Il presente elaborato di tesi si propone di esaminare dal punto di vista tecnologico e biofarmaceutico le diverse strategie attualmente in fase di studio e già approvate che impiegano sistemi nanostrutturati, sia come agenti antimicrobici che per la veicolazione di antibiotici esistenti, che possono rappresentare una chiave nella lotta all’antibiotico-resistenza. Dopo un’attenta analisi dei meccanismi per cui l’antibiotico-resistenza riesce a svilupparsi, vengono esaminate le principali nanoparticelle organiche (liposomi, nanoparticelle solide-lipidiche, micelle polimeriche) utilizzate come carrier di antibiotici e le nanoparticelle inorganiche (d’oro, d’argento, a base di ossido di zinco, nanoparticelle di silice mesoporosa) dotate di proprietà antibatteriche. Si espongono dunque i vantaggi che queste formulazioni possono apportare, rispetto ai farmaci tradizionali, di fronte al recente aumento esponenziale dell’antibiotico-resistenza. Un’adeguata progettazione dei materiali e la funzionalizzazione superficiale permettono di ottenere un’elevata selettività contro i batteri, di superare i meccanismi di resistenza e consentono combinazioni sinergiche con antibiotici già in commercio. Vengono, in seguito, elencati alcuni trials clinici attualmente in corso e formulazioni già approvate che coinvolgono sistemi nanostrutturati a base di antibiotici esistenti (ciprofloxacina e amikacina) e alcuni in studio per il trattamento della tubercolosi multi-resistente. Si conclude quindi con le prospettive future e le numerose sfide ancora da affrontare nel campo della nanomedicina, con un cenno ai peptidi antimicrobici, come strategia alternativa per l’eradicazione dei patogeni “ESKAPE”, e ai recenti progetti finanziati dall’UE nella ricerca riguardo l’antibiotico-resistenza.

La nanotecnologia: un potenziale alleato per vincere i meccanismi di antibiotico-resistenza

VATAMANU, COSMIN IULIAN
2020/2021

Abstract

Il presente elaborato di tesi si propone di esaminare dal punto di vista tecnologico e biofarmaceutico le diverse strategie attualmente in fase di studio e già approvate che impiegano sistemi nanostrutturati, sia come agenti antimicrobici che per la veicolazione di antibiotici esistenti, che possono rappresentare una chiave nella lotta all’antibiotico-resistenza. Dopo un’attenta analisi dei meccanismi per cui l’antibiotico-resistenza riesce a svilupparsi, vengono esaminate le principali nanoparticelle organiche (liposomi, nanoparticelle solide-lipidiche, micelle polimeriche) utilizzate come carrier di antibiotici e le nanoparticelle inorganiche (d’oro, d’argento, a base di ossido di zinco, nanoparticelle di silice mesoporosa) dotate di proprietà antibatteriche. Si espongono dunque i vantaggi che queste formulazioni possono apportare, rispetto ai farmaci tradizionali, di fronte al recente aumento esponenziale dell’antibiotico-resistenza. Un’adeguata progettazione dei materiali e la funzionalizzazione superficiale permettono di ottenere un’elevata selettività contro i batteri, di superare i meccanismi di resistenza e consentono combinazioni sinergiche con antibiotici già in commercio. Vengono, in seguito, elencati alcuni trials clinici attualmente in corso e formulazioni già approvate che coinvolgono sistemi nanostrutturati a base di antibiotici esistenti (ciprofloxacina e amikacina) e alcuni in studio per il trattamento della tubercolosi multi-resistente. Si conclude quindi con le prospettive future e le numerose sfide ancora da affrontare nel campo della nanomedicina, con un cenno ai peptidi antimicrobici, come strategia alternativa per l’eradicazione dei patogeni “ESKAPE”, e ai recenti progetti finanziati dall’UE nella ricerca riguardo l’antibiotico-resistenza.
2020
Nanotechnology: a potential ally for overcoming antibiotic-resistance mechanisms
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/13549