Negli ultimi decenni il concetto di infezioni ospedaliere si è notevolmente evoluto ed ampliato. Se dapprima le infezioni nosocomiali erano circoscritte all’interno degli ospedali, dagli anni ’90 il numero dei pazienti richiedenti assistenza sanitaria nei luoghi di cura extra-ospedalieri, è aumentato in maniera considerevole, diffondendo di conseguenza tali infezioni anche al di fuori dei reparti. Le strutture residenziali per anziani stanno assumendo sempre più rilievo ed importanza nel panorama mondiale. Altrettanta importanza e rilevanza stanno assumendo le infezioni correlate a tali strutture, causate da batteri resistenti agli antibiotici (anche Multi-Drug Resistant, MDR); dati recenti dimostrano che i pazienti degenti presso queste strutture costituiscono un serbatoio importante di tali infezioni. La diffusione extra-ospedaliera dei patogeni MDR è soprattutto a carico delle Enterobacteriaceae produttori di AmpC, ESβL e carbapenemasi; si tratta in genere di patogeni nosocomiali, che rappresentano un’emergenza sanitaria globale per il consistente aumento della mortalità e morbidità dei pazienti infettati. Le infezioni alle vie urinarie (IVU) sono tra le più frequenti e responsabili di un utilizzo spropositato e sempre maggiore di antibiotici che rafforza la comparsa di infezioni MDR, con un conseguente aumento di rischio di serie complicanze e del tasso di mortalità. Il lavoro svolto durante il mio internato di tesi ha avuto come scopo quello di raccogliere, studiare e monitorare, sotto la supervisione del Dott. Giovanni Brinch, la diffusione di Enterobatteri MDR, responsabili di infezioni alle vie urinarie in pazienti anziani residenti presso le case di riposo “Papa Giovanni XIII” e “Casa Insieme” di Ragusa. Lo studio si è focalizzato sulla ricerca di Enterobacteriaceae produttori di ESβL, carbapenemasi e cefalosporinasi AmpC acquisite o derepresse in campioni urinari, raccolti nel periodo compreso tra dicembre 2020 e maggio 2021. Sono stati poi analizzati microscopicamente (tramite microscopio e/o Arkray Aution Max AX-4030 e SediMax) e macroscopicamente (esame colturale) presso il “Laboratorio analisi cliniche Dr. Brinch & Dr. Battaglia”; ulteriore interesse è stato quello di determinare i profili di antibiotico-resistenza di tali batteri (tramite Vitek® 2 compact e/o Test di Kirby-Bauer) con conferma tramite test fenotipici. Sono stati raccolti in totale 714 campioni urinari da 51 pazienti, di cui 17 (33,3%), con 306 campioni urinari analizzati, sono risultati positivi per la colonizzazione di Enterobacteriaceae MDR. Il processamento di tali campioni biologici per la ricerca dei microrganismi patogeni, ha avuto come scopo quello di valutare il ruolo dei pazienti colonizzati/infettati, come potenziali reservoirs, nonché potenziali fonti di diffusione di tali microrganismi. Nel presente studio è stata rilevata una percentuale di antibiotico-resistenze batteriche non indifferente con un’elevata produzione di β-lattamasi negli solati di enterobatteri resistenti ai β-lattamici. Questo dato importante ed allarmante è stato riscontrato per tutti gli enterobatteri e sottolinea la necessità di monitorare frequentemente questi pazienti onde evitare la diffusione di ceppi clonali antibiotico-resistenti. È quindi di cruciale importanza l’identificazione precoce dei batteri Gram-negativi MDR, oltre che una sorveglianza attiva e costante, ai fini di un contenimento e controllo adeguato di tali patogeni. Resta fondamentale sottolineare l’importanza della corretta messa in pratica delle misure di prevenzione igienico-sanitarie, seguendo le linee guida per il controllo e il contenimento delle infezioni legate alla presenza batteri MDR associata quindi ad un costante ed adeguato aggiornamento di tutto il personale.
Ricerca di Enterobatteri multifarmaco-resistenti in campioni urinari provenienti da ospiti di residenze per anziani
FLORIDIA, NICOLETTA
2020/2021
Abstract
Negli ultimi decenni il concetto di infezioni ospedaliere si è notevolmente evoluto ed ampliato. Se dapprima le infezioni nosocomiali erano circoscritte all’interno degli ospedali, dagli anni ’90 il numero dei pazienti richiedenti assistenza sanitaria nei luoghi di cura extra-ospedalieri, è aumentato in maniera considerevole, diffondendo di conseguenza tali infezioni anche al di fuori dei reparti. Le strutture residenziali per anziani stanno assumendo sempre più rilievo ed importanza nel panorama mondiale. Altrettanta importanza e rilevanza stanno assumendo le infezioni correlate a tali strutture, causate da batteri resistenti agli antibiotici (anche Multi-Drug Resistant, MDR); dati recenti dimostrano che i pazienti degenti presso queste strutture costituiscono un serbatoio importante di tali infezioni. La diffusione extra-ospedaliera dei patogeni MDR è soprattutto a carico delle Enterobacteriaceae produttori di AmpC, ESβL e carbapenemasi; si tratta in genere di patogeni nosocomiali, che rappresentano un’emergenza sanitaria globale per il consistente aumento della mortalità e morbidità dei pazienti infettati. Le infezioni alle vie urinarie (IVU) sono tra le più frequenti e responsabili di un utilizzo spropositato e sempre maggiore di antibiotici che rafforza la comparsa di infezioni MDR, con un conseguente aumento di rischio di serie complicanze e del tasso di mortalità. Il lavoro svolto durante il mio internato di tesi ha avuto come scopo quello di raccogliere, studiare e monitorare, sotto la supervisione del Dott. Giovanni Brinch, la diffusione di Enterobatteri MDR, responsabili di infezioni alle vie urinarie in pazienti anziani residenti presso le case di riposo “Papa Giovanni XIII” e “Casa Insieme” di Ragusa. Lo studio si è focalizzato sulla ricerca di Enterobacteriaceae produttori di ESβL, carbapenemasi e cefalosporinasi AmpC acquisite o derepresse in campioni urinari, raccolti nel periodo compreso tra dicembre 2020 e maggio 2021. Sono stati poi analizzati microscopicamente (tramite microscopio e/o Arkray Aution Max AX-4030 e SediMax) e macroscopicamente (esame colturale) presso il “Laboratorio analisi cliniche Dr. Brinch & Dr. Battaglia”; ulteriore interesse è stato quello di determinare i profili di antibiotico-resistenza di tali batteri (tramite Vitek® 2 compact e/o Test di Kirby-Bauer) con conferma tramite test fenotipici. Sono stati raccolti in totale 714 campioni urinari da 51 pazienti, di cui 17 (33,3%), con 306 campioni urinari analizzati, sono risultati positivi per la colonizzazione di Enterobacteriaceae MDR. Il processamento di tali campioni biologici per la ricerca dei microrganismi patogeni, ha avuto come scopo quello di valutare il ruolo dei pazienti colonizzati/infettati, come potenziali reservoirs, nonché potenziali fonti di diffusione di tali microrganismi. Nel presente studio è stata rilevata una percentuale di antibiotico-resistenze batteriche non indifferente con un’elevata produzione di β-lattamasi negli solati di enterobatteri resistenti ai β-lattamici. Questo dato importante ed allarmante è stato riscontrato per tutti gli enterobatteri e sottolinea la necessità di monitorare frequentemente questi pazienti onde evitare la diffusione di ceppi clonali antibiotico-resistenti. È quindi di cruciale importanza l’identificazione precoce dei batteri Gram-negativi MDR, oltre che una sorveglianza attiva e costante, ai fini di un contenimento e controllo adeguato di tali patogeni. Resta fondamentale sottolineare l’importanza della corretta messa in pratica delle misure di prevenzione igienico-sanitarie, seguendo le linee guida per il controllo e il contenimento delle infezioni legate alla presenza batteri MDR associata quindi ad un costante ed adeguato aggiornamento di tutto il personale.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/13953