Introduzione L'isolamento sociale imposto durante la pandemia di COVID-19 come misura di protezione dal contagio nelle unità ospedaliere dedicate alla cura dei pazienti positivi ha aumentato la sofferenza, le esperienze di disagio psicologico e il sentimento di solitudine a causa della mancanza di relazioni umane nei pazienti ricoverati. Inoltre, gli operatori sanitari hanno anche provato sentimenti di frustrazione per la difficoltà di fornire cure compassionevoli ai pazienti. Tuttavia, l'equilibrio tra rischi e benefici per gli operatori sanitari in prima linea contro il COVID-19 aveva giustificato l'adozione dell'isolamento sociale. Tuttavia, l'isolamento sociale è stato esteso anche alle Unità Operative COVID-free, con conseguenze sul benessere fisico, psicologico e sociale dei pazienti, e innescando un crescente dibattito etico e deontologico nel campo dell'isolamento sociale applicato ai pazienti non affetti da COVID-19, per i quali l'isolamento sociale sembra ricadere in quelle che vengono definite cure mancate. Ad oggi, l'esperienza di pazienti e infermieri riguardo all'isolamento sociale nelle Unità Operative COVID-free non è ancora stato indagato, soprattutto utilizzando un approccio qualitativo. Obiettivo L'obiettivo di questo studio è esplorare e descrivere l'esperienza di pazienti e infermieri nelle unità operative COVID-free riguardo all'isolamento sociale, implementato come restrizione protettiva durante il periodo di pandemia di COVID-19. Nello specifico, questo studio vuole indagare l'impatto dell'isolamento sociale nel periodo di ricovero dei pazienti non affetti da COVID-19, e nel rapporto di cura tra paziente e infermiere. Materiale e metodi Uno studio qualitativo è stato realizzato applicando l'approccio dell'analisi fenomenologica interpretativa (IPA). La raccolta dei dati è stata effettuata tra marzo e luglio 2021, attraverso interviste semi-strutturate su un campione intenzionale. Il rigore dell'analisi dei dati è stato assicurato dai processi di credibilità, trasferibilità e affidabilità. Risultati Sedici partecipanti (7 pazienti e 9 infermieri) sono stati intervistati dai ricercatori sulla loro esperienza di vivere il ricovero in isolamento (per i pazienti) e di lavorare in isolamento (per gli infermieri). Dall'analisi delle interviste sono emersi quattro temi principali: (1) Non tutte le emozioni erano condivise, (2) Una restrizione che ha cambiato la vita quotidiana, (3) Relazione di cura compromessa, (4) Isolamento portatore di cambiamento. I risultati mostrano le difficoltà emerse durante la pandemia nelle unità COVID-free e come la mancanza di visite familiari e il tempo insufficiente per l'assistenza abbiano influenzato questa esperienza. Gli infermieri hanno spesso dovuto sostituire la presenza di un parente, diventando il punto di riferimento per il paziente, ma il tempo di cura è stato spesso ridotto dagli innumerevoli compiti da svolgere, portando spesso a una condizione di mancanza di contatto umano e di emozioni negative. Conclusioni La risposta emergenziale alla pandemia ha necessariamente comportato una significativa limitazione dei rapporti umani e professionali, che però devono rimanere al centro dell'attenzione degli operatori sanitari, impegnati in attività di assistenza e cura. I risultati dello studio consentono di riflettere sull'importanza dell'assistenza infermieristica e delle criticità incontrate durante la pandemia, per poter pensare a come migliorare la relazione di cura nel rispetto dell'etica della cura, garantendo l'applicazione delle regole e la sicurezza degli operatori sanitari. Parole chiave COVID-19, isolamento sociale, parenti, etica, relazione di cura, infermiere.

Il tempo di relazione è tempo di cura: l’esperienza dei pazienti e dei professionisti infermieri riguardo all’isolamento preventivo in epoca COVID-19

VANGONE, IDA
2020/2021

Abstract

Introduzione L'isolamento sociale imposto durante la pandemia di COVID-19 come misura di protezione dal contagio nelle unità ospedaliere dedicate alla cura dei pazienti positivi ha aumentato la sofferenza, le esperienze di disagio psicologico e il sentimento di solitudine a causa della mancanza di relazioni umane nei pazienti ricoverati. Inoltre, gli operatori sanitari hanno anche provato sentimenti di frustrazione per la difficoltà di fornire cure compassionevoli ai pazienti. Tuttavia, l'equilibrio tra rischi e benefici per gli operatori sanitari in prima linea contro il COVID-19 aveva giustificato l'adozione dell'isolamento sociale. Tuttavia, l'isolamento sociale è stato esteso anche alle Unità Operative COVID-free, con conseguenze sul benessere fisico, psicologico e sociale dei pazienti, e innescando un crescente dibattito etico e deontologico nel campo dell'isolamento sociale applicato ai pazienti non affetti da COVID-19, per i quali l'isolamento sociale sembra ricadere in quelle che vengono definite cure mancate. Ad oggi, l'esperienza di pazienti e infermieri riguardo all'isolamento sociale nelle Unità Operative COVID-free non è ancora stato indagato, soprattutto utilizzando un approccio qualitativo. Obiettivo L'obiettivo di questo studio è esplorare e descrivere l'esperienza di pazienti e infermieri nelle unità operative COVID-free riguardo all'isolamento sociale, implementato come restrizione protettiva durante il periodo di pandemia di COVID-19. Nello specifico, questo studio vuole indagare l'impatto dell'isolamento sociale nel periodo di ricovero dei pazienti non affetti da COVID-19, e nel rapporto di cura tra paziente e infermiere. Materiale e metodi Uno studio qualitativo è stato realizzato applicando l'approccio dell'analisi fenomenologica interpretativa (IPA). La raccolta dei dati è stata effettuata tra marzo e luglio 2021, attraverso interviste semi-strutturate su un campione intenzionale. Il rigore dell'analisi dei dati è stato assicurato dai processi di credibilità, trasferibilità e affidabilità. Risultati Sedici partecipanti (7 pazienti e 9 infermieri) sono stati intervistati dai ricercatori sulla loro esperienza di vivere il ricovero in isolamento (per i pazienti) e di lavorare in isolamento (per gli infermieri). Dall'analisi delle interviste sono emersi quattro temi principali: (1) Non tutte le emozioni erano condivise, (2) Una restrizione che ha cambiato la vita quotidiana, (3) Relazione di cura compromessa, (4) Isolamento portatore di cambiamento. I risultati mostrano le difficoltà emerse durante la pandemia nelle unità COVID-free e come la mancanza di visite familiari e il tempo insufficiente per l'assistenza abbiano influenzato questa esperienza. Gli infermieri hanno spesso dovuto sostituire la presenza di un parente, diventando il punto di riferimento per il paziente, ma il tempo di cura è stato spesso ridotto dagli innumerevoli compiti da svolgere, portando spesso a una condizione di mancanza di contatto umano e di emozioni negative. Conclusioni La risposta emergenziale alla pandemia ha necessariamente comportato una significativa limitazione dei rapporti umani e professionali, che però devono rimanere al centro dell'attenzione degli operatori sanitari, impegnati in attività di assistenza e cura. I risultati dello studio consentono di riflettere sull'importanza dell'assistenza infermieristica e delle criticità incontrate durante la pandemia, per poter pensare a come migliorare la relazione di cura nel rispetto dell'etica della cura, garantendo l'applicazione delle regole e la sicurezza degli operatori sanitari. Parole chiave COVID-19, isolamento sociale, parenti, etica, relazione di cura, infermiere.
2020
Time for relationship is time for care: experiences of patients and nurses on social isolation in covid-free hospitalizing
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/13706