Background: Il ritorno al lavoro (RTW) è una componente chiave nella riabilitazione del trauma cranico (TBI) e rappresenta un evento di estrema rilevanza per il benessere psicofisico e relazionale. Obiettivi: Esplorare il complesso processo di reinserimento lavorativo dei pazienti che hanno riportato un TBI e identificare i fattori maggiormente in grado di influenzare tale processo. Metodi: Sono stati reclutati 26 pazienti con trauma cranico, presso ICS Maugeri di Pavia. Le variabili di interesse sono state raccolte in 3 momenti: all’inizio della riabilitazione (T0) sono state raccolte variabili socio-demografiche, cliniche e occupazionali; al termine della riabilitazione (T1) sono state raccolte variabili relative alla scheda clinica e alla valutazione neuropsicologica; alla valutazione di follow-up (T2) è stato somministrato un questionario sulla storia della situazione occupazionale pre- e post-TBI del paziente e sulla percezione dell’ambiente di lavoro. Risultati: A T1 e a T2, la percentuale dei pazienti ritornati al lavoro è stata del 54%. Di questi il 57% ha sperimentato limitazioni lavorative e il 43% ha riscontrato barriere fisiche, cognitive e ambientali nel RTW. In media, il tempo di RTW è stato di 14,7 (DS=11,9) mesi. I risultati del test chi-quadro hanno identificato l’orario di lavoro full-time come fattore significativamente associato al RTW [χ2(2)= 9.1, p<.05]. I risultati del t-test hanno evidenziato differenze significative tra il gruppo RTW e il gruppo No-RTW per 4 item del questionario WORQ, relativi a limitazioni motorie [t(20)= -2.14, p<.05; t(20)= -2.26, p<.05; t(20)= -2.13, p<.05; t(20)= -2.69, p<.05] e per il punteggio corretto medio al test delle Matrici attentive [t(13)= 2.15, p=.05]. Sono emerse differenze significative anche tra il gruppo di soggetti con limitazione lavorative e il gruppo di soggetti senza limitazioni lavorative rispetto al punteggio medio alla sotto-scala del Vigore del questionario UWES-9 [t(12)= -3.56, p<.05]. Conclusioni: Le limitazioni fisiche e i deficit i attentivi che si sviluppano a seguito di un trauma cranico sono risultati i fattori maggiormente associati ad un mancato reinserimento lavorativo. Inoltre, il RTW può dipendere dal lavorare a tempo pieno prima dell’infortunio. Parole chiave: trauma cranico, ritorno al lavoro, riabilitazione professionale, barriere, facilitatori.

Reinserimento lavorativo dopo trauma cranico: studio esplorativo di follow-up

COSTA, KATIA
2020/2021

Abstract

Background: Il ritorno al lavoro (RTW) è una componente chiave nella riabilitazione del trauma cranico (TBI) e rappresenta un evento di estrema rilevanza per il benessere psicofisico e relazionale. Obiettivi: Esplorare il complesso processo di reinserimento lavorativo dei pazienti che hanno riportato un TBI e identificare i fattori maggiormente in grado di influenzare tale processo. Metodi: Sono stati reclutati 26 pazienti con trauma cranico, presso ICS Maugeri di Pavia. Le variabili di interesse sono state raccolte in 3 momenti: all’inizio della riabilitazione (T0) sono state raccolte variabili socio-demografiche, cliniche e occupazionali; al termine della riabilitazione (T1) sono state raccolte variabili relative alla scheda clinica e alla valutazione neuropsicologica; alla valutazione di follow-up (T2) è stato somministrato un questionario sulla storia della situazione occupazionale pre- e post-TBI del paziente e sulla percezione dell’ambiente di lavoro. Risultati: A T1 e a T2, la percentuale dei pazienti ritornati al lavoro è stata del 54%. Di questi il 57% ha sperimentato limitazioni lavorative e il 43% ha riscontrato barriere fisiche, cognitive e ambientali nel RTW. In media, il tempo di RTW è stato di 14,7 (DS=11,9) mesi. I risultati del test chi-quadro hanno identificato l’orario di lavoro full-time come fattore significativamente associato al RTW [χ2(2)= 9.1, p<.05]. I risultati del t-test hanno evidenziato differenze significative tra il gruppo RTW e il gruppo No-RTW per 4 item del questionario WORQ, relativi a limitazioni motorie [t(20)= -2.14, p<.05; t(20)= -2.26, p<.05; t(20)= -2.13, p<.05; t(20)= -2.69, p<.05] e per il punteggio corretto medio al test delle Matrici attentive [t(13)= 2.15, p=.05]. Sono emerse differenze significative anche tra il gruppo di soggetti con limitazione lavorative e il gruppo di soggetti senza limitazioni lavorative rispetto al punteggio medio alla sotto-scala del Vigore del questionario UWES-9 [t(12)= -3.56, p<.05]. Conclusioni: Le limitazioni fisiche e i deficit i attentivi che si sviluppano a seguito di un trauma cranico sono risultati i fattori maggiormente associati ad un mancato reinserimento lavorativo. Inoltre, il RTW può dipendere dal lavorare a tempo pieno prima dell’infortunio. Parole chiave: trauma cranico, ritorno al lavoro, riabilitazione professionale, barriere, facilitatori.
2020
Return to work after traumatic brain injury: an exploratory follow-up study
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/1428