Durante il periodo del mio internato ho svolto un tirocinio presso lo studio della Dr.ssa Elena Brugnatti, biologa nutrizionista, sito in Novara presso il centro Fisiopoli. L’obiettivo principale del mio lavoro è stato l’applicazione della dieta VLCKD a tre principali categorie di pazienti: persone in sovrappeso, obese e donne in menopausa. La VLCKD è una dieta normoproteica: l’apporto calorico di grassi e carboidrati risulta essere molto basso, facendo sì che il corpo entri in uno stato di chetosi ed inizi ad utilizzare come “combustibile” non più i carboidrati ma i grassi di riserva presenti nel tessuto adiposo, portando ad un dimagrimento rapido. Lo scopo principale è stato quello di far perdere peso ai pazienti e, allo stesso tempo, far raggiungere un buono stato di salute. La dieta VLCKD consente anche di ridurre lo stato infiammatorio che può essere presente nell’ organismo a seguito di un’alimentazione sbagliata o a causa di svariate patologie. Si è proceduto quindi ad un primo colloquio col paziente; successivamente, se il quadro clinico lo permetteva, è stata applicata la dieta VLCKD alle categorie di pazienti sopra elencate. Nelle visite di controllo sono stati valutati i risultati ottenuti non solo tramite il controllo del peso del paziente ma anche attraverso l’utilizzo del bioimpedenziometro. Trasferendo poi i dati ottenuti dallo strumento sul software Bodygram Dashboard®, si è valutata l’analisi vettoriale della BIA, che offre un importante ed immediato schema interpretativo circa lo stato di idratazione e di struttura dei tessuti del paziente. Questa tecnica permette di valutare in modo molto più approfondito lo stato di salute del paziente perché prende in considerazione non solo il peso ottenuto ma numerosi altri valori come il BMI, la massa magra, la massa grassa, la massa muscolare (in un corretto dimagrimento dovrebbe essere sempre preservata), il valore del metabolismo basale, l’acqua totale corporea e il rapporto tra i soluti Na/K che ci permettono di ottenere un quadro molto più approfondito, uniti ai valori dell’esame ematochimico del paziente, sullo stato di salute. In questo periodo abbiamo analizzato 24 casi. I pazienti sono stati raggruppati in tre categorie talvolta anche complementari tra di loro (per esempio donne in menopausa in sovrappeso o obese): pazienti obesi (livello di obesità di primo, secondo e terzo grado), pazienti in sovrappeso (con un BMI che non supera il punteggio di 29,9 per gli uomini e di 28,6 per le donne) e donne in menopausa. Dai risultati ottenuti si evince che il protocollo di dieta VLCKD utilizzato risulta efficace non solo per ridurre significativamente il peso corporeo in un lasso di tempo breve ma anche per migliorare il proprio stato di salute, sia dal punto di vista metabolico che psicologico; infatti i pazienti precisano che durante la dieta si sentono più energici, con una riduzione del senso di fame; il livello di idratazione quotidiano aumenta perché si avverte maggior bisogno di bere ed infine diminuisce anche il gonfiore. Per alcuni pazienti siamo riusciti a fare anche un confronto tra i valori ematochimici pre e post dieta, notando che i valori di funzionalità epatica, glicemia e colesterolo risultano migliorati. La dieta chetogenica risulta uno strumento estremamente efficace nella riduzione del peso corporeo e del grasso viscerale, preservando la massa muscolare (massa magra) e riducendo la massa grassa e l’infiammazione sistemica e migliorando anche il livello di idratazione corporea. In conclusione, si può affermare che i benefici di questa dieta risultano di gran lunga superiori rispetto ai rischi e che essa non è solo un metodo efficace per raggiungere l’obiettivo della perdita di peso e mantenerlo stabile nel tempo ma anche e soprattutto uno strumento per ottenere uno stato di benessere mentale, fisico e quindi complessivamente un miglioramento della qualità della vita.

Dieta chetogenica a basso contenuto calorico (VLCKD): studio dei suoi effetti in pazienti obesi, in sovrappeso e donne in menopausa

PLATINI, MICHELA
2020/2021

Abstract

Durante il periodo del mio internato ho svolto un tirocinio presso lo studio della Dr.ssa Elena Brugnatti, biologa nutrizionista, sito in Novara presso il centro Fisiopoli. L’obiettivo principale del mio lavoro è stato l’applicazione della dieta VLCKD a tre principali categorie di pazienti: persone in sovrappeso, obese e donne in menopausa. La VLCKD è una dieta normoproteica: l’apporto calorico di grassi e carboidrati risulta essere molto basso, facendo sì che il corpo entri in uno stato di chetosi ed inizi ad utilizzare come “combustibile” non più i carboidrati ma i grassi di riserva presenti nel tessuto adiposo, portando ad un dimagrimento rapido. Lo scopo principale è stato quello di far perdere peso ai pazienti e, allo stesso tempo, far raggiungere un buono stato di salute. La dieta VLCKD consente anche di ridurre lo stato infiammatorio che può essere presente nell’ organismo a seguito di un’alimentazione sbagliata o a causa di svariate patologie. Si è proceduto quindi ad un primo colloquio col paziente; successivamente, se il quadro clinico lo permetteva, è stata applicata la dieta VLCKD alle categorie di pazienti sopra elencate. Nelle visite di controllo sono stati valutati i risultati ottenuti non solo tramite il controllo del peso del paziente ma anche attraverso l’utilizzo del bioimpedenziometro. Trasferendo poi i dati ottenuti dallo strumento sul software Bodygram Dashboard®, si è valutata l’analisi vettoriale della BIA, che offre un importante ed immediato schema interpretativo circa lo stato di idratazione e di struttura dei tessuti del paziente. Questa tecnica permette di valutare in modo molto più approfondito lo stato di salute del paziente perché prende in considerazione non solo il peso ottenuto ma numerosi altri valori come il BMI, la massa magra, la massa grassa, la massa muscolare (in un corretto dimagrimento dovrebbe essere sempre preservata), il valore del metabolismo basale, l’acqua totale corporea e il rapporto tra i soluti Na/K che ci permettono di ottenere un quadro molto più approfondito, uniti ai valori dell’esame ematochimico del paziente, sullo stato di salute. In questo periodo abbiamo analizzato 24 casi. I pazienti sono stati raggruppati in tre categorie talvolta anche complementari tra di loro (per esempio donne in menopausa in sovrappeso o obese): pazienti obesi (livello di obesità di primo, secondo e terzo grado), pazienti in sovrappeso (con un BMI che non supera il punteggio di 29,9 per gli uomini e di 28,6 per le donne) e donne in menopausa. Dai risultati ottenuti si evince che il protocollo di dieta VLCKD utilizzato risulta efficace non solo per ridurre significativamente il peso corporeo in un lasso di tempo breve ma anche per migliorare il proprio stato di salute, sia dal punto di vista metabolico che psicologico; infatti i pazienti precisano che durante la dieta si sentono più energici, con una riduzione del senso di fame; il livello di idratazione quotidiano aumenta perché si avverte maggior bisogno di bere ed infine diminuisce anche il gonfiore. Per alcuni pazienti siamo riusciti a fare anche un confronto tra i valori ematochimici pre e post dieta, notando che i valori di funzionalità epatica, glicemia e colesterolo risultano migliorati. La dieta chetogenica risulta uno strumento estremamente efficace nella riduzione del peso corporeo e del grasso viscerale, preservando la massa muscolare (massa magra) e riducendo la massa grassa e l’infiammazione sistemica e migliorando anche il livello di idratazione corporea. In conclusione, si può affermare che i benefici di questa dieta risultano di gran lunga superiori rispetto ai rischi e che essa non è solo un metodo efficace per raggiungere l’obiettivo della perdita di peso e mantenerlo stabile nel tempo ma anche e soprattutto uno strumento per ottenere uno stato di benessere mentale, fisico e quindi complessivamente un miglioramento della qualità della vita.
2020
Very low calorie ketogenic diet (VLCKD): study of its effects in obese and overweight patients and menopause women
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/14188