Nell’ultimo decennio è stata rivolta una grande attenzione alla valutazione dell’efficacia di probiotici nel trattamento di patologie infiammatorie correlate alla disbiosi del microbiota come la sindrome dell’intestino irritabile (Irritable Bowel Syndrome, IBS) e la dermatite atopica (Atopic Dermatitis, AD). I probiotici sono microrganismi (soprattutto batteri) viventi e attivi, contenuti in specifici prodotti (integratori o alimenti) in numero sufficiente per esercitare un effetto positivo sulla salute, in particolare sull'ecosistema intestinale. L’effetto positivo dei probiotici nel trattamento delle disbiosi è riconosciuto. Tuttavia, l’indicazione di assumere probiotici non sempre è supportata da processi decisionali paziente-specifico ma solo da raccomandazioni empiriche; inoltre, l’assunzione di probiotici da parte del paziente avviene spesso in modo improprio senza una chiara idea della natura e dell’attività di questi prodotti. In questa tesi è stata intrapresa un’analisi sistematica degli studi clinici pubblicati negli ultimi dieci anni (2011-2021) riguardanti IBS e AD e l’uso di probiotici con l’obiettivo di derivare linee-guida per il trattamento di queste patologie con prodotti a base di microrganismi. Al fine di generare un unico dato conclusivo a partire da dati eterogenei sull’argomento, per la revisione sistematica della letteratura e la meta-analisi è stato utilizzato PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta Analysis), un metodo basato su un set minimo di item, e un approccio di Multi-Criteria Decision Analysis (MCDA) come strumento di supporto decisionale per stabilire, su base statistica, cosa è importante tra diverse opzioni in presenza di una pluralità di indicatori di efficacia. Il metodo PRISMA è articolato in una serie di step per l'identificazione, la selezione e la valutazione di articoli rilevanti per l'argomento di ricerca. Il metodo MCDA fornisce una guida per valutare opzioni multiple e alternative: definizione delle opzioni e dei criteri; attribuzione di valori specifici alle opzioni per ciascun criterio; calcolo del punteggio delle opzioni; attribuzione di un peso a ciascun criterio in base all’importanza relativa del criterio nella decisione mediante Analytical Hierarchical Process (AHP); calcolo del punteggio ponderato complessivo per ciascuna opzione; analisi dei risultati. L’analisi di 163 articoli (104 relativi a IBS e 59 a AD) riguardanti studi clinici che hanno utilizzato probiotici, prebiotici e simbiotici ha evidenziato che i ceppi più utilizzati, singolarmente o in combinazione, comprendono Lactobacillus rhamnosus, Lactobacillus acidophilus, Bifidobacterium animalis subsp. lactis. Le combinazioni dei ceppi sono state confrontate mediante MCDA. L’opzione più efficace, in termini di miglioramento dei disturbi fisici e psico-sociali, risulta essere la formulazione a base di L. rhamnosus e L. acidophilus, seguita dalla combinazione di L. rhamnosus con B. animalis subsp. lactis e dalla combinazione dei tre ceppi in quantità equivalenti. L’approccio metodologico PRISMA e MCDA, utilizzato per derivare linee-guida finalizzate a standardizzare le indicazioni relative all’uso di probiotici nell’IBS, potrebbe essere esteso alla valutazione dell’efficacia del trattamento con probiotici in funzione di altri fattori (es. età, sesso etc.). In generale, si tratta di un approccio trasversale applicabile ad altri casi di studio come strumento ex-ante per ottenere dati e informazioni di previsione su base statistica/probabilistica derivanti dall’analisi di dati pregressi che possono costituire il punto di partenza di sperimentazioni mirate.
Probiotici e trattamento delle disbiosi. Meta-analisi di 163 studi clinici e indicazioni di efficacia mediante Multi-Criteria Decision Analysis (MCDA)
CECCHERINI, CECILIA
2020/2021
Abstract
Nell’ultimo decennio è stata rivolta una grande attenzione alla valutazione dell’efficacia di probiotici nel trattamento di patologie infiammatorie correlate alla disbiosi del microbiota come la sindrome dell’intestino irritabile (Irritable Bowel Syndrome, IBS) e la dermatite atopica (Atopic Dermatitis, AD). I probiotici sono microrganismi (soprattutto batteri) viventi e attivi, contenuti in specifici prodotti (integratori o alimenti) in numero sufficiente per esercitare un effetto positivo sulla salute, in particolare sull'ecosistema intestinale. L’effetto positivo dei probiotici nel trattamento delle disbiosi è riconosciuto. Tuttavia, l’indicazione di assumere probiotici non sempre è supportata da processi decisionali paziente-specifico ma solo da raccomandazioni empiriche; inoltre, l’assunzione di probiotici da parte del paziente avviene spesso in modo improprio senza una chiara idea della natura e dell’attività di questi prodotti. In questa tesi è stata intrapresa un’analisi sistematica degli studi clinici pubblicati negli ultimi dieci anni (2011-2021) riguardanti IBS e AD e l’uso di probiotici con l’obiettivo di derivare linee-guida per il trattamento di queste patologie con prodotti a base di microrganismi. Al fine di generare un unico dato conclusivo a partire da dati eterogenei sull’argomento, per la revisione sistematica della letteratura e la meta-analisi è stato utilizzato PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta Analysis), un metodo basato su un set minimo di item, e un approccio di Multi-Criteria Decision Analysis (MCDA) come strumento di supporto decisionale per stabilire, su base statistica, cosa è importante tra diverse opzioni in presenza di una pluralità di indicatori di efficacia. Il metodo PRISMA è articolato in una serie di step per l'identificazione, la selezione e la valutazione di articoli rilevanti per l'argomento di ricerca. Il metodo MCDA fornisce una guida per valutare opzioni multiple e alternative: definizione delle opzioni e dei criteri; attribuzione di valori specifici alle opzioni per ciascun criterio; calcolo del punteggio delle opzioni; attribuzione di un peso a ciascun criterio in base all’importanza relativa del criterio nella decisione mediante Analytical Hierarchical Process (AHP); calcolo del punteggio ponderato complessivo per ciascuna opzione; analisi dei risultati. L’analisi di 163 articoli (104 relativi a IBS e 59 a AD) riguardanti studi clinici che hanno utilizzato probiotici, prebiotici e simbiotici ha evidenziato che i ceppi più utilizzati, singolarmente o in combinazione, comprendono Lactobacillus rhamnosus, Lactobacillus acidophilus, Bifidobacterium animalis subsp. lactis. Le combinazioni dei ceppi sono state confrontate mediante MCDA. L’opzione più efficace, in termini di miglioramento dei disturbi fisici e psico-sociali, risulta essere la formulazione a base di L. rhamnosus e L. acidophilus, seguita dalla combinazione di L. rhamnosus con B. animalis subsp. lactis e dalla combinazione dei tre ceppi in quantità equivalenti. L’approccio metodologico PRISMA e MCDA, utilizzato per derivare linee-guida finalizzate a standardizzare le indicazioni relative all’uso di probiotici nell’IBS, potrebbe essere esteso alla valutazione dell’efficacia del trattamento con probiotici in funzione di altri fattori (es. età, sesso etc.). In generale, si tratta di un approccio trasversale applicabile ad altri casi di studio come strumento ex-ante per ottenere dati e informazioni di previsione su base statistica/probabilistica derivanti dall’analisi di dati pregressi che possono costituire il punto di partenza di sperimentazioni mirate.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/14093