Lo scritto di tesi che segue ha come fine quello di avviare una dissertazione critica su una delle storie più ricca di controversie dell’era moderna, quello che accadde dalla sua nascita alla sua fine in ambito educativo e sportivo in Germania Est (DDR). Analizzeremo il tessuto sociale dell’epoca, il contesto educativo, la capillarizzazione di strutture sportive all’interno dello Stato, la creazione di un’ideale socialista da seguire ad ogni costo e la realtà nella quale furono (per la maggior parte) costretti a vivere, allenatori ed atleti di quegli anni, cercando di dare una reale visione dei fatti, con occhio critico ma mai giudicante. Affronteremo inoltre l’emblema di quella “finta democrazia” che sfociò in quello che venne denominato anni dopo “Doping di Stato”, cercando di rispondere alla domanda che io stesso da “uomo di sport” e non, mi sono posto prima di affrontare questo argomento. Da tecnico e educatore consapevole o atleta (molte volte ma non sempre) inconsapevole, cos’avrei fatto? Il tutto scorrendo su una sottile linea di demarcazione, tra modello educativo e suo trasporto nel mondo sportivo.
Modello educativo e sport nella DDR
BUONTEMPO, SEBASTIANO
2021/2022
Abstract
Lo scritto di tesi che segue ha come fine quello di avviare una dissertazione critica su una delle storie più ricca di controversie dell’era moderna, quello che accadde dalla sua nascita alla sua fine in ambito educativo e sportivo in Germania Est (DDR). Analizzeremo il tessuto sociale dell’epoca, il contesto educativo, la capillarizzazione di strutture sportive all’interno dello Stato, la creazione di un’ideale socialista da seguire ad ogni costo e la realtà nella quale furono (per la maggior parte) costretti a vivere, allenatori ed atleti di quegli anni, cercando di dare una reale visione dei fatti, con occhio critico ma mai giudicante. Affronteremo inoltre l’emblema di quella “finta democrazia” che sfociò in quello che venne denominato anni dopo “Doping di Stato”, cercando di rispondere alla domanda che io stesso da “uomo di sport” e non, mi sono posto prima di affrontare questo argomento. Da tecnico e educatore consapevole o atleta (molte volte ma non sempre) inconsapevole, cos’avrei fatto? Il tutto scorrendo su una sottile linea di demarcazione, tra modello educativo e suo trasporto nel mondo sportivo.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/14446