L’elaborato si basa su un’analisi dei meccanismi d’azione dei farmaci utilizzati per il cancro alla prostata e degli effetti collaterali dovuti alla terapia. L’idea è nata dalla mia esperienza in farmacia durante il tirocinio in cui ho notato diverse prescrizioni per patologie legate alla prostata, fra cui anche farmaci per il tumore a tale organo, nonostante si tratti di una farmacia situata in un piccolo paese. Dalle ricerche su articoli scientifici si evince che il cancro alla prostata risulta essere la seconda patologia a livello globale a colpire la popolazione di sesso maschile e sembra essere influenzata da alcuni fattori di rischio, fra questi ritroviamo: ormoni, storia familiare, età, razza, istopatologia, agenti ambientali, obesità, fumo e dieta. Gli esami che vengono effettuati per l’identificazione di tale patologia sono: esame rettale, ultrasuoni, siero PSA (antigene prostatico specifico) e biopsia. In seguito all’esito di tali esami si procede con la scelta della terapia, i primi farmaci generalmente utilizzati sono gli agonisti e gli antagonisti del recettore degli androgeni, che agiscono subito sulla produzione ormonale andandola a ridurre. Esistono poi anche altre classi di farmaci che possono essere prescritte poiché anche in tale patologia si manifestano casi di resistenza alla terapia principale, tra le altre classi ritroviamo gli antiandrogeni e i taxani, questi ultimi sono dei chemioterapici che vanno ad agire direttamente sulla cellula tumorale. Proseguendo con la lettura degli articoli si registra come tale patologia può provocare effetti collaterali legati soprattutto alle ossa (come osteoporosi o metastasi), oppure casi di depressione per i quali si effettua un monitoraggio sottoponendo i soggetti a dei questionari di valutazione.
Cancro alla prostata: meccanismi d'azione dei farmaci ed effetti collaterali
CAGNA, MARTA
2020/2021
Abstract
L’elaborato si basa su un’analisi dei meccanismi d’azione dei farmaci utilizzati per il cancro alla prostata e degli effetti collaterali dovuti alla terapia. L’idea è nata dalla mia esperienza in farmacia durante il tirocinio in cui ho notato diverse prescrizioni per patologie legate alla prostata, fra cui anche farmaci per il tumore a tale organo, nonostante si tratti di una farmacia situata in un piccolo paese. Dalle ricerche su articoli scientifici si evince che il cancro alla prostata risulta essere la seconda patologia a livello globale a colpire la popolazione di sesso maschile e sembra essere influenzata da alcuni fattori di rischio, fra questi ritroviamo: ormoni, storia familiare, età, razza, istopatologia, agenti ambientali, obesità, fumo e dieta. Gli esami che vengono effettuati per l’identificazione di tale patologia sono: esame rettale, ultrasuoni, siero PSA (antigene prostatico specifico) e biopsia. In seguito all’esito di tali esami si procede con la scelta della terapia, i primi farmaci generalmente utilizzati sono gli agonisti e gli antagonisti del recettore degli androgeni, che agiscono subito sulla produzione ormonale andandola a ridurre. Esistono poi anche altre classi di farmaci che possono essere prescritte poiché anche in tale patologia si manifestano casi di resistenza alla terapia principale, tra le altre classi ritroviamo gli antiandrogeni e i taxani, questi ultimi sono dei chemioterapici che vanno ad agire direttamente sulla cellula tumorale. Proseguendo con la lettura degli articoli si registra come tale patologia può provocare effetti collaterali legati soprattutto alle ossa (come osteoporosi o metastasi), oppure casi di depressione per i quali si effettua un monitoraggio sottoponendo i soggetti a dei questionari di valutazione.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/14006