In many cases, a concept expressed by one single word in a language is not lexicalized in another one. This phenomenon is known in the literature as "lexical gap": a sort of hole in the lexicon of a language, an untranslatable word into that language. The fact that an equivalent word does not exist, though, does not mean that the concept it expresses can not be expressed in any way: languages exploit other different tools to convey meanings, such as different lexicalization patterns, complex predicates, more semantically general words. Through a series of examples of lexical gaps from different languages and their analysis and reinterpretation according to the linguistic tools languages use to express those concepts for which they do not have a specific word, the present thesis attempts to show that a way to convey meaning always exists. The fact that a concept is lexicalized in a language and not in another depends on how language and culture combine together and divide concepts, determining how external reality is perceived.

In molti casi, un concetto espresso per mezzo di una singola parola in una lingua non è invece lessicalizzato in un altra. Questo fenomeno è conosciuto nella letteratura come "lexical gap": una sorta di buco nel lessico di una lingua, una parola che risulta intraducibie in quella lingua. Il fatto che non esista una parola equivalente, però, non significa che il concetto che essa esprime non possa essere espresso in alcun modo: le lingue usano diversi altri strumenti per esprimere i significati, come diversi pattern di lessicalizzazione, complex predicates, parole semanticamente più generiche. Attraverso una rassegna di esempi di lexical gaps da diverse lingue e la loro analisi e reinterpretazone secondo gli strumenti linguistici che le lingue usano per esprimere quei concetti per cui non possiedono una parola specifica, questa tesi tenta di dimostrare che un modo per esprimere un significato esiste sempre. Il fatto che un certo concetto sia lessicalizzato in una lingua e non in un'altra dipende da come lingua e cultura si combinano e dividono i concetti, determinando il modo in cui la realtà esterna è concepita.

Reinterpretare Lexical Gaps: ricontestualizzazione linguistica di parole intraducibili

TORRE, ARIANNA
2020/2021

Abstract

In many cases, a concept expressed by one single word in a language is not lexicalized in another one. This phenomenon is known in the literature as "lexical gap": a sort of hole in the lexicon of a language, an untranslatable word into that language. The fact that an equivalent word does not exist, though, does not mean that the concept it expresses can not be expressed in any way: languages exploit other different tools to convey meanings, such as different lexicalization patterns, complex predicates, more semantically general words. Through a series of examples of lexical gaps from different languages and their analysis and reinterpretation according to the linguistic tools languages use to express those concepts for which they do not have a specific word, the present thesis attempts to show that a way to convey meaning always exists. The fact that a concept is lexicalized in a language and not in another depends on how language and culture combine together and divide concepts, determining how external reality is perceived.
2020
Reinterpreting Lexical Gaps: Linguistic Recontextualization of Untranslatable Words
In molti casi, un concetto espresso per mezzo di una singola parola in una lingua non è invece lessicalizzato in un altra. Questo fenomeno è conosciuto nella letteratura come "lexical gap": una sorta di buco nel lessico di una lingua, una parola che risulta intraducibie in quella lingua. Il fatto che non esista una parola equivalente, però, non significa che il concetto che essa esprime non possa essere espresso in alcun modo: le lingue usano diversi altri strumenti per esprimere i significati, come diversi pattern di lessicalizzazione, complex predicates, parole semanticamente più generiche. Attraverso una rassegna di esempi di lexical gaps da diverse lingue e la loro analisi e reinterpretazone secondo gli strumenti linguistici che le lingue usano per esprimere quei concetti per cui non possiedono una parola specifica, questa tesi tenta di dimostrare che un modo per esprimere un significato esiste sempre. Il fatto che un certo concetto sia lessicalizzato in una lingua e non in un'altra dipende da come lingua e cultura si combinano e dividono i concetti, determinando il modo in cui la realtà esterna è concepita.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/1414