La dispersione dei semi è un processo fondamentale perché l’individuo possa trovare le condizioni ambientali idonee alle successive fasi di germinazione e maturazione che, necessitando di parametri termici, idrici e luminosi favorevoli, figurano come tra i passaggi più delicati nel processo di sviluppo delle piante. Esistono diversi tipi di disseminazione; l’endozoocoria e la diploendozoocoria rappresentano delle modalità per cui gli animali, nutritisi direttamente o indirettamente di semi, ne diventano i vettori. Data la particolarità di queste due forme, il mondo scientifico si è dedicato soprattutto all’avifauna e ai mammiferi erbivori che, per mancanza di un apparato masticatore o per la dieta, sono stati considerati i principali dispersori, determinando in letteratura la sotto-rappresentazione di altri taxa. Per sopperire, a questo trend, il presente lavoro di studio si è concentrato su due comuni mesocarnivori, Vulpes vulpes e Martes martes con l’obiettivo di 1) comprendere il ruolo nella disseminazione di queste due specie e 2) individuare le caratteristiche che rendono i semi più resistenti e, quindi, vitali alla conclusione del ciclo endozoocoro/diploendozoocoro. La raccolta degli escrementi è stata strutturata lungo dei transetti individuati nella Riserva Naturale Integrale Bosco Siro Negri, in territorio pavese nell’Italia settentrionale; le otto sessioni di campionamento hanno permesso la collezione di un totale di 209 escrementi, 66 dei quali attribuiti a M. martes e 143 a V. vulpes. Dopo essere stati conservati a una temperatura di -20°C per almeno 30 giorni, gli escrementi sono stati setacciati e analizzati. I semi rivenuti, attribuiti alle specie Prunus padus, P. avium, Morus alba, Rubus ulmifolius, sono stati raggruppati e preparati in più repliche per i test di germinazione. Questi test hanno previsto 8 fasi, pensate per ogni stagione nell’anno, così da promuovere le variazioni termiche verificate in natura; con cadenza settimanale se ne è, quindi, verificata la germinazione. I dati di germinazione sono stati analizzati tramite i modelli lineari generalizzati misti (GLMMs) con distribuzione di probabilità binomiale e funzione di collegamento logit. Non è stata ritrovata nessuna differenza significativa nella germinazione procurata dal vettore, tuttavia si è registrata una differenza significativa fra le specie vegetali: P. padus ha, infatti, germinato significativamente meno, raggiungendo una media del 25% sulla media generale del 47%. È stata, inoltre, rilevata una differenza significativa nella vitalità sia fra le specie vegetali testate, sia considerando il vettore animale: V. vulpes ha causato una mortalità maggiore, mentre R. ulmifolius ha mantenuto la vitalità inferiore, attestandosi intorno al 40%. In conclusione, i risultati delle analisi legittimano il ruolo di V. vulpes e M. martes come dispersori, andando a costituire un’ulteriore prova dell’importanza dei carnivori nella disseminazione endozoocora/diploendozoocora; in aggiunta, si è osservato che la presenza di una dormienza fisica contribuisce al mantenimento di una vitalità maggiore del seme, avvantaggiando l’individuo nella fase germinativa.
Vulpes vulpes e Martes martes, implicazioni del processo endozoocoro: un caso di studio nella Riserva Naturale Integrale Bosco Siro Negri.
GRECHI, VALERIA
2021/2022
Abstract
La dispersione dei semi è un processo fondamentale perché l’individuo possa trovare le condizioni ambientali idonee alle successive fasi di germinazione e maturazione che, necessitando di parametri termici, idrici e luminosi favorevoli, figurano come tra i passaggi più delicati nel processo di sviluppo delle piante. Esistono diversi tipi di disseminazione; l’endozoocoria e la diploendozoocoria rappresentano delle modalità per cui gli animali, nutritisi direttamente o indirettamente di semi, ne diventano i vettori. Data la particolarità di queste due forme, il mondo scientifico si è dedicato soprattutto all’avifauna e ai mammiferi erbivori che, per mancanza di un apparato masticatore o per la dieta, sono stati considerati i principali dispersori, determinando in letteratura la sotto-rappresentazione di altri taxa. Per sopperire, a questo trend, il presente lavoro di studio si è concentrato su due comuni mesocarnivori, Vulpes vulpes e Martes martes con l’obiettivo di 1) comprendere il ruolo nella disseminazione di queste due specie e 2) individuare le caratteristiche che rendono i semi più resistenti e, quindi, vitali alla conclusione del ciclo endozoocoro/diploendozoocoro. La raccolta degli escrementi è stata strutturata lungo dei transetti individuati nella Riserva Naturale Integrale Bosco Siro Negri, in territorio pavese nell’Italia settentrionale; le otto sessioni di campionamento hanno permesso la collezione di un totale di 209 escrementi, 66 dei quali attribuiti a M. martes e 143 a V. vulpes. Dopo essere stati conservati a una temperatura di -20°C per almeno 30 giorni, gli escrementi sono stati setacciati e analizzati. I semi rivenuti, attribuiti alle specie Prunus padus, P. avium, Morus alba, Rubus ulmifolius, sono stati raggruppati e preparati in più repliche per i test di germinazione. Questi test hanno previsto 8 fasi, pensate per ogni stagione nell’anno, così da promuovere le variazioni termiche verificate in natura; con cadenza settimanale se ne è, quindi, verificata la germinazione. I dati di germinazione sono stati analizzati tramite i modelli lineari generalizzati misti (GLMMs) con distribuzione di probabilità binomiale e funzione di collegamento logit. Non è stata ritrovata nessuna differenza significativa nella germinazione procurata dal vettore, tuttavia si è registrata una differenza significativa fra le specie vegetali: P. padus ha, infatti, germinato significativamente meno, raggiungendo una media del 25% sulla media generale del 47%. È stata, inoltre, rilevata una differenza significativa nella vitalità sia fra le specie vegetali testate, sia considerando il vettore animale: V. vulpes ha causato una mortalità maggiore, mentre R. ulmifolius ha mantenuto la vitalità inferiore, attestandosi intorno al 40%. In conclusione, i risultati delle analisi legittimano il ruolo di V. vulpes e M. martes come dispersori, andando a costituire un’ulteriore prova dell’importanza dei carnivori nella disseminazione endozoocora/diploendozoocora; in aggiunta, si è osservato che la presenza di una dormienza fisica contribuisce al mantenimento di una vitalità maggiore del seme, avvantaggiando l’individuo nella fase germinativa.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/14605