Peony is a plant belonging to the Paeoniaceae family, mainly used in Western culture for ornamental purposes. However, in Chinese (TCM) and Oriental medicine, it has a long and established tradition of therapeutic use. The drug consists of a root, root bark, leaves, flowers and seeds of the plant. The genus Paeonia is classified into three sections: 1) Moutan, 2) Oanepia 3) Paeonia. These sections differ in morphological aspects and geographical distribution. The secondary metabolites extracted from the various parts of the plant are mainly monoterpene glycosides, flavonoids, tannins, stilbenes, triterpenoids, steroids and phenols. Among them, paeoniflorin, albiflorin and paeonol are the compounds whose activity has been evaluated in several studies. In particular, the extracts and secondary metabolites boast antioxidant, anti-inflammatory, antitumor, antibacterial, antiviral, and cardiovascular and CNS protective properties. Studies investigating these activities have been carried out mainly in vitro and animal models. The antioxidant activity of metabolites is due to different mechanisms of action, which results in good efficacy in the treatment of various diseases, including Alzheimer's disease, diabetes mellitus, cardiovascular diseases and tumors. Monoterpene glycosides are the class of compounds most endowed with anti-inflammatory activity and due to their properties, peony products and extracts can be used in the treatment of rheumatoid arthritis, chronic intestinal diseases, psoriasis, and asthma. Concerning the protective activity of the CNS, total glucosides of paeony (TGP), paeoniflorin and albiflorin are compounds that may find future application in the treatment of depression, Parkinson's disease, and Alzheimer's. Extracts of some peony species have also shown some antibacterial activity against Gram-positive bacteria and antifungal activity against some Candida species. An interesting point is the efficacy of Xuebijing (a TCM remedy in which peony is also contained) in treatment of COVID-19 infection. Paeoniflorin may also attenuate cardiac remodeling, while Radix Paeonia rubra has antithrombotic effects. Until now, there have not been many clinical studies in humans to investigate the efficacy of peony extracts. The studies carried out so far mainly concern the treatment of rheumatoid and psoriatic arthritis, chronic urticaria, alopecia areata, Sjögren's syndrome, lupus erythematosus, and acute pancreatitis. Although the results are promising, they still need confirmation based on randomised trials in large patient populations.

La peonia è una pianta appartenente alla famiglia delle Paeoniaceae, utilizzata nella cultura occidentale prevalentemente a scopo ornamentale. Al contrario, nella medicina cinese (MTC) ed orientale, ha una lunga e consolidata tradizione d’uso terapeutico. La droga è costituita dalla radice, dalla corteccia della radice, dalle foglie, dai fiori e dai semi della pianta. Il genere Paeonia è classificato in tre sezioni: 1) Moutan, la 2) Oanepia 3) Paeonia. Tali sezioni differiscono per aspetti morfologici e per la distribuzione geografica. I metaboliti secondari estratti dalle varie parti della pianta sono principalmente: glucosidi monoterpenici, flavonoidi, tannini, stilbeni, triterpenoidi, steroidi e fenoli. Tra questi, la paeoniflorina, l’albiflorina e il paeonolo sono i composti di cui è stata valutata l’attività in diversi studi. In particolare, gli estratti e i metaboliti secondari vantano proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antitumorali, antibatteriche, antivirali, protettive per il sistema cardiovascolare e per il SNC. Gli studi che analizzano tali attività sono stati effettuati principalmente in vitro e su modelli animali. L’attività antiossidante di alcuni metaboliti è dovuta a diversi meccanismi d’azione e ciò si traduce in una buona efficacia nel trattamento di numerose patologie, tra cui il morbo di Alzheimer, il diabete mellito, le patologie cardiovascolari e i tumori. I glicosidi monoterpenici sono dotati di attività antinfiammatoria, pertanto gli estratti di peonia possono trovare applicazione nel trattamento dell’artrite reumatoide, delle malattie croniche intestinali, della psoriasi e dell’asma. Per quanto riguarda l’attività protettiva sul SNC i glucosidi totali della peonia (TGP), la paeoniflorina e l’albiflorina sono i composti che potrebbero trovare una futura applicazione nel trattamento della depressione, del morbo di Parkinson e nell’Alzheimer. Gli estratti di alcune specie di peonia hanno mostrato anche una certa attività antibatterica contro i batteri Gram-positivi ed un’attività antifungina contro alcune specie di Candida. Interessante è l’efficacia dello Xuebijing (rimedio della MTC in cui è contenuta anche la peonia) nel trattamento dell’infezione da COVID-19, che è in grado di promuovere l’assorbimento delle lesioni polmonari. La paeoniflorina può attenuare il rimodellamento cardiaco, mentre Radix Paeonia rubra è dotata di effetti antitrombotici. Ad oggi, non sono stati realizzati molti studi clinici nell’uomo per testare l’efficacia degli estratti ottenuti a partire dalla peonia. Gli studi eseguiti fino ad ora riguardano prevalentemente il trattamento dell’artrite reumatoide e psoriasica, dell’orticaria cronica, dell’alopecia areata, della sindrome di Sjögren, del lupus eritematoso e della pancreatite acuta. Sebbene i risultati siano promettenti, necessitano ancora di conferme basate su studi randomizzati su ampie popolazioni di pazienti.

Genus Paeonia: disamina fitochimica, attività farmacologiche, applicazione clinica e tossicologia

ROSSETTI, ILARIA
2021/2022

Abstract

Peony is a plant belonging to the Paeoniaceae family, mainly used in Western culture for ornamental purposes. However, in Chinese (TCM) and Oriental medicine, it has a long and established tradition of therapeutic use. The drug consists of a root, root bark, leaves, flowers and seeds of the plant. The genus Paeonia is classified into three sections: 1) Moutan, 2) Oanepia 3) Paeonia. These sections differ in morphological aspects and geographical distribution. The secondary metabolites extracted from the various parts of the plant are mainly monoterpene glycosides, flavonoids, tannins, stilbenes, triterpenoids, steroids and phenols. Among them, paeoniflorin, albiflorin and paeonol are the compounds whose activity has been evaluated in several studies. In particular, the extracts and secondary metabolites boast antioxidant, anti-inflammatory, antitumor, antibacterial, antiviral, and cardiovascular and CNS protective properties. Studies investigating these activities have been carried out mainly in vitro and animal models. The antioxidant activity of metabolites is due to different mechanisms of action, which results in good efficacy in the treatment of various diseases, including Alzheimer's disease, diabetes mellitus, cardiovascular diseases and tumors. Monoterpene glycosides are the class of compounds most endowed with anti-inflammatory activity and due to their properties, peony products and extracts can be used in the treatment of rheumatoid arthritis, chronic intestinal diseases, psoriasis, and asthma. Concerning the protective activity of the CNS, total glucosides of paeony (TGP), paeoniflorin and albiflorin are compounds that may find future application in the treatment of depression, Parkinson's disease, and Alzheimer's. Extracts of some peony species have also shown some antibacterial activity against Gram-positive bacteria and antifungal activity against some Candida species. An interesting point is the efficacy of Xuebijing (a TCM remedy in which peony is also contained) in treatment of COVID-19 infection. Paeoniflorin may also attenuate cardiac remodeling, while Radix Paeonia rubra has antithrombotic effects. Until now, there have not been many clinical studies in humans to investigate the efficacy of peony extracts. The studies carried out so far mainly concern the treatment of rheumatoid and psoriatic arthritis, chronic urticaria, alopecia areata, Sjögren's syndrome, lupus erythematosus, and acute pancreatitis. Although the results are promising, they still need confirmation based on randomised trials in large patient populations.
2021
Genus Paeonia: phytochemical study, pharmacological activities, clinical application and toxicology
La peonia è una pianta appartenente alla famiglia delle Paeoniaceae, utilizzata nella cultura occidentale prevalentemente a scopo ornamentale. Al contrario, nella medicina cinese (MTC) ed orientale, ha una lunga e consolidata tradizione d’uso terapeutico. La droga è costituita dalla radice, dalla corteccia della radice, dalle foglie, dai fiori e dai semi della pianta. Il genere Paeonia è classificato in tre sezioni: 1) Moutan, la 2) Oanepia 3) Paeonia. Tali sezioni differiscono per aspetti morfologici e per la distribuzione geografica. I metaboliti secondari estratti dalle varie parti della pianta sono principalmente: glucosidi monoterpenici, flavonoidi, tannini, stilbeni, triterpenoidi, steroidi e fenoli. Tra questi, la paeoniflorina, l’albiflorina e il paeonolo sono i composti di cui è stata valutata l’attività in diversi studi. In particolare, gli estratti e i metaboliti secondari vantano proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antitumorali, antibatteriche, antivirali, protettive per il sistema cardiovascolare e per il SNC. Gli studi che analizzano tali attività sono stati effettuati principalmente in vitro e su modelli animali. L’attività antiossidante di alcuni metaboliti è dovuta a diversi meccanismi d’azione e ciò si traduce in una buona efficacia nel trattamento di numerose patologie, tra cui il morbo di Alzheimer, il diabete mellito, le patologie cardiovascolari e i tumori. I glicosidi monoterpenici sono dotati di attività antinfiammatoria, pertanto gli estratti di peonia possono trovare applicazione nel trattamento dell’artrite reumatoide, delle malattie croniche intestinali, della psoriasi e dell’asma. Per quanto riguarda l’attività protettiva sul SNC i glucosidi totali della peonia (TGP), la paeoniflorina e l’albiflorina sono i composti che potrebbero trovare una futura applicazione nel trattamento della depressione, del morbo di Parkinson e nell’Alzheimer. Gli estratti di alcune specie di peonia hanno mostrato anche una certa attività antibatterica contro i batteri Gram-positivi ed un’attività antifungina contro alcune specie di Candida. Interessante è l’efficacia dello Xuebijing (rimedio della MTC in cui è contenuta anche la peonia) nel trattamento dell’infezione da COVID-19, che è in grado di promuovere l’assorbimento delle lesioni polmonari. La paeoniflorina può attenuare il rimodellamento cardiaco, mentre Radix Paeonia rubra è dotata di effetti antitrombotici. Ad oggi, non sono stati realizzati molti studi clinici nell’uomo per testare l’efficacia degli estratti ottenuti a partire dalla peonia. Gli studi eseguiti fino ad ora riguardano prevalentemente il trattamento dell’artrite reumatoide e psoriasica, dell’orticaria cronica, dell’alopecia areata, della sindrome di Sjögren, del lupus eritematoso e della pancreatite acuta. Sebbene i risultati siano promettenti, necessitano ancora di conferme basate su studi randomizzati su ampie popolazioni di pazienti.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/14534