Il colangiocarcinoma intraepatico è un tumore maligno che insorge a livello dell’albero biliare. Nonostante sia considerato una neoplasia rara, nelle ultime decadi la sua incidenza e mortalità sono aumentati a livello mondiale, arrivando a rappresentare la seconda neoplasia epatica primaria più comune dopo il carcinoma epatocellulare. L’assenza di sintomi durante i primi stadi della malattia concorre ad una diagnosi tardiva, in stadio avanzato, che correla con tassi di sopravvivenza particolarmente bassi e opzioni terapeutiche limitate. L’immunità innata costituisce la prima linea di difesa dell’organismo, di cui le cellule Natural Killer (NK) sono gli effettori più importanti, svolgendo un ruolo chiave nel contrastare la trasformazione neoplastica. Numerosi fattori di stress, inclusa la trasformazione neoplastica, inducono l’espressione dei ligandi di NKG2D (Natural Killer Group 2 Member D), come MICA/B, permettendo l’attivazione delle cellule effettrici e l’uccisione delle cellule esprimenti i ligandi. In questo enunciato abbiamo studiato l’espressione di MICA/B (MHC I polypeptide-related sequence A e sequence B) nel colangiocarcinoma intraepatico (iCCA) e la funzionalità delle cellule NK periferiche e infiltranti il tessuto tumorale e non tumorale utilizzando l’anticorpo monoclonale umanizzato anti-MICA/B 7C6. Lo studio ha dimostrato che il tessuto tumorale e le linee primarie derivanti dai pazienti esprimono le proteine MICA/B, supportando l’utilizzo dell’anticorpo anti-MICA/B per mediare la funzione citotossica e di rilascio di citochine da parte delle NK. Nel nostro studio dimostriamo che l’anticorpo aumenta la capacità di degranulazione e il rilascio di interferone gamma (IFN-gamma) delle NK circolanti dei pazienti, così come delle NK infiltranti il tessuto non tumorale. Inoltre, le NK infiltranti il tessuto tumorale mostrano una maggiore capacità citotossica in presenza dell’anticorpo anti-MICA/B. I risultati di questo elaborato forniscono le basi per una possibile immunoterapia basata sull’utilizzo dell’anticorpo anti-MICA/B per stimolare la risposta antitumorale delle cellule NK nei pazienti con iCCA.

Utilizzo di un anticorpo monoclonale umanizzato anti-MICA/B nel colangiocarcinoma intraepatico

BRAMBILLA, ELENA LUISA
2020/2021

Abstract

Il colangiocarcinoma intraepatico è un tumore maligno che insorge a livello dell’albero biliare. Nonostante sia considerato una neoplasia rara, nelle ultime decadi la sua incidenza e mortalità sono aumentati a livello mondiale, arrivando a rappresentare la seconda neoplasia epatica primaria più comune dopo il carcinoma epatocellulare. L’assenza di sintomi durante i primi stadi della malattia concorre ad una diagnosi tardiva, in stadio avanzato, che correla con tassi di sopravvivenza particolarmente bassi e opzioni terapeutiche limitate. L’immunità innata costituisce la prima linea di difesa dell’organismo, di cui le cellule Natural Killer (NK) sono gli effettori più importanti, svolgendo un ruolo chiave nel contrastare la trasformazione neoplastica. Numerosi fattori di stress, inclusa la trasformazione neoplastica, inducono l’espressione dei ligandi di NKG2D (Natural Killer Group 2 Member D), come MICA/B, permettendo l’attivazione delle cellule effettrici e l’uccisione delle cellule esprimenti i ligandi. In questo enunciato abbiamo studiato l’espressione di MICA/B (MHC I polypeptide-related sequence A e sequence B) nel colangiocarcinoma intraepatico (iCCA) e la funzionalità delle cellule NK periferiche e infiltranti il tessuto tumorale e non tumorale utilizzando l’anticorpo monoclonale umanizzato anti-MICA/B 7C6. Lo studio ha dimostrato che il tessuto tumorale e le linee primarie derivanti dai pazienti esprimono le proteine MICA/B, supportando l’utilizzo dell’anticorpo anti-MICA/B per mediare la funzione citotossica e di rilascio di citochine da parte delle NK. Nel nostro studio dimostriamo che l’anticorpo aumenta la capacità di degranulazione e il rilascio di interferone gamma (IFN-gamma) delle NK circolanti dei pazienti, così come delle NK infiltranti il tessuto non tumorale. Inoltre, le NK infiltranti il tessuto tumorale mostrano una maggiore capacità citotossica in presenza dell’anticorpo anti-MICA/B. I risultati di questo elaborato forniscono le basi per una possibile immunoterapia basata sull’utilizzo dell’anticorpo anti-MICA/B per stimolare la risposta antitumorale delle cellule NK nei pazienti con iCCA.
2020
Use of a humanized anti-MICA / B monoclonal antibody in intrahepatic cholangiocarcinoma
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