fasi del processo produttivo per garantire che siano conformi ai limiti vigenti. Nel dettaglio, le principali metodologie che vengono svolte nel laboratorio microbiologico sono le seguenti: la determinazione del bioburden (carica microbica), il LAL test (ricerca dell’endotossina batterica) e il test di sterilità sul prodotto finito. I risultati di questi test devono essere conformi ai limiti stabiliti dalle Farmacopee (EP, USP) e, in molti casi, vengono rispettati limiti definiti dall’azienda stessa, più restrittivi rispetto a quelli riportati in Farmacopea, sulla base delle caratteristiche del prodotto finito e della modalità di somministrazione. La grande varietà delle forme farmaceutiche iniettabili, prodotte mediante processi in asepsi o a sterilizzazione terminale, sono soggette a studi preliminari di convalida al fine di appurare la metodologia più corretta per la determinazione della conta totale di batteri aerobi (TAMC) e della conta totale di lieviti e muffe (TYMC). Questo approccio viene esteso per tutte le materie prime da analizzare e durante lo studio di una convalida TAMC/TYMC verranno considerate le caratteristiche del prodotto in esame e i limiti TAMC/TYMC imposti dalla Farmacopea o dai limiti interni dell’Azienda. Nel nostro caso, è stata scelta come oggetto di convalida una materia prima, il Micofenolato Mofetile, un farmaco antirigetto e immunosoppressore. È stato sottoposto a varie prove analitiche per arrivare al metodo più accurato che permette di ottenere una Recovery microbica superiore al 50% rispetto al controllo positivo di riferimento. Raggiunto questo scopo, verrà redatto il metodo convalidato, che sarà quello ufficiale, con il quale verranno sempre analizzati i campioni di Micofenolato Mofetile.
2019
Microbiological quality control of injectable pharmaceutical products: analytical assay on raw materials, final products and TAMC / TYMC validation of non-sterile product
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/13285