Messa a punto di un metodo per la quantificazione delle Immunoglobuline G in colostro di Bubalus Bubalis.

In the human being, the task of maintaining, preserving and restoring the integrity of the organism following a pathogen attack is entrusted to the immune system by the immunity cells, of which immunoglobulins represent the fundamental unit. When these defense mechanisms are deficient, the integration of elements of immunity can bring beneficial effects in the process of restoring the state of health. Due to its composition of proteins and immunity cells, a nutrient source that has always been widely used for supplementation is colostrum, a serous yellow liquid that is secreted by the mammary glands during pregnancy and after childbirth. In this study we compared the sources of colostrum used, namely vaccine and buffalo, with the aim of defining and quantifying type G immunoglobulins, the predominant components of the liquid. In this regard, two biochemical techniques such as ELISA and SDS-PAGE were used to analyze the impulses applied in the colostrum of Bubalo (Bubalis). The lack of specific kits on the market for the identification of immunoglobulin G in buffalo colostrum has allowed the development of an optimized quantification method adapted to the species under examination, starting from specific kits for the detection of vaccine immunoglobulins.

Nell’essere umano, il compito di mantenere, preservare e ristabilire l’integrità dell’organismo in seguito all’attacco di patogeni è affidato al sistema immunitario grazie alla risposta delle cellule dell’immunità, di cui le immunoglobuline rappresentano l’unità fondamentale. Quando questi meccanismi di difesa risultano carenti, l’integrazione di elementi dell’immunità può apportare effetti benefici nel processo di ripristino dello stato di salute. Per via della sua ricca composizione di proteine, anticorpi e cellule dell’immunità, una fonte nutritiva da sempre largamente utilizzata per l’integrazione è il colostro, un liquido giallo sieroso che viene secreto dalle ghiandole mammarie durante la gravidanza e dopo il parto. In questo studio abbiamo messo a confronto le fonti di colostro maggiormente utilizzate, ovvero quelle vaccine e quelle bufaline, con l’obiettivo di identificare e quantificare le immunoglobuline di tipo G, componenti preponderanti del liquido. Al riguardo, per analizzare gli anticorpi nel colostro di bufalo (Bubalus Bubalis) sono state applicate due tecniche biochimico-molecolari quali l’ELISA e l’SDS-PAGE. La mancanza di kit specifici sul mercato per l’identificazione di immunoglobuline G nel colostro di bufalo ha permesso lo sviluppo di un metodo di quantificazione ottimizzato e adattato alla specie in esame, a partire da kit specifici per la detezione di immunoglobuline vaccine.