L’attività fisica è uno strumento fondamentale di prevenzione, riconosciuto e approvato dalla comunità scientifica, per numerose patologie e per mantenere il benessere psicofisico di ogni persona. Il periodo di isolamento domiciliare, indotto dalla pandemia da SARS-COV-2, ha condizionato fortemente la nostra quotidianità, modificando il nostro modo di lavorare, le nostre abitudini e il nostro modo di vivere. Siamo improvvisamente passati da una vita “dinamica” in cui le nostre giornate erano occupate da lavoro, commissioni ed impegni vari, ad una vita “statica”, permanendo dentro le nostre mura domestiche. Questa vita sedentaria, a cui l’uomo per natura non è abituato, ha limitato inevitabilmente l’attività fisica e sportiva. Sono sempre più numerosi gli studi che menzionano l’importanza dell’attività fisica praticata come prevenzione di numerose patologie quali cardiocircolatorie, metaboliche, muscolo - scheletriche e anche respiratorie. Per i pazienti affetti da BPCO aventi una patologia respiratoria “stabile”, l’attività fisica va effettuata regolarmente. Studi scientifici dimostrano che solitamente l’attività fisica nei pazienti con BPCO è scarsa, ciò porta ad una ridotta qualità della vita e maggior tasso di ricoveri ospedalieri e mortalità. E’importante intervenire, su questi pazienti con malattie respiratorie croniche, con una buona rieducazione respiratoria, intesa come intervento globale: con esercizi mirati al paziente ed interventi comportamentali utili a migliorare le funzionalità vitali riducendo i sintomi, ottimizzando il loro stato funzionale, aumentando la tolleranza allo sforzo avendo così una migliore qualità di vita. Il movimento, quindi, è inteso come terapia "riabilitativa" e preventiva contro eventuali recidive importante per il benessere del corpo e della mente.
L' importanza del riallenamento allo sforzo post covid-19
SCIANGULA, LUANA
2020/2021
Abstract
L’attività fisica è uno strumento fondamentale di prevenzione, riconosciuto e approvato dalla comunità scientifica, per numerose patologie e per mantenere il benessere psicofisico di ogni persona. Il periodo di isolamento domiciliare, indotto dalla pandemia da SARS-COV-2, ha condizionato fortemente la nostra quotidianità, modificando il nostro modo di lavorare, le nostre abitudini e il nostro modo di vivere. Siamo improvvisamente passati da una vita “dinamica” in cui le nostre giornate erano occupate da lavoro, commissioni ed impegni vari, ad una vita “statica”, permanendo dentro le nostre mura domestiche. Questa vita sedentaria, a cui l’uomo per natura non è abituato, ha limitato inevitabilmente l’attività fisica e sportiva. Sono sempre più numerosi gli studi che menzionano l’importanza dell’attività fisica praticata come prevenzione di numerose patologie quali cardiocircolatorie, metaboliche, muscolo - scheletriche e anche respiratorie. Per i pazienti affetti da BPCO aventi una patologia respiratoria “stabile”, l’attività fisica va effettuata regolarmente. Studi scientifici dimostrano che solitamente l’attività fisica nei pazienti con BPCO è scarsa, ciò porta ad una ridotta qualità della vita e maggior tasso di ricoveri ospedalieri e mortalità. E’importante intervenire, su questi pazienti con malattie respiratorie croniche, con una buona rieducazione respiratoria, intesa come intervento globale: con esercizi mirati al paziente ed interventi comportamentali utili a migliorare le funzionalità vitali riducendo i sintomi, ottimizzando il loro stato funzionale, aumentando la tolleranza allo sforzo avendo così una migliore qualità di vita. Il movimento, quindi, è inteso come terapia "riabilitativa" e preventiva contro eventuali recidive importante per il benessere del corpo e della mente.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/14041